Imperatore romano (n. tra il 240 e il 250 - m. 310) dal 286 al 305 e poi dal 307 al 308 d. C. Nacque da umile famiglia vicino a Sirmio in Pannonia. Militò con Diocleziano; fu da lui scelto nel 285 come collaboratore, e mandato in Gallia col titolo di Cesare, per reprimere la rivolta dei Bagaudi. Nel 286 fu nominato Augusto ed ebbe il soprannome di Erculio; gli furono affidate le province occidentali; ...
Leggi Tutto
Imperatore romano (n. Serdica - m. Roma 311 d. C.). Segnalatosi in imprese militari, fu da Diocleziano e Massimiano nominato cesare (293) insieme a Costanzo, ed ebbe il governo delle province danubiane; [...] trionfo. Nel 299 combatté contro i Marcomanni e i Sarmati. Nel 305, in seguito all'abdicazione di Diocleziano e di Massimiano, G. e Costanzo divennero augusti, mentre Severo e Massimino erano nominati cesari. Alla morte di Costanzo (306) G. nominò ...
Leggi Tutto
Figlia (4º sec.) dell'imperatore Massimiano e moglie (307) di Costantino il Grande. Fu messa a morte (326) per ordine dello stesso imperatore, travolta in quella fosca tragedia familiare in cui trovò la [...] morte anche il figliastro di lei, Flavio Giulio Crispo ...
Leggi Tutto
La famiglia e la politica dinastica di Costantino
Johannes Wienand
La politica dinastica ha assunto un ruolo di primo piano per la conservazione del potere sin dall’inizio del regno di Costantino: egli [...] traviamento di un’età che già di per sé esce dai binari del buon senso (15,2)». L’oratore prosegue rivolgendosi a Massimiano affermando che «non è certo un dono della fortuna che il cuore sia soddisfatto dai desideri appassionati: la ragione non è un ...
Leggi Tutto
Monarchia, diarchia, tetrarchia
La dialettica delle forme di governo imperiale fra Diocleziano e Costantino
Valerio Neri
A partire dall’inizio del regno di Diocleziano fino alla definitiva vittoria [...] il precedente illustre del regno di Marco Aurelio e Lucio Vero, e che troviamo sotto il regno di Diocleziano dopo la nomina di Massimiano a Cesare e poi ad Augusto rispettivamente nel 285 e nel 286, e poi nel regno di Costantino e Licinio, dopo l ...
Leggi Tutto
Imperatore romano (n. 278 circa - m. 312); figlio di Massimiano, all'abdicazione del padre (305) fu escluso dalla successione, ma dopo l'acclamazione di Costantino si fece proclamare Augusto dai pretoriani [...] in Roma (306), nominò Cesare il figlio Romolo, e spinse il padre a riprendere l'autorità imperiale. Ma nel riordinamento dell'Impero del 308, M. fu messo da parte: egli volle resistere fuggendo in Gallia, ...
Leggi Tutto
La genealogia di Costantino
Richard Westall
Nel corso del 310 d.C., in vista del quinto anniversario della sua ascesa al trono imperiale, l’imperatore Flavio Valerio Costantino (306-337 d.C.) deve affrontare [...] trad. it. D. Lassandro, in Panegirici Latini, cit.
57 Paneg. 7(6)8,1-2: «Devo ora, infatti, passare a fare le lodi di Massimiano: le tue, o Costantino Augusto, le ho già fatte a tuo suocero, ma ora anche tu, anche se già sai, devi udire quanto onore ...
Leggi Tutto
Imperatrice romana (sec. 3º-4º d. C.), moglie di Costanzo Cloro. Figliastra dell'imperatore Massimiano, ebbe da Costanzo sei figli: Dalmazio, Annibaliano, Giulio Costanzo, Costanza, Anastasia ed Eutropia. ...
Leggi Tutto
Usurpatore dell'Impero romano in Britannia dal 286 al 293. Di umile origine, incaricato da Massimiano di guidare una flotta contro i pirati franchi e sassoni, si fece riconoscere imperatore dalle legioni [...] di Britannia e, nel 289, sconfisse le truppe di Massimiano. Fu poi da questo e da Diocleziano riconosciuto ufficialmente. Nel 293 fu assassinato da Allecto, probabilmente suo prefetto del pretorio. ...
Leggi Tutto
La carriera di un imperatore
Dal fallimento della tetrarchia alla monarchia carismatica
Umberto Roberto
La carriera di Costantino imperatore si sviluppa a partire dal fallimento del sistema tetrarchico [...] chron. I, p. 231,308; Eutr., X 3,2; Zos., II 11,1; Eus., h.e. VIII 13,15; Zonar., XII 33. Sulla damnatio memoriae di Massimiano, cfr. Lact., mort. pers. 42; Eus., h.e. VIII 13,15; Th. Grünewald, Constantinus, cit., pp. 186-190.
18 Paneg. 7(6)2,1-4,2 ...
Leggi Tutto
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
massima2
màssima2 s. f. [dal lat. mediev. maxima, femm. dell’agg. lat. maxĭmus «massimo»]. – Nel sistema musicale medievale, la nota di maggiore durata, che valeva, a seconda del sistema metrico adottato, il doppio o il triplo della lunga.