PALADINI, Filippo
Stefano De Mieri
PALADINI (Paladino), Filippo. – Nacque intorno al 1544 a Casi in Val di Sieve, presso Firenze, da Benedetto, «già famiglio del magistrato degli Otto di Balia» (Di [...] di S. Caterina d’Italia e la Circoncisione nella chiesa del Collegio a La Valletta, dove affiorano ricordi daMasodaSanFriano e da Alessandro Allori. A Malta lasciò anche alcuni affreschi nella rocca di Monte Verdala, celebranti le imprese del ...
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FOSCHI, Pier Francesco
Roberto Nuccetelli
Nacque il 2 nov. 1502 a Firenze da Iacopo di Domenico. Le notizie biografiche sono scarse poiché, fin dalla prima edizione delle Vite, il Vasari gli ha riservato [...] di quest'ultimo mise su una propria bottega se Vasari dice che diede i "primi principî" della pittura a MasodaSanFriano e Raffaello Borghini asserisce che Alessandro Fei (A. del Barbiere) "apprese a maneggiare i colori" dal Foschi.
L'ascendenza ...
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PORTELLI, Carlo
Alessandro Nesi
PORTELLI, Carlo. – Nacque agli inizi del Cinquecento, verosimilmente a Loro Ciuffenna (Arezzo), dove la sua famiglia è documentata durante tutto il secolo (Nesi, 2009, [...] subentrò proprio Portelli, che la tenne in affitto dal 1548 al 1570, anno in cui risulta passata al suo allievo MasodaSanFriano (Corti, 1977). In età matura Portelli abitò presso la chiesa di Ognissanti (I fiorentini, 1991) con la moglie Lucia (la ...
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TITI, Tiberio
Barbara Furlotti
– Figlio secondogenito del pittore e architetto Santi di Tito e di Agnoletta Landucci, nacque a Firenze il 24 dicembre 1573 (Lecchini Giovannoni, 1986, p. 176). Dei cinque [...] Michelangelo il Giovane, Rotterdam 1969, pp. 166-168; G. Corti, Notizie inedite sui pittori fiorentini Carlo Portelli, MasodaSanFriano, T. T., Francesco Furini, Fabrizio e Francesco Boschi, Giovanni Rosi, in Paragone. Arte, XXVIII (1977), 331, p ...
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BRINI (del Brina)
Mina Bacci
Pittori fiorentini di non grande rilievo, attivi nella seconda metà del sec. XVI; insieme con il Portelli e MasodaSanFriano, si possono inserire in quella tendenza arcaicizzante [...] conosciamo della pittura di Giovanni perché poco si può dedurre da questo affresco, per altro dubbio, mentre è impossibile una maniera piuttosto arcaica, ed ancor meno dall'affresco di San Gimignano, che oltre che dubbio è anche piuttosto scadente e ...
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