Nobile famiglia piemontese; secondo una tradizione, originaria della Bretagna, discesa in Italia con Carlo I d'Angiò. La famiglia, già insignita dei feudi di Maresco, poi di Lagnasco (1341) e di Genola [...] e uomini d'arme quali Gaspare (m. 1732) che fu al servizio del ducato di Sassonia; la famiglia fu illustrata nel secolo 19º da Cesare (v.), da Luigi (v.), da Roberto (v.), da Vittorio Emanuele (v.), e soprattutto da Massimo (v. Azeglio, Massimod'). ...
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NAZIONE
Felice BATTAGLIA
Walter MATURI
. Con la parola "popolo" si designa in filosofia del diritto e nella pubblicistica un elemento materiale costitutivo dello stato, accanto al territorio, materiale [...] è stata energicamente operosa; oggi la nazione in massima è troppo forte perché la si possa disperdere diritto pubblico europeo, 3ª ed., Napoli 1860; L. Taparelli d'Azeglio, Della nazionalità, Genova 1847; V. Gioberti, Della nazionalità italiana, ...
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TEOCRAZIA
Antonio FALCHI
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Questo termine, usato per primo da Flavio Giuseppe (C. Apion, II, 16) e forse da lui foggiato, sul modulo di "aristocrazia", "democrazia" e simili, denota, come l'etimo indica [...] quella stessa distinzione. Se il sacerdozio infatti è il potere massimo in quanto insieme sacro e regale, esso solo rappresenta Dio De Bonald, l'Hatter, lo Stohl e il Taparelli d'Azeglio; ma fra quanti giuristi e scrittori di diritto politico sorgono ...
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TAPARELLI (oppure Tapparelli) d'AZEGLIO
Armando TALLONE
Secondo le tradizioni familiari, riferite da Massimo nei suoi Ricordi, questa famiglia, originaria della Bretagna, sarebbe discesa in Italia, [...] 1763, morto a Genova il 26 novembre 1830, padre di Massimo, che visse ai tempi dell'invasione francese, dotato delle più alte , III, Savigliano 1883-88; M. d'Azeglio, I miei ricordi, cap. I; E. d'Azeglio, Une famille piémontaise au moment de s ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] L’«etnarchia» prospettata da Luigi Taparelli D’Azeglio rimandava a visioni politiche medievali, nelle quali il contenuto sembra appartenere più a Vittorino Veronese, in accordo con Massimo Spada, che ai vescovi o a Di Jorio per un particolare inciso ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] dire che sul piano effettivo essa sarà di massima perdente, in quanto questa dottrina non eviterà alla , De necessario iurisprudentiae, cit., p. 45.
72 L. Taparelli D’Azeglio, Saggio teoretico di diritto naturale: appoggiato sul fatto, Roma 18552, ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] sul lungo periodo anche su quelle riprese teoriche che si andavano facendo sul suolo nazionale (si pensi al D’Azeglio Taparelli) del confronto tra istituzioni ecclesiastiche e appartenenze religiose.
Nelle Americhe, come in Asia, esauritasi la spinta ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] – promossa nel 1847 dal cattolico-liberale Roberto d’Azeglio per l’attribuzione dei diritti civili e politici ai democratica, e soprattutto l’ultimo Gioberti, che aveva ottenuto massima udienza tra gli anticlericali, non poteva essere, da solo, ...
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Da Manin a Manin: istituzioni e ceti dirigenti dal ’97 al ’48
Michele Gottardi
Introduzione
La disputa lacerante sorta all’indomani del ’97 per ricercare e attribuire le responsabilità politiche della [...] della Repubblica, non era solo questione di equità o, al massimo, di ordine pubblico. Dietro al problema dello stipendio, si celava ministro dei Lavori pubblici del Regno di Sardegna con D’Azeglio e Cavour; a Venezia tornò nel 1867 per progettare ...
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I cattolici e la scuola pubblica tra conflitti e partecipazione
Luciano Pazzaglia
Lo Stato italiano è sorto, com’è noto, dallo sviluppo dello Stato sabaudo nell’intreccio con il più ampio movimento [...] era stato chiamato Carlo Azeglio Ciampi, presidente della Banca d’Italia, il quale, d’accordo con il ministro nel 1998 il governo Prodi cedeva il passo al governo guidato da MassimoD’Alema) s’impegnava, altresì, per condurre in porto un altrettanto ...
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catto-laico
(catto laico), agg. Che contempera interessi o istanze provenienti dal mondo cattolico con quelli d’impronta laica. ◆ Banca catto-laica. [...] La banca cattolica per eccellenza [Banca Intesa] [...] giocherà sulla scena europea...
scalfarizzare
v. tr. Assimilare ai comportamenti o alle scelte politiche di Oscar Luigi Scalfaro, ex presidente della Repubblica. ◆ Il timore del centrodestra, adesso, è che l’opposizione cerchi di beatificare Carlo Azeglio Ciampi, e di additarlo...