DI STEFANO, Giuseppe
Giancarlo Landini
Nacque il 24 luglio 1921, a Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania, da Salvatore (1895), che si era da poco congedato dall’Arma dei Carabinieri, e da [...] San Remo, al San Carlo e all’Arena Flegrea di Napoli, al Massimo Bellini di Catania, al Massimodi Palermo, al Donizetti di Bergamo e soprattutto all’Opera di Roma, dove cantò La bohème, Rigoletto, Madama Butterfly, Tosca (1954); Werther, Un ballo ...
Leggi Tutto
L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] di italiano diTorino e trovano quindi rispondenza, di norma, in tratti consimili del dialetto torinese, varietà di 1a ed. 1980).
Cerruti, Massimo (2009), Strutture dell’italiano regionale. Morfosintassi di una varietà diatopica in prospettiva ...
Leggi Tutto
DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] per la stesura del "patto di Roma" che diede vita alla CGIL unitaria.
Un'intesa dimassima si era realizzata tra Buozzi e , pp. 66 ss.; P. Spriano, Storia del Partito comunista italiano, I, Torino 1967; II, ibid. 1969, V, ibid. 1975, ad Indices; S. ...
Leggi Tutto
Massimo Campanini
Nell’aprile del 1904, Gran Bretagna e Francia stipulavano l’Entente cordiale. L’accordo poneva fine alla decennale contrapposizione delle due massime potenze coloniali che, con il cosiddetto [...] , New York 2005.
J. Gelvin, Storia del Medio Oriente moderno, Einaudi, Torino 2009.
A. Gresh, Israele, Palestina: le verità di un conflitto, Einaudi, Torino 2015.
L. Guazzone (a cura di), I Fratelli Musulmani e gli altri. Storia ed evoluzione dell ...
Leggi Tutto
DI FAUSTO, Florestano
Giuseppe Miano
Nacque a Rocca Canterano (Roma) il 16 luglio 1890 da Demetrio e Bernardina Picconi. La sua formazione si svolse interamente a Roma: compì gli studi di architettura [...] della Cooperativa degli Elci in via di Villa Massimo 33 (1929-32); un progetto di case popolari (1931); del 1928 81; L'Italia a Rodi, Roma 1946, passim; I deputati alla Costituente, Torino 1946, pp. 97 s.; A. M. Bessone-Aurelj, Diz. degli scultori ed ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Massimo Pontesilli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il panorama della diffusione e dell’uso della cultura scritta si presenta nell’Europa [...] settentrionali risultano molto più permeabili alla parola scritta. In Italia – il dato si riferisce a Torino e provincia – all’inizio del Settecento è in grado di firmare il 71 percento dei maschi che risiedono in città, ma solo il 21 percento degli ...
Leggi Tutto
MASSIMO, Vittorio Emanuele (Camillo IX). – Nacque a Roma il 14 ag. 1803, primo figlio maschio di Massimiliano (Camillo VIII, 1770-1840) e di Cristina di Sassonia (1775-1837)
Tommaso di Carpegna Falconieri
Furono [...] pubblicata, del «Catalogo diTorino», preziosa fonte per il Trecento romano (cfr. V. Massimo, Notizie istoriche della villa Massimo, pp. 36, 91).
Tale attività di recupero delle fonti per la storia di Roma nel Medioevo precede, di alcuni anni, la ...
Leggi Tutto
MASSIMO, Domenico.
Valeria Cafà
– Nacque presumibilmente a Roma, intorno al 1460, da Pietro e da Maria, figlia del nobile romano Lorenzo Astalli.
Il M. apparteneva a una delle più antiche famiglie romane, [...] 1556), la famiglia sarebbe discesa da Quinto Fabio Massimo il Temporeggiatore. Tuttavia la sua fortuna ebbe 460, 485; VI, pp. 178, 537; A. Chastel, Il sacco di Roma, 1527, Torino 1983, pp. 77 s.; F. Cruciani, Teatro nel Rinascimento, Roma 1984, ...
Leggi Tutto
MASSIMO, Francesco (Camillo VII). – Nacque, presumibilmente a Roma, il 27 sett. 1730 dal marchese Filippo (Camillo VI, 1684-1735) e da Isabella Fiammetta (1699-1744)
Tommaso di Carpegna Falconieri
, [...] , Camillo (I) Massimo (1577-1640).
Alla morte del padre il M. fu affidato dapprima alla tutela della madre e poi, dopo la morte di lei, a quella dello zio materno, il conte N. Soderini, che lo avviò agli studi a Torino. Nel 1746 fu compreso ...
Leggi Tutto
DI GIOVANNI, Luigi
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo il 19 genn. 1856 da Giuseppe, incisore e pittore, e da Giuseppina Fiammetta; seguì da ragazzo gli insegnamenti del padre, dal quale apprese i primi [...] Massimo (decorazioni del soffitto, insieme con E. De Maria Bergler e M. Cortegiani), didiTorino. I dipinti della Galleria darte moderna (catal.), Torino 1968, p. 134; Opere ined. o poco note di artisti siciliani dal 1800 al 1950 (catal.), a cura di ...
Leggi Tutto
maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....