Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Enrico da Susa, detto l’Ostiense
Daniela Parisi
Enrico da Susa fu essenzialmente un giurista, ed è giudicato dalla storiografia «il canonista più importante e brillante del secolo XIII» (Pennington [...] del rapporto tra moneta e credito – il volume di Massimo Amato (2008).
La pratica dell’usura rimase molto diffusa, . Il Medioevo, t. 2, Il Medioevo, a cura di G. Capitani, Torino 1983, pp. 211-366.
P.G. Caron, L’evoluzione dell’idea teocratica ...
Leggi Tutto
RAVIZZA, Giuliano
Gabriele Moroni
Nacque a Pavia l’8 maggio 1926, secondo di due figli (dopo Carla, nata nel 1923) di Gilio e di Maria Milani. I genitori si erano sposati nel 1922. Il nonno paterno, [...] prato ad Alessandria, i sequestratori lo portarono a Torino. La prima prigione fu un appartamentino di due camere il 17-18 ottobre fu trasferito in una cantina in via San Massimo, dove rimase per tre notti. Venne quindi portato in una mansarda ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Giorgio Fuà
Pietro Alessandrini
È difficile racchiudere in un breve quadro rappresentativo la personalità, l’attività, il pensiero di Giorgio Fuà. Viene in soccorso la sua Nota autobiografica (in Trasformazioni [...] brevi, ma densi di significati ed esposti con la massima chiarezza. Sfrondare i testi di ogni elemento inessenziale ha Lausanne 1940.
Reddito nazionale e politica economica, Torino 1957.
Lo Stato e il risparmio privato, Torino 1961, 19702.
G. Fuà, P. ...
Leggi Tutto
CRISTIANI, Beltrame
Sergio Zaninelli
Nacque a Varese Ligure (prov. di La Spezia) ai confini dello Stato genovese con il ducato di Parma e Piacenza, il 2 dic. 1702, da Pietro Giulio e da Anna Aquileia [...] austriaco, il C. ne fu nominato, per volontà di Torino e di Vienna, amministratore generale. Nel 1744 divenne gran cancelliere costituiva l'obiettivo centrale (e che a Vienna trovava il massimo di attenzione e di adesione).
In questa prospettiva, va ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Melchiorre Gioia
Francesca Sofia
Considerato ai suoi giorni il grande «restauratore» delle scienze economiche e l’«instauratore» di quelle statistiche, Melchiorre Gioia fu il principale interprete della [...] gli sforzi al grado minimo; 2° Portare l’utilità al grado massimo; 3° Produrre con forze addizionali ciò che sarebbe impossibile all’uomo 76).
R. Romani, L’economia politica del Risorgimento italiano, Torino 1994, pp. 48-73.
F. Sofia, Introduzione a M ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Giustino Fortunato
Claudia Sunna
Tra i primi a cogliere con chiarezza e a inserire in un quadro unitario di riflessione l’analisi dell’arretratezza del Mezzogiorno, Giustino Fortunato rappresenta un [...] conservatorismo reazionario (Salvadori 1960, pp. 147-48). Massimo L. Salvadori sintetizza la visione politica di Fortunato mito del buongoverno. La questione meridionale da Cavour a Gramsci, Torino 1960, pp. 146-83.
F. Barbagallo, Mezzogiorno e ...
Leggi Tutto
La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] mercanti scrittori, in Letteratura italiana, diretta da A. Asor Rosa, Torino, Einaudi, vol. 2° (Produzione e consumo), pp. 269- Padova, Editoriale Programma, 1990, pp. 227-267).
Palermo, Massimo (1999), La lingua dei mercanti, in Storia generale della ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Poggio Bracciolini
Daniela Parisi
Poggio Bracciolini incarna appieno le caratteristiche intellettuali dell’umanista quattrocentesco. Fu inizialmente un ottimo copista, e questa abilità lo portò dalla [...] desiderio. Ogni attività è finalizzata a procurare il massimo vantaggio, nonostante i pericoli e i rischi in anastaticamente in Opera omnia, a cura di R. Fubini, 4 voll., Torino 1964-1969; il 1° vol. (Scripta in editione basilensi anno 1538 ...
Leggi Tutto
CONIGLIANI, Carlo Angelo
Marco Cupellaro
Nato a Modena il 25 giugno 1868 da Giusto ed Aristea Ravà, fu allievo di G. Ricca Salerno alla locale università e si laureò in giurisprudenza nel 1889, con [...] animato magari dall'impulso a conseguire un fantomatico "massimo edonistico collettivo" (su cui cfr. la risposta a : U. Rabbeno, La questione fondiaria nei paesi nuovi, I, Torino 1898. Molti degli scritti del C. furono ripubblicati nel volume postumo ...
Leggi Tutto
JANNACCONE, Pasquale
Simone Misiani
Nacque a Napoli, il 18 maggio 1872, da Nicola e da Elisa Winspeare.
Il padre, direttore del Banco di Napoli, fu inviato in Italia settentrionale per aprire le filiali [...] . Discussioni e indagini economiche, ibid. 1936; L'autarchia economica e i suoi massimi problemi, Pisa 1940; Lezioni di economia politica: nozioni preliminari, Torino 1942; Vilfredo Pareto economista e sociologo, Roma 1948 (in collab. con L. Amoroso ...
Leggi Tutto
maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
gigafactory
(giga-factory) s. f. Fabbrica di dimensioni molto grandi. ♦ Mentre la Fca (Fiat Chrysler Automobiles) affronta le mille sfide dell’integrazione societaria e del rilancio, la Tesla (che peraltro vale la metà della General Motors)...