Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] Capitale.
Nacque in tal modo, attraverso un'accumulazione dottrinale che espungeva sia le prospettive riformistiche sia il massimalismo rivoluzionario, il marxismo-leninismo e poi - come variante dogmatizzata di esso - il marxismo dell'età staliniana ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] al Ministero della Salute nel quarto governo Berlusconi, hanno paventato il «pericolo» di una Chiesa cattolica assediata dal «massimalismo laicista» dell’Onu e dell’Unione Europea, impegnati entrambi a costruire attraverso i loro interventi e le ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] ) e dai nuovi gruppi di volontariato terzomondiale (si pensi a Mani tese) presenti in molti oratori; c) ‘massimalismo politico’ di tenore anticapitalistico, tipico di recenti forme aggregative, con larga rappresentanza giovanile, come le Comunità di ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] un gruppo politico così numeroso ed omogeneo come il Psi, che in Italia è l’erede diretto del vecchio socialismo massimalista. È impresa non facile ma neanche del tutto impossibile sul piano politico»29.
Le posizioni dei Gesuiti milanesi e di ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] e più convincente l’ha realizzato il socialismo dell’on. Craxi, con il taglio deciso e aperto del cordone ombelicale col massimalismo e il leninismo», «Adista», 21-22-23 settembre 1978, pp. 4-5; su questo passaggio cfr. F. Margiotta Broglio, La ...
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massimalismo
s. m. [der. di massimalista]. – Corrente del socialismo italiano del primo dopoguerra che propugnava il «programma massimo», comprendente cioè l’agitazione e l’azione rivoluzionaria per il rovesciamento immediato dell’ordinamento...
massimale
agg. e s. m. [dall’ingl. maximal, der. del lat. maxĭmus «massimo»]. – 1. agg. Che stabilisce o costituisce il massimo o i massimi. In fisiologia sperimentale, stimolo m., lo stimolo, minore per intensità, capace di provocare la massima...