CASSOLA, Garzia
Riccardo Merolla
Nacque a Borgo Val di Taro (Parma) il 27 apr. 1869, primo fra quattro figli di Carlo e Rosa Belli. La personalità e le convinzioni politiche del padre, magistrato e [...] una breve storia del movimento socialista italiano, ne condanna l'uso violento della lotta di classe e il massimalismo della corrente rivoluzionaria, esponendo poi una sua strategia di collaborazione con i governi borghesi ed una propria concezione ...
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FIORE, Nicola
Giuseppe Masi
Nacque a Marigliano, oggi in provincia di Napoli, il 6 sett. 1883 da Luigi e da Consiglia Quagliozzi. Sensibile ai problemi delle classi lavoratrici, nel 1900, dopo aver [...] degli operai locali, in particolare dei tessili, assunse spesso comportamenti alquanto velleitari e tribunizi. Il suo massimalismo, se conduceva a raggiungere obiettivi non secondari sul piano economico, diveniva alla lunga controproducente. Anche il ...
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BIANCHINI, Liberio
Boris Ulianich
Poche le notizie che di lui ci restano e inadeguate per la delineazione di un preciso profilo biografico. Stando al Memorabilium sacri Ordinis Servorum B. M. V. breviarium [...] portati infatti a estendere sino ai limiti del pensabile la potestà pontificia, così che le argomentazioni sono ispirate a un massimalismo estremo, che supera di gran misura le posizioni dello stesso Bellarmino. A p. 40 si legge, per esempio, che l ...
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AVANCINI, Augusto
Armando Pitassio
Nacque a Strigno (Trento) il 28 febbr. 1868 da Lodovico, che esercitava l'avvocatura e in gioventù aveva partecipato alla difesa di Venezia del 1849. Gli zii che allevarono [...] , che già in precedenza aveva patito lotte interne che solo la forte personalità del Battisti era riuscito a sedare, si scisse fra riformisti e massimalisti.
Nella scissione socialista successiva alla guerra, l'umanitarismo dell'A. si scontrò con il ...
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LEONE, Enrico
Daniele D'Alterio
Nacque a Pietramelara, in Terra di Lavoro, l'11 luglio 1875 da Pietro e Marianna di Muccio. Stabilitosi fin dal 1886 a Napoli, dove i genitori gestivano una modesta locanda, [...] similitudini con il "sindacato operaio" da lui teorizzato. Dal 1918 il L. fece parte della minoranza "soviettista" della frazione massimalista, polemica con G.M. Serrati ma non in misura minore con A. Gramsci e A. Bordiga, per l'importanza eccessiva ...
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CORSI, Angelo
Francesco Manconi
Nacque a Capestrano (L'Aquila) il 6 ott. 1889 da Gabriele e da Giovanna Sonsini. Dopo aver trascorso gli anni dell'infanzia nella regione di origine, nel 1905 si trasferì [...] dello Stato liberale ed in qualche misura un tentativo di neutralizzare il massimalismo maggioritario nel suo partito.
Nel "biennio rosso" la corrente massimalista sembrò assumere il controllo del partito anche nella zona mineraria, tradizionalmente ...
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COSATTINI, Giovanni
Antonio Castelli
Nacque a Cittaducale (Rieti) il 5 genn. 1878 da Girolamo, pretore, e da Emilia Cosattini, sua cugina in secondo grado, friulani. Studiò giurisprudenza all'università [...] al partito: soprattutto in polemica con una nuova generazione di socialisti friulani, con esperienza di guerra e portati al massimalismo; egli considerava, in quegli anni, il partito sempre più come agente di educazione e di protezione dei lavoratori ...
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DE CORNÈ, Raffaele
Andrea Giuntini
Mario Barsali
Nacque a Capua (prov. di Caserta) il 9 apr. 1852 da Michele, generale borbonico che firmerà la resa della città di Capua nel 1860, e da Amalia Carrelli.
Diplomatosi [...] un verso nel movimento operaio e socialista tendevano ad espandersi prese di posizioni sociali intransigenti ed il massimalismo suscitato dalla rivoluzione russa, per l'altro verso la borghesia produttiva resisteva accanitamente a vedere intaccati le ...
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PARRI, Ferruccio
Luca Polese Remaggi
PARRI, Ferruccio. – Nacque a Pinerolo (Torino) il 19 gennaio 1890 da Fedele e Maria Marsili, quarto di cinque figli.
I genitori erano di origini marchigiane, ma [...] prospettiva politica di combattere il fascismo, evitando che quella lotta finisse per promuovere la diffusione del comunismo e del massimalismo socialista. Il gruppo di Parri e di Bauer era convinto che fosse necessario conquistare il ceto medio per ...
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PICCIONI, Attilio
Federico Mazzei
PICCIONI, Attilio. – Nacque il 14 giugno 1892 a Poggio Bustone, in provincia di Rieti, da Giuseppe e da Gaetana Fabiani, maestri elementari. Nono di dieci fratelli, [...] contrastare la minoranza di Cronache sociali di Giuseppe Dossetti e di Amintore Fanfani, della quale avrebbe denunciato il «massimalismo cristiano» al III Congresso di Venezia del giugno 1949. Patrocinò allora l’elezione maggioritaria di Paolo Emilio ...
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massimalismo
s. m. [der. di massimalista]. – Corrente del socialismo italiano del primo dopoguerra che propugnava il «programma massimo», comprendente cioè l’agitazione e l’azione rivoluzionaria per il rovesciamento immediato dell’ordinamento...
massimale
agg. e s. m. [dall’ingl. maximal, der. del lat. maxĭmus «massimo»]. – 1. agg. Che stabilisce o costituisce il massimo o i massimi. In fisiologia sperimentale, stimolo m., lo stimolo, minore per intensità, capace di provocare la massima...