Gli strumenti o i veicoli di divulgazione propri dell’industria culturale, come stampa, cinema, radio, televisione ecc. (➔ comunicazióni di massa). ...
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comunicazióni di massa (ingl. mass media) Insieme dei mezzi per far conoscere, diffondere e divulgare messaggi significativi, carichi di valori diversi, a un pubblico anonimo, indifferenziato e disperso, [...] contenuti delle emissioni. Ricerche estremamente raffinate sono state condotte in tutti i paesi del mondo per conoscere il pubblico dei mass media, le sue attese e i suoi desideri. Tra i diversi e spesso contrastanti punti di vista, quelli di P ...
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Insieme dei mass media che operano attraverso la trasmissione di onde radiomagnetiche (televisione, radio ecc.), in opposizione all'informazione su carta stampata. ...
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Pubblicista e uomo politico statunitense (Newburyport, Mass., 1805 - New York 1879); fondò (1831) a Boston il giornale antischiavista Liberator, che diresse per 35 anni. Fautore dell'immediata e totale [...] emancipazione della gente di colore, fondò (1843) la Società antischiavista americana. Criticò severamente la costituzione degli Stati Uniti ed esortò gli stati del nord a separarsi da un patto che proteggeva ...
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Famiglia di editori statunitensi. Daniel (Haverhill, Mass., 1785 - New York 1849) esercitò dapprima il commercio di generi varî nel villaggio natio a Boston. Trasferitosi nel 1826 a New York, v'iniziò [...] la vendita di libri inglesi e (1831) la ditta "D. Appleton&Co.", che pubblicò anche libri in spagnolo per il Sudamerica, in unione col figlio William Henry (Havernill 1814 - New York 1899). Questi ...
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Giornalista e scrittore statunitense (Lansing, Michigan, 1870 - Amherst, Mass., 1946). Fece parte con Lincoln Steffens e Ida M. Tarbell del gruppo di giornalisti che nei primi anni del sec. 20º rivelarono [...] con una serie di inchieste clamorose gli scandali e la corruzione del mondo finanziario e industriale americano. Seguì da vicino l'opera di Woodrow Wilson di cui pubblicò le lettere, la raccolta dei documenti ...
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Diplomatico e giurista (Providence, Rhode Island, 1785 - Dorchester, Mass., 1848). Avvocato a Providence (1806-12), si trasferì poi a New York, dove assunse la direzione dell'organo di stampa repubblicano [...] (National Advocate), divenendo quindi giudice del tribunale marittimo (1815-19). Relatore alla Corte Suprema (1816-27), membro della camera dei rappresentanti dello stato di New York (1821), incaricato ...
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Comunicazioni di massa
Wilbur Schramm
di Wilbur Schramm
Comunicazioni di massa
sommario: 1. L'era dei media elettronici. 2. Evoluzione storica dei media. 3. I media e il processo della ccmunicazione. [...] a prestare attenzione, e a tentare di comprendere e di reagire in modo adeguato. Invece, in un processo di comunicazione di massa il pubblico è lontano dall'emittente, e non sente altro obbligo che non sia quello di scegliere tra le varie attrattive ...
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GIORNALE e GIORNALISMO
Paolo Murialdi
(XVII, p. 184; App. I, p. 675; II, I, p. 1057; IV, II, p. 78)
La stampa italiana dal 1978 al 1992. − Grandi cambiamenti sono avvenuti nel sistema italiano dei mass [...] , in PM, iii, 28 (1984); G. Da Rold, La battaglia di via Solferino, Milano 1984; V. Bruno, A misura d'uomo, Torino 1984; Mass media anni 90, a cura di G. Giovannini, ivi 1984 (19882); La fabbrica delle notizie, a cura di M. Livolsi, Milano 1984; G ...
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Azione che tende a influire sull’opinione pubblica e i mezzi con cui viene svolta. È un tentativo deliberato e sistematico di plasmare percezioni, manipolare cognizioni e dirigere il comportamento al fine [...] ignorava), la necessità della p. si è affermata in tempi recenti, in relazione con la sempre maggiore partecipazione delle masse e con il riconoscimento dell’opinione pubblica come forza agente nella storia. La p. moderna tende a rivolgersi in modo ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine di persone» ha prob. influito un...
massivo
agg. [dal fr. massif]. – 1. Propr., che costituisce una massa, che si muove o agisce in massa; ma usato di solito in alternativa e con sign. affine a massiccio, cioè ingente, quantitativamente abbondante, e sim.: immigrazione, emigrazione...