Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] e dei cognomi (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Si passa da un massimo di restringimento di proprietà in casi come Serena, Chiara, Franco, Onesto 2001), Institutio oratoria, a cura di A. Pennacini, Torino, Einaudi, 2 voll.
Rhetores latini minores, ex ...
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Si indicano come intercalari quelle sequenze (di varia natura, costituite come sono da parole o espressioni) che il parlante inserisce qua e là nel discorso, come personali forme di routine e in modo per [...] proprio stile di parlato, come nel caso dell’attore napoletano Massimo Troisi (1953-1994) che con essi, e in particolare della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 2º (Scritto e parlato), pp. 239- ...
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Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] Giorgio R. (1976), Introduzione all’etnolinguistica, Bologna, il Mulino (nuova ed. Torino, UTET università, 2006).
Dardano, Maurizio, Giovanardi, Claudio & Palermo, Massimo (1992), Pragmatica dell’ingiuria nell’italiano antico, in La linguistica ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] «La Crusca per voi» 24, p. 18.
Bruni, Francesco (1984), L’italiano. Elementi di storia della lingua e della cultura, Torino, UTET.
Fiorelli, Piero (1951), Una sibilante e due campane, «Lingua nostra» 12, pp. 81-86.
Muljačić, Žarko, (1972), Fonologia ...
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Gli avverbi temporali sono ➔ avverbi e locuzioni avverbiali (➔ avverbiali, locuzioni) che indicano il momento in cui si svolge un’azione indicata dal predicato, o quello in cui è dato registrare una certa [...] prima (ieri) o il giorno dopo (domani). Il limite massimo, rispetto all’oggi, entro cui esistono avverbi temporali specifici, . Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET. ...
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Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] visto morire.
I proclitici formano in sequenza fino a un massimo di tre, e presentano in combinazione varianti allomorfiche (➔ pronomi) Associazione italiana di acustica (Torino, 27-29 maggio 1998), Torino, Istituto elettrotecnico nazionale Galileo ...
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Da non confondere né con parola né con lessema, il lemma (dal lat. lemma, «argomento, tema», a sua volta dal gr. lē ̂mma, «premessa») è una «unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo [...] .), Grande dizionario italiano dell’uso, Torino, UTET, 1999-2007, 8 voll.
Atkins, Sue B.T. & Rundell, Michael (2008), The Oxford guide to practical lexicography, Oxford, Oxford University Press.
Castoldi, Massimo & Salvi, Ugo (2003), Parole ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] l’edizione del Dicta et facta [Facta et dicta] memorabilia di Valerio Massimo, dove è usata per segnalare nel testo i passi ritenuti degni di italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 1994, 3 voll., vol. 2°, p. 452)
Sempre ...
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Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] nasale velare, insieme alla sua tendenza a portare al massimo grado la nasalizzazione anticipatoria, avrebbe prodotto nella vocale di linguistica e filologia italiana (Siena, 28-31 marzo 1989), Torino, Rosenberg & Sellier, 2 voll., vol. 1° ( ...
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Il plurale maiestatis (espressione lat.: «plurale di maestà») indica l’uso della prima persona del plurale (anziché del singolare) del verbo e dei corrispondenti aggettivi e pronomi personali e possessivi, [...] p. 239).
Cresti Emanuela & Moneglia, Massimo (edited by) (2005), C-Oral-Rom. ).
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET. ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
gigafactory
(giga-factory) s. f. Fabbrica di dimensioni molto grandi. ♦ Mentre la Fca (Fiat Chrysler Automobiles) affronta le mille sfide dell’integrazione societaria e del rilancio, la Tesla (che peraltro vale la metà della General Motors)...