Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] arco di pochi centimetri, e si ferma di scatto dopo al massimo due o tre ripetizioni; inoltre il gesto è accompagnato da uno sguardo parole. La comunicazione dei sordi, a cura di V. Volterra, Torino, Boringhieri, pp. 39-48.
Radutzky, Elena et al. ( ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] del testo), pp. 891-947.
Altieri Biagi, Maria Luisa (1993), Il “Dialogo sopra i massimi sistemi”, in Letteratura italiana. Le Opere, diretta da A. Asor Rosa, Torino, Einaudi, 4 voll., vol. 2º (Dal Cinquecento al Settecento), pp. 893-971.
Altieri ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] La fonte è dunque socialmente connotata e può al massimo illuminarci sull’alfabetismo dei ceti abbienti, notoriamente minoritari nella 158.
Duglio, Maria Ricciarda (1971), Alfabetismo e società a Torino nel secolo XVIII, «Quaderni storici» 6, 17, pp. ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] imminente
(45) quando si crede di aver raggiunto il massimo, è allora che si cade più facilmente
(c) Strutture comune e lingua letteraria, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET.
Simone, Raffaele & Amacker, René (1977), Verbi ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] 4º (Italienisch, Korsisch, Sardisch), pp. 594-606.
Palermo, Massimo (1997), L’espressione del pronome personale soggetto nella storia dell’ , forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET.
Sobrero, Alberto A. (a cura di) ( ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] una proprietà gradiente. Infatti, le ➔ vocali sono dotate in massimo grado e le consonanti occlusive non sonore in minimo grado; der Phonologie, «Travaux du Cercle linguistique de Prague» 7 (trad. it. Fondamenti di fonologia, Torino, Einaudi, 1971). ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] ) La prego. Non voglio insistere, ma per me sarebbe il massimo se mi aiutasse, mi farebbe talmente felice (Niccolò Ammaniti, Ti ), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 3º (Sintassi e formazione ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] soprasegmentali (➔ soprasegmentali, tratti). In linea di massima, le due strutture sono autonome, ma non indipendenti dall’altro quelle di Bari, Cosenza, Perugia, Lucca e Torino. Infine, a Pisa le interrogative chiuse possono essere alquanto affini ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] italiano antico, ma oggi limitata alle varietà dialettali: sono per uscire.
Almansi, Guido (1974), L’estetica dell’osceno, Torino, Einaudi.
Bontempelli, Massimo (1989), Vita e morte di Adria e dei suoi figli, prefazione di C. Bo, Roma, Lucarini (1a ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] generazione, non più una rassegna di casi. Questo è il massimo a cui possano ambire le grammatiche descrittive di consultazione nel campo lettere
Bartoli, Daniello (1844), Dell’ortografia italiana, Torino, Giacinto Marietti (1ª ed. Roma 1670).
Dolce ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
gigafactory
(giga-factory) s. f. Fabbrica di dimensioni molto grandi. ♦ Mentre la Fca (Fiat Chrysler Automobiles) affronta le mille sfide dell’integrazione societaria e del rilancio, la Tesla (che peraltro vale la metà della General Motors)...