La carriera di un imperatore
Dal fallimento della tetrarchia alla monarchia carismatica
Umberto Roberto
La carriera di Costantino imperatore si sviluppa a partire dal fallimento del sistema tetrarchico [...] 14,1-5; Paneg. 10(4)9,1-12,3; Eus., v.C. I 37,1; Socr., h.e. I 2,2-3. Sul confronto tra Licinio e Massimino, cfr. Lact., mort. pers. 36,1-2; CIL III 7174 = ILS 663.
23 Eus., v.C. II 28.
24 Sulla campagna nell’Italia settentrionale, cfr. Paneg. 9(12 ...
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Monarchia, diarchia, tetrarchia
La dialettica delle forme di governo imperiale fra Diocleziano e Costantino
Valerio Neri
A partire dall’inizio del regno di Diocleziano fino alla definitiva vittoria [...] successione. Di fatto questa è la situazione che viene creata da Galerio nel 310, quando riconosce anche a Costantino e a Massimino, oltre che a sé stesso e a Licinio, il titolo di Augusto. D’altra parte il principio dinastico continuava ad aleggiare ...
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Costantino e le guerre civili
Storia e storiografia
Valerio Neri
Il periodo del regno costantiniano oggetto del capitolo va dal 312, data dello scoppio del conflitto contro Massenzio, al 324, anno della [...] the African emperor, London 1971, pp. 172-188.
113 h.A. Heliog. 34,4-5.
114 Eus., h.e. VIII 14. Cfr. V. Neri, Massenzio e Massimino, cit.
115 Rufin., hist. VIII 14,16.
116 Rufin., hist. X 8,2.
117 Oros., hist. VII 26,1. Cfr. N. Baglivi, Costantino I ...
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DORIO, Durante
Massimo Ceresa
Nacque a Leonessa (Rieti) da Dario nell'anno 1571 circa.
Contrasse matrimonio, sempre a Leonessa, nel 1595, e dalla moglie Costanza ebbe due figli, uno dei quali, Massimino, [...] seguì come lui gli studi giuridici e morì prima del 1636. Il D. fece pratica notarile per parecchi anni nella cancelleria criminale di Ancona, dove il 25 febbr. 1598 consegui il privilegio di notariato. ...
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Persecuzioni e tolleranza cristiana e pagana
Arnaldo Marcone
I rapporti tra la Chiesa cristiana e lo Stato romano sono complessi. Si devono tuttavia evitare le semplificazioni.
Non è corretto, infatti, [...] gli ‘accordi’ di Milano, c’è, come detto, la direttiva emanata da Licinio il 13 giugno 313 dopo la vittoria su Massimino per i territori sino ad allora controllati da quest’ultimo, in cui l’editto di Galerio era stato applicato in misura molto ...
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Imperatore romano (238 d. C.); legatus Augusti pro praetore delle due Germanie e proconsole d'Asia, fu due volte console e praefectus urbi; nel 238 fu uno dei vigintiviri ex senatus consulto rei publicae [...] due Gordiani, nello stesso anno, fu eletto imperatore dal senato insieme con Balbino; partì da Roma per combattere Massimino, quando gli giunse notizia della morte di questo, assassinato dai suoi stessi soldati, mentre assediava Aquileia. La signoria ...
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Pupieno, Marco Clodio Massimo
(Marcus Clodius Pupienius Maximus) Imperatore romano (238 d.C.). Legatus Augusti pro praetore delle due Germanie e proconsole d’Asia, fu due volte console e praefectus [...] nel 238 fu uno dei vigintiviri ex senatus consulto rei publicae curandae, incaricati dal Senato di difendere l’Italia da Massimino; alla morte dei due Gordiani, nello stesso anno, fu eletto imperatore dal Senato insieme con Balbino; partì da Roma per ...
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Padre e figlio, entrambi imperatori romani (238 d. C.). G. I, nato da ricca e nobile famiglia, conseguite varie cariche pubbliche, ebbe da Severo Alessandro il governo dell'Africa proconsolare e fu costretto [...] considerata, in termini di lotta di classe, come la rivolta della borghesia cittadina contro i contadini-soldati di Massimino, da altri piuttosto come una generale ribellione (senza distinzioni di classe e di ambiente) contro il fiscalismo imperiale ...
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Imperatore romano nel 238 d. C. Nacque nel 178 da famiglia patrizia. Fu più volte console e governatore di importanti province dell'Impero. Nel 238 fu uno dei venti senatori incaricati dell'amministrazione [...] , quindi, morti i due Gordiani, fu eletto dal Senato imperatore insieme con Pupieno, con pari autorità. Pupieno fu mandato contro Massimino che dai confini del Danubio marciava verso l'Italia; B. restò a Roma al governo degli affari civili. Caduto ...
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Le iconografie monetali
Filippo Carlà
I romani coniarono moneta fin dal III secolo a.C. e fin da subito mostrarono, rispetto ad esempio ai greci, di prediligere produzioni monetali le cui iconografie [...] di Apollo, ma cominciano in questo momento a usare il tipo soli invicto comiti, coniato anche, più raramente, a nome di Massimino e Licinio (in emissioni londinesi il Sole non a caso è detto comiti aavvgg, o anche comiti avgg nn41: la ‘tutela ...
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pluridaspato
agg. e s. m. Che, chi è stato sottoposto più volte al DASPO. ♦ Claudio Galimberti, il «Bocia», il capo della Curva Nord, il pluridaspato sotto inchiesta, ha reso omaggio così al prevosto della sua vita, a monsignor Sergio Colombo,...