Storico italiano (Milano 1894 - Roma 1986); professore universitario dal 1936, ha insegnato storia del Risorgimento all'università di Roma (1941-64). Presidente dell'Istituto per la storia del Risorgimento [...] allo studio di personaggi di particolare interesse nelle vicende risorgimentali (Giuseppe Montanelli e la Costituente, 1947; Massimod'Azeglio un moderato realizzatore, 1953; Orsini minore, 1955). Nel 1966 curò l'edizione di Tutte le opere letterarie ...
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Storico italiano (Mosso Santa Maria 1884 - Torino 1961), professore di storia del Risorgimento e poi di storia moderna all'università di Torino; autore principalmente di studî sul Seicento italiano: Mantova [...] ); La guerra per la successione di Mantova e del Monferrato, 1628-1631 (2 voll., 1926); La formazione progressiva dello Stato Sabaudo (1936); La diplomazia gonzaghesca (1941); Pio IX e Massimod'Azeglio nelle vicende romane del 1847 (2 voll., 1955). ...
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Uomo politico piemontese (Torino 1763 - Genova 1830), padre di Massimod'Azeglio. Durante le guerre della Rivoluzione francese, si batté contro i Francesi e andò esule dopo l'occupazione del Piemonte. [...] Fu, a Torino, tra gli animatori della società segreta Amicizia cattolica e fondò (1822) l'Amico d'Italia, rivista di ispirazione cattolica, diffondendo le idee dei legittimisti francesi. ...
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QUAZZA, Romolo
Angelo TAMBORRA
Storico, nato a Mosso Santa Maria (Biella) il 3 gennaio 1884, morto a Torino il 10 maggio 1961. Allievo a Torino di C. Cipolla, di G. De Sanctis e di P. Fedele, dopo aver [...] e di Francia (1635-1638), Torino 1941.
Quali opere d'insieme oltre, a Mantova attraverso i secoli (Mantova 1933), del trasformismo (Padova 1925), ad essi ritornò con Pio IX e Massimod'Azeglio nelle vicende romane del 1847 (2 voll., Modena 1954) e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] , L’origine del ‘Programma per l’opinione nazionale Italiana’ del 1847-1848, che ripercorreva il pedigree del programma di MassimoD’Azeglio a partire dalla seconda metà del Settecento. Ma il libro cercava di dare una risposta a una domanda decisiva ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] così deprecati dal Belli nel sonetto Lo scummunicato, del 1834, ma anche dal Brofferio, dal Ruffini, da Massimod'Azeglio), obbligo di denunziare eretici, vigilanza sui fidanzati, sforzo per evitare feste religiose troppo spettacolari... Checché sia ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] 1820 era stato vicino ai costituzionali, aveva parole assai dure nei confronti della carta di Cadice, mentre Massimod’Azeglio, nello stesso torno di tempo, si scagliava contro il modello politico della carboneria.
Queste note polemiche, sviluppate ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] pongo mente al nostro sistema elettorale, che è uno dei più liberali d’Europa, io credo che sarebbe un errore immenso il dire che la Il gruppo storico dei piemontesi, che discendeva da Massimod’Azeglio, aveva il suo uomo più rilevante in Quintino ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimod’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] . Per limitarci ai capi missione – fermi De Launay a Berlino e Nigra a Parigi – sino al 1868 a Londra rimase Taparelli d’Azeglio, che venne sostituito con Carlo Cadorna. A Pietroburgo fu inviato Caracciolo Di Bella dal 1867 al 1870, al quale successe ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] italiana era una novità assoluta che avrebbe sconcertato o irritato i padri o i nonni di Ricasoli, di Cavour, di MassimoD’Azeglio, di Marco Minghetti, e di infiniti altri. Eppure questo è ciò che accade nell’Italia della prima metà dell’Ottocento ...
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catto-laico
(catto laico), agg. Che contempera interessi o istanze provenienti dal mondo cattolico con quelli d’impronta laica. ◆ Banca catto-laica. [...] La banca cattolica per eccellenza [Banca Intesa] [...] giocherà sulla scena europea...
scalfarizzare
v. tr. Assimilare ai comportamenti o alle scelte politiche di Oscar Luigi Scalfaro, ex presidente della Repubblica. ◆ Il timore del centrodestra, adesso, è che l’opposizione cerchi di beatificare Carlo Azeglio Ciampi, e di additarlo...