ESZTERGOM
E. Marosi
ESZTERGOM (lat. Strigonium, Strigonia; ted. Gran; slavo Střehom, Ostrogom)
Cittadina dell'Ungheria settentrionale, situata sulla riva destra del Danubio alla confluenza del fiume [...] 1983), caratteri giotteschi forse mediati dall'ambiente napoletano, probabilmente da MasodiBanco.La ricostruzione della storia architettonica della cattedrale di E. può essere basata soltanto sulla scultura architettonica conservata. Contrariamente ...
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NARDO di Cione
S. Petrocchi
(o Bernardo)
Pittore fiorentino attivo intorno alla metà del Trecento a Firenze e dubitativamente a Pisa, fratello del più celebre Andrea, di Jacopo, anch'egli pittore, e [...] seconda metà del secolo aveva rielaborato uno dei maggori filoni della cultura giottesca che proveniva dall'esperienza diMasodiBanco. L'analisi del Paradiso rappresentato nella cappella Strozzi in S. Maria Novella conduceva a definire N. come ...
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Andrea di Bonaiuto (o Bonaiuti o da Firenze)
S. Romano
Pittore attivo in Toscana nella seconda metà del 14° secolo. Nato a Firenze probabilmente intorno al 1320; dal 1346 iscritto all'Arte dei medici [...] 'anno della peste nera. Più che verso Taddeo Gaddi, tuttavia, è verso MasodiBanco che A. si mostra debitore, specie per quella 'abbreviazione' formale di cui parla Boskovits (1975), che produce una fluidità delle forme colorate, una semplificazione ...
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CENNI di Francesco di ser Cenni
Anna Padoa Rizzo
Risulta immatricolato nell'arte dei medici e speziali nel 1369 (Colnaghi, 1928) ed elencato tra i pittori fiorentini nel 1415 (Gualandi, 1845). Del 1393, [...] -292; F. Zeti, Sul catalogo dei pittori toscani del sec. XIV nelle gallerie di Firenze, in Gazette des Beaux-Arts, CX(1968), p. 71; D. Wilkins, MasodiBanco and C. di Francesco..., in The Burlington Magazine, CXI(1969), pp. 83-85; Firenze restaura ...
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NICCOLÒ di Tommaso
P. Leone de Castris
Pittore fiorentino attivo in Toscana e in Campania durante il terzo quarto del 14° secolo.
Le prime notizie di N. risalgono a dopo il 1346, quando il suo nome [...] l'altro prossimo al suo vivace e realistico modo di raccontare e di rappresentare (Boskovits, 1975, pp. 35-36).La formazione di N. dovette svolgersi a metà secolo sull'asse della lezione plastica diMasodiBanco e dei fratelli Andrea, Jacopo e Nardo ...
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Pittore (seconda metà sec. 14º). Nel 1368 era membro della Compagnia dei pittori in Firenze e nel 1369 dirigeva insieme con Giovanni da Milano lavori in Vaticano. Delle opere a lui attribuite attualmente [...] su G. riportate nel cosiddetto Libro di Antonio Billi (zibaldone compilato tra il 1481 e il 1530 e conservato nella Biblioteca Magliabechiana di Firenze), riunendo sotto il nome di Tommaso di Stefano detto G. la sua opera e quella diMasodiBanco. ...
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giottéschi, artisti Collaboratori ed epigoni trecenteschi di Giotto. Fin dal secondo-terzo decennio del 14° sec. nuclei di a.g. si formarono nei centri più importanti d'Italia. Il gruppo evidentemente [...] toscano, con pittori quali T. Gaddi, B. Daddi, MasodiBanco, A. Orcagna. Anche nella Napoli angioina, dove Giotto aveva lavorato negli ultimi anni, si assistette al fiorire di lavori di sensibilità giottesca, come appare evidente negli affreschi ...
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Pittore napoletano del sec. 14º. Firmò una Crocifissione (Salerno, Museo Diocesano) nella quale sono evidenti riferimenti giotteschi nella particolare lezione diMasodiBanco. Per ragioni stilistiche, [...] gli sono state attribuite altre opere, tutte databili tra il 1335 e il 1345, e in particolare gli affreschi di S. Maria Incoronata a Napoli (staccati e conservati in S. Chiara), che nelle parti realizzate dopo il 1350 mostrano un preziosismo materico ...
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GIOTTINO
C. De Benedictis
(o Giotto di maestro Stefano)
Nome tradizionale, documentato solo a partire dal sec. 15°, del pittore Giotto di maestro Stefano ricordato in due documenti trecenteschi: nel [...] p. 234).Se Vasari può ritenersi il principale responsabile della confusione e della riunione delle figure di Stefano, di G. e diMasodiBanco (v.), a lui si devono fondanti notazioni critiche che, bene utilizzate dagli studiosi del Novecento, hanno ...
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GHIBERTI, Lorenzo
P. Réfice
Orafo, scultore, trattatista, architetto e pittore fiorentino (1378-1455), autore, negli ultimi anni della sua vita, dei Commentari, che costituiscono, per quanto riguarda [...] Commentari, II, 1; Schlosser, 1912, I, p. 35). A Giotto fanno seguito i suoi discepoli, Stefano, Taddeo Gaddi, MasodiBanco. Chiude la sequenza dei fiorentini Buonamico Buffalmacco, mentre la scuola 'romana' - vale a dire non fiorentina e non senese ...
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