polo
pòlo [Der. del lat. polus, dal gr. pólos "asse, perno", a sua volta da pélomai "girare"] [LSF] Termine che indica un punto caratterizzato da una particolare proprietà, specificata quasi sempre dalla [...] P. diunafunzione: (a) per unafunzione reale diuna variabile reale, il valore della variabile per il quale il modulo della funzione ha per limite l'infinito; (b) per unafunzionedi variabile complessa, p. semplice e p. di ordine k: v. funzionidi ...
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minimo
mìnimo [agg. e s.m. Der. del lat. minimus "il più piccolo", superlativo di parvus "piccolo"] [LSF] (a) agg. Oltre che come superlativo di piccolo, si usa spesso in contrapp. a massimo. (b) Sostantivato, [...] il massimo esponente. ◆ [ALG] M. comune multiplo di polinomi: il polinomio di grado m. che sia multiplo di tutti i polinomi dati, sempre definito a meno diuna costante moltiplicativa arbitraria. ◆ [ANM] M. diunafunzione: unafunzione reale diuna ...
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normalizzazione
normalizzazióne [Der. di normalizzare "atto ed effetto del normalizzare"] [FTC] N. costruttiva: lo stabilire tipologie costruttive di un determinato componente o dispositivo che ricoprano, [...] es., spesso come riferimento viene preso il valore massimo assunto dalla grandezza in un certo intervallo, per modo che i suoi valori normalizzati sono numeri non maggiori dell'unità. ◆ [MCQ] N. diunafunzione d'onda Ψ: il dividere Ψ per il valore ...
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parte
parte [Der. del lat. pars partis] [LSF] Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso. ◆ [ALG] P. di un insieme: lo stesso che sottoinsieme. ◆ [ALG] P. intera: di un numero [...] reale, il massimo intero che non lo supera (per es., la p. intera di π è 3) e quindi, diunafunzione: v. funzionidi variabile complessa: II 778 d. ◆ [ANM] P. principale di un integrale: → integrale. ◆ [ALG] P. reale: di un numero complesso a+ib o di ...
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relativo
relativo [agg. Der. del lat. relativus "che si riferisce, che si riporta a qualche cosa", dal part. pass. relatus di referre "riportare"] [LSF] (a) In generale, di grandezze o proprietà che [...] ad assoluto: per es., massimo r. diunafunzione è il maggiore dei valori assunti in un intorno di un punto dell'intervallo di definizione, mentre massimo assoluto è il maggiore dei massimi r. esistenti nell'intervallo di definizione. ◆ [ANM] Numero ...
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ottimizzazione
ottimizzazióne [Atto ed effetto dell'ottimizzare "rendere ottimo"] [LSF] Il procedimento per raggiungere, e il raggiungimento diuna condizione ottima da un qualche punto di vista, cioè [...] ◆ [ELT] O. parametrica: v. controlli automatici: I 745 e. ◆ [FME] Principio di o.: v. radioprotezione: IV 722 d. ◆ [ANM] Problemi di o.: problemi che si traducono nella ricerca dei massimi (in qualche caso, dei minimi) diunafunzione (→ massimo). ...
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Luigi De Paoli
Il nucleare è sepolto a Fukushima?
Prima di Fukushima nel mondo dell’energia nucleare si respirava aria di ‘rinascimento’. Il Medioevo nucleare era stato provocato principalmente dall’incidente [...] 1987) ne era uscito o aveva annunciato l’intenzione di farlo una volta che le centrali esistenti fossero giunte a fine vita lungo periodo il numero di reattori ordinati nei paesi OCSE (dove sono collocati 347 reattori dei 441 in funzione nel mondo, a ...
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apprendimento associativo
Forma di apprendimento in funzione dell’esperienza, in cui diversi elementi mentali sono combinati insieme per produrre un’idea, un ricordo o un’azione. La rappresentazione [...] . Secondo lo psicologo americano Donald O. Hebb, massimo teorico dell’apprendimento associativo, i neuroni che sono quando ne viene attivata una sola parte e, quindi, garantiscono un grado elevato di correlazione tra le attività di tutte le parti dell ...
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Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona [...] a essere utilizzata anche in funzionediuna teoria della decadenza: dopo la di sviluppo; nel secondo, è individuato nella realizzazione di un piano stabilito dalla volontà di un essere superiore, alla cui realizzazione gli uomini possono, al massimo ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] nel tempo della massima crisi della Repubblica romana, a simboleggiare la maturità diuna civiltà politica tutta in . Cicerone poteva ancora pensare alla filosofia morale in funzionedi quella politica: al centro della sua riflessione non stava ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massimare2
massimare2 v. tr. [der. di massimo] (io màssimo, ecc.). – Rendere massimo; è usato solo in matematica (insieme con massimizzare), nell’espressione m. una funzione, sostituire alla funzione il suo massimo valore.