Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 3° (Le altre lingue), pp. 721- Cesati, 2 voll., vol. 1°, pp. 31-55.
Fanfani, Massimo (1997), Forestierismi alla radio, in Gli italiani trasmessi: la radio. ...
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L’espressione italiano dell’emigrazione designa tutte le forme di italiano parlate, nei paesi di destinazione, da emigrati italiani e dai loro discendenti. Questa nozione esclude le forme di italiano apprese [...] della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 3° (Le altre lingue), pp. 883- 2 voll., vol. 2º, pp. 217-228.
Vedovelli, Massimo (2002), L’italiano degli stranieri. Storia, attualità, prospettive, Roma ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] : le stime disponibili vanno da un minimo di 80.000 a un massimo di 200.000 persone (cfr. Liégeois 1994). In assenza di statistiche (1889), Gli Zingari. Storia di un popolo errante, Torino, Loescher (rist. anast. Bologna, Forni, 1971).
Kenrick ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] confermarla per linee extratestuali, chiedendo informazioni su questo punto al massimo poeta in latino della sua epoca, che era Giovanni di enigmistica, Torino, Einaudi.
Bartezzaghi, Stefano (2010), Scrittori giocatori, Torino, Einaudi.
Bendazzi ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] : si va da un minimo di 30 parlanti circa ad Alagna a un massimo di 400 circa a Gressoney; la proporzione più alta si raggiunge però in due ’Atlante Toponomastico del Piemonte Montano (Università di Torino); così come esistono raccolte di testi di ...
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I geosinonimi sono parole di uso regionale (➔ regionalismi) che, nelle varie parti del territorio italiano, designano uno stesso oggetto. Al pari dei ➔ sinonimi, sono quindi dotati di significato uguale [...] mentre tutte le altre nozioni conoscevano dal minimo di due al massimo di tredici geosinonimi. Ovviamente l’uso di una parola non Storia, struttura, uso, a cura di M. Cortelazzo et al., Torino, UTET, pp. 26-42.
De Felice, Emidio (1977), Definizione ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] . Cortellazzo & A.M. Mioni, Roma, Bulzoni, pp. 105-130.
Cerruti, Massimo (2003), Il dialetto oggi nello spazio sociolinguistico urbano. Indagine in un quartiere di Torino, «Rivista italiana di dialettologia» 27, pp. 33-88.
Dal Negro, Silvia (2005 ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] -49); rifugiatosi a Corfù, si trasferì poi a Torino e diede inizio, con la collaborazione editoriale di Pomba dello scrittore, dell’uomo impegnato civilmente, il cui «obiettivo massimo [...] era di illustrare attraverso il dizionario le idee morali, ...
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L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] segnale di competenza tecnica e, quindi, di autorevolezza.
Augello, Massimo M., Bianchini, Marco & Guidi, Marco E.L. de l’économie, de la technique à la banalisation, Torino, Giappichelli.
Scavuzzo, Carmelo (1992), Il linguaggio delle pagine ...
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Il contesto può essere definito in generale come l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. Tali circostanze possono essere linguistiche o extra-linguistiche. Per riferirsi alle [...] in grado di riconoscere per poter trarre dall’enunciato il massimo di informazioni» decidono quali, tra le conoscenze che e di filologia, metrica e retorica, diretto da G.L. Beccaria, Torino, Einaudi, p. 180.
Petöfi, János S. (1969), On the ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
gigafactory
(giga-factory) s. f. Fabbrica di dimensioni molto grandi. ♦ Mentre la Fca (Fiat Chrysler Automobiles) affronta le mille sfide dell’integrazione societaria e del rilancio, la Tesla (che peraltro vale la metà della General Motors)...