Nacque in Capua di antica e nobile famiglia. Il padre, Rinaldo, come poi anche i fratelli minori Guido e Cesare, fu valente capitano ed ebbe parte non piccola negli avvenimenti militari del suo tempo nel [...] il cavaliere capuano legò il suo nome alla fazione d'offida.
Voltisi nuovamente i Francesi nel 1500 alla per combattere e vincere una battaglia, ha un posto d'onore l'Ettore Fieramosca di Massimod'Azeglio.
Fonti: Cedole della Tesoreria, Napoli, n. ...
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Pittore piemontese, nato a Nizza il 22 febbraio 1790, morto a Torino il 13 aprile 1851. Studiò per dodici anni a Firenze col Benvenuti, passò poi per otto anni a Roma, ove si legò d'amicizia con Canova [...] storico-romantico. Delle molte opere di lui ricorderemo varie pale d'altare per chiese di Torino, Nizza, Fossano, Mondovì; anche varî altri scritti, tra i quali uno su Massimod'Azeglio pittore; dal 1860 fu segretario dell'Accademia Albertina, e ...
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Scultore, nato a Cava dei Tirreni (Salerno) il 18 ottobre 1825, morto a Roma il 2 febbraio 1901. Ottenuta una borsa di studio, nel 1844 andò a Napoli, l'anno dopo entrò all'Accademia di belle arti, e alla [...] Emanuele II. Protetto da Costantino Nigra, fu chiamato a Torino, dove Vittorio Emanuele II gli commise il monumento di Massimod'Azeglio (inaugurato nel 1873) sobrio e garbato nella sua semplicità, e quello del duca di Genova (inaugurato solo nel ...
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Pittore, nato a Torino nel maggio 1820, morto ivi nel 1897. Allievo dell'accademia Albertina, ove G.B. Biscarra era maestro di figura, si dedicò poi alla pittura di paesaggio, avendo consigli da Massimo [...] d'Azeglio e studiando e lavorando con Edoardo Peretti e con Carlo Piacenza. Si trovò quindi nel gruppo - e ne fu quasi a capo dal manierismo accademico studiando sui luoghi e specialmente in Val d'Aosta; anche se poi il B. eseguiva paesaggi piuttosto ...
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TAPARELLI d'AZEGLIO, Luigi
Angiolo Gambaro
Nato a Torino dal marchese Cesare e da Cristina dei conti Morozzo di Bianzé il 24 novembre 1793, morto a Roma il 21 settembre 1862. Studiò a Siena nel collegio [...] ; dal 1833 al 1850 a Palermo insegnante nel collegio Massimo; dal 1850 fino alla morte redattore della Civiltà Cattolica teocratiche, Torino 1908, pp. 445-63; C. Gray, Rosmini e T. d'A., Città di Castello 1920; A. A. Monti, I grandi atleti del ...
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Nacque a Torino il 18 ottobre 1909 da Luigi, noto medico chirurgo e primario ospedaliero in città, e da Rosa Caviglia. La famiglia era di origine alessandrina.
L’intera sua formazione fu torinese. Al [...] finirono in carcere tutto il gruppo degli amici del d’Azeglio e anche il direttore della Rivista di filosofia, Piero il problema della eliminazione, o per lo meno della massima limitazione possibile, della violenza come mezzo per risolvere i ...
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PIO IX, papa, beato
Giacomo Martina
PIO IX, papa, beato. – Giovanni Maria Mastai Ferretti nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, ultimo dei nove figli del conte Girolamo e di Caterina Solazzi, una famiglia [...] come Il Primato morale e civile degli italiani (1843) di Vincenzo Gioberti, Le Speranze d’Italia (1844) di Cesare Balbo o Degli ultimi casi di Romagna (1846) di Massimod’Azeglio.
Nel conclave, aperto la sera del 14 giugno 1846 dopo tredici giorni di ...
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MATTEUCCI, Carlo
Francesca Farnetani
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Forlì il 20 giugno 1811 da Vincenzo, medico del locale ospedale, già chirurgo militare della Repubblica Cisalpina, e da Chiara Folfi.
Dopo [...] anche in questo non ebbe successo.
Tuttavia la massima aspirazione del M. era quella di essere investito nemmeno la formazione del Regno d’Italia cancellò del tutto le riserve mentali del M.: fu infatti a lui che M. d’Azeglio indirizzò il 2 ag. 1861 ...
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FIRPO, Luigi
Andrea Romano
Nacque a Torino il 4 genn. 1915, da Oreste e Angiola Ramella. La famiglia, di modeste condizioni, apparteneva ad un vecchio ceppo piemontese con lontane origini liguri. Frequentò [...] il liceo "Massimod'Azeglio", in un susseguirsi di forzate dimissioni di insegnanti (come nel caso di A. Monti) e di brevi quanto prestigiose supplenze (tra cui quelle di F. Antonicelli e di L. Ginzburg), che lo lasciarono, come ebbe poi a ricordare, ...
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Balbo, Cesare
Storico e uomo politico (Torino 1789 - ivi 1853). Figlio di Prospero Balbo e di Enrichetta Taparelli d’Azeglio, seguì il padre nelle sue missioni diplomatiche in Europa e poi sotto Napoleone [...] Alberto e le posizioni dei democratici e dei repubblicani. Tornato semplice deputato, nel maggio 1849 fu incaricato da Massimod’Azeglio di un’importante missione presso Pio IX a Gaeta, nella speranza di richiamare il pontefice a una posizione aperta ...
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catto-laico
(catto laico), agg. Che contempera interessi o istanze provenienti dal mondo cattolico con quelli d’impronta laica. ◆ Banca catto-laica. [...] La banca cattolica per eccellenza [Banca Intesa] [...] giocherà sulla scena europea...
scalfarizzare
v. tr. Assimilare ai comportamenti o alle scelte politiche di Oscar Luigi Scalfaro, ex presidente della Repubblica. ◆ Il timore del centrodestra, adesso, è che l’opposizione cerchi di beatificare Carlo Azeglio Ciampi, e di additarlo...