AVIGNONE
E. Castelnuovo
(lat. Avenio; franc. Avignon)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. della Vaucluse, situata sulle rive del Rodano, immediatamente a N della pianura della Bassa [...] la grande torre degli Angeli o torre del Papa, alto e massiccio donjon dove era situata la camera del pontefice e il tesoro, e , è l'altare di Thouzon, le cui parti laterali (la centrale è perduta) sono al Louvre e rappresentano S. Caterina, S. ...
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RENO
K. van der Ploeg
Fiume dell'Europa centro-occidentale di grande importanza storica, politica ed economica. Il R. nasce nelle Alpi svizzere, attraversa quindi diversi stati (Svizzera, Lichtenstein, [...] le due rive del fiume, racchiuso a O dai Vosgi e dal massiccio dello Haardt, a E dalla Selva Nera e dall'Odenwald, a S di confine. Già nell'870, con la soppressione della parte centrale dell'impero in seguito al trattato di Meerssen, le regioni a ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] l'abbandono dei c. suburbani e avviò in modo massiccio le traslazioni fu l'assedio della città da parte dei 5° o degli inizi del 6° la cappella funeraria a pianta centrale nel monastero di Mar Gabriel a Qartamin nel Ṭūr ῾Abdīn, come pure ...
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LONDRA
J. Backhouse
(lat. Londinium; ingl. London; Londonia nei docc. medievali)
Città dell'Inghilterra meridionale, capitale del Regno Unito, posta a km. 90 ca. dalla costa. La città di L. venne fondata [...] Temple Church) a S di Fleet Street, la cui struttura a pianta centrale con ambulacro, insieme al portale, risale al 1160-1185 ca., mentre con l'acquisizione di intere collezioni e con l'acquisto massiccio di oggetti; nel giro di dieci anni il museo ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] . orientale sviluppò un modello basilicale, a più massicci capitelli con geometrizzanti motivi vegetali di meno diretto , lavoro concluso solo con l'intervento di Michelozzo nel settore centrale. Al fianco di opere incentrate su scene a smalto o a ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] di preziosa acqua dolce indispensabile per irrigare anche massicciamente i terreni a valle nei periodi di scarsa manfrediane - o, nel caso dei codici inglesi e francesi, ora presso la Bibl. Centrale della Regione Siciliana (I.F.6-7; I.D.13; I.E.4; I ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] trasformò la tipologia architettonica introducendo un'esedra centrale secondo un motivo sviluppato nella pala Fugger, ricostruendo la facciata a due campate in ordine rustico. Il massiccio portale bugnato, l'edicola che lo sovrastava con le colonne ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] carolingia della propria diversa eredità cristiana, pur nel suo massiccio rapportarsi all'Antico, si può cogliere in un a determinare i grandi esiti artistici che si ebbero in Italia centrale negli ultimi decenni del Duecento. Ancora una volta le vie ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] Vasto predilesse come sede permanente della corte e dell'amministrazione centrale la città di Messina, ma, spinta da opportunità di determinati schemi architettonici all'uso consapevole e massiccio del materiale di spoglio (Demus, 1949; Kitzinger ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] è argilloso e lavico, quella del Nord, con il suo massiccio calcareo, è ricca di pietra da taglio e di legno. dove nel 6° sono numerosi gli esempi di edifici di culto a pianta centrale (tetraconco di Santa Croce a Mcheta, sec. 6°-7°). Solo nel sec ...
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massiccio
massìccio agg. e s. m. [der. di massa]. – 1. agg. (pl. f. -ce) a. Di oggetto costituito da una massa compatta di materia solida (per lo più di alta densità), senza vuoti interni: sbarra d’oro massiccio; tavolo di noce, di ciliegio...
armoricano
agg. [dal fr. armoricain, ingl. armorican, che sono dal lat. Aremoricanus o Armoricianus, voce di origine celtica (*are mori «presso il mare»)]. – Propr., degli Aremòrici (o Armòrici), popolazione che abitava l’Aremòrica, regione...