AZEGLIO, Vittorio Emanuele Taparelli marchese d'
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Torino il 17 sett. 1816 da Roberto e Costanza Alfieri di Sostegno. A 5 anni seguì il padre, coinvolto nei moti piemontesi [...] , Torino 1865-72, V-VIII, passim;Id., Lettere ined. di Massimod'A. al M.se E. d'A.,Torino 1883, passim;Id., La polit. di Massimod'A. dal 1848 al 1859,Torino 1884, passim;E. d'Azeglio, Une famille piémontaise au moment de s'éteindre, Turin 1884 ...
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VICENZA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe PAVANELLO
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Fausto FRANCO
Antonio DALLA POZZA
Giuseppe PAVANELLO
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Fausto FRANCO
Antonio DALLA POZZA
Paola [...] dispose 2500 dei suoi uomini, con E. Cialdini e M. D'Azeglio a Madonna del Monte (santuario di Monte Berico) e dietro ad Vicenza.
Il territorio della provincia si stende per la massima parte nella regione delle colline e delle Prealpi. Appartengono ...
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Democrazia Cristiana
Roger Aubert
di Roger Aubert
SOMMARIO: 1. Nozioni generali. 2. Gli antecedenti: a) primi tentativi nel periodo della Rivoluzione francese; b) dall'‟Avenir" (1830) all'‟Ère nouvelle" [...] l'individuo e debbano lasciare alle persone il massimo di iniziativa compatibile con l'ordine pubblico e 610-626) o di alcuni gesuiti italiani, come p. Taparelli d'Azeglio, che avevano creduto di trovare nella tradizione tomista una giustificazione ...
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CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] dalla minaccia alla stabilità dell'ordine sociale. Il suo impegno massimo e prioritario fu subito volto a riannodare fermamente nelle sue mani coatta. Alcuni nobili avevano scelto liberamente, come M. d'Azeglio, di andare a vivere lontano. I più però, ...
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FARINI, Luigi Carlo
Nicola Raponi
Nacque a Russi (Ravenna), il 22 ott. 1812 da famiglia della media borghesia romagnola - il padre Stefano era farmacista a Russi, la madre Marianna Brunetti veniva da [...] governatore di Russi, al nuovo legato card. F. S. Massimo e al segretario di Stato card. L. Lambruschini protestando come i "Casi di Romagna" per merito dello scritto di M. d'Azeglio, al quale egli s'avvicinava sempre più mentre s'accresceva il ...
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CIALDINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Castelvetro di Modena, in località Colombarina, l'8ag. 1811 da Giuseppe e dalla spagnola Luigia Santyan y Velasco. Il padre, ingegnere, discendente da una [...] Durando, erano entrate nel Veneto; destinato con M. d'Azeglio al settore dei Colli Berici per la difesa di Vicenza . iniziò le operazioni l'11 novembre, ma il principio della massima rapidità, cui in questa come in altre occasioni volle ispirarsi, ...
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LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] realtà, come il L. ammise un anno più tardi, i suoi massimi ideali erano l'unità e l'indipendenza della patria, "la fratellanza ispirava una sorta di avvertimento agli elettori, scritto da d'Azeglio e promosso dal L. in vista delle elezioni politiche ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] incomprensioni della società, giunge alla espiazione e alla morte. Massimo, datato al 1842, è un romanzo breve, autobiografico; giobertiana, ma in cui figuravano liberali di ogni sfumatura, da M. d'Azeglio ad A. Brofferio, da C. Cavour a U. Rattazzi a ...
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Nobile famiglia piemontese; secondo una tradizione, originaria della Bretagna, discesa in Italia con Carlo I d'Angiò. La famiglia, già insignita dei feudi di Maresco, poi di Lagnasco (1341) e di Genola [...] e uomini d'arme quali Gaspare (m. 1732) che fu al servizio del ducato di Sassonia; la famiglia fu illustrata nel secolo 19º da Cesare (v.), da Luigi (v.), da Roberto (v.), da Vittorio Emanuele (v.), e soprattutto da Massimo (v. Azeglio, Massimod'). ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] L’«etnarchia» prospettata da Luigi Taparelli D’Azeglio rimandava a visioni politiche medievali, nelle quali il contenuto sembra appartenere più a Vittorino Veronese, in accordo con Massimo Spada, che ai vescovi o a Di Jorio per un particolare inciso ...
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catto-laico
(catto laico), agg. Che contempera interessi o istanze provenienti dal mondo cattolico con quelli d’impronta laica. ◆ Banca catto-laica. [...] La banca cattolica per eccellenza [Banca Intesa] [...] giocherà sulla scena europea...
scalfarizzare
v. tr. Assimilare ai comportamenti o alle scelte politiche di Oscar Luigi Scalfaro, ex presidente della Repubblica. ◆ Il timore del centrodestra, adesso, è che l’opposizione cerchi di beatificare Carlo Azeglio Ciampi, e di additarlo...