(o feromone) Sostanza chimica prodotta ed escreta da un animale, che determina, in un altro animale della stessa specie che viene a contatto con essa, una specifica modificazione fisiologica e/o di comportamento. [...] così l’accoppiamento. Massiccia è la presenza di f. negli Insetti: attrattivi sessuali della femmina capaci di attirare i maschi sono presenti negli Ortotteri, Lepidotteri, Coleotteri, Imenotteri, Ditteri, Isotteri. Nei Ditteri e nei Lepidotteri i f ...
Leggi Tutto
L'e. è la scienza del comportamento animale. Si è sviluppata particolarmente dopo la seconda guerra mondiale secondo due linee distinte, rappresentate dalla scuola americana o comportamentista (behaviorista), [...] relativa immobilità dell'animale oppure l'assunzione di posizioni intermedie fra quelle dell'attacco e della fuga. Due ratti maschi contendenti si dispongono trasversalmente e girano l'uno intorno all'altro con i dorsi incurvati e i peli parzialmente ...
Leggi Tutto
ormone ipofisario
Prodotto dalla ghiandola pituitaria, o ipofisi. Gli ormoni ipofisari sono tutti di natura peptidica e di importanza cruciale per la regolazione della crescita corporea, della riproduzione [...] e dell’ovaio, l’FSH induce nella femmina la maturazione del follicolo di Graaf e la secrezione degli estrogeni, mentre nel maschio lo sviluppo dei tubuli seminiferi e la spermatogenesi; l’LH provoca nella femmina la secrezione del progesterone e la ...
Leggi Tutto
Genetiche, malattie
Sebastiano Calandra e Bruno Dallapiccola
Le malattie genetiche sono quelle condizioni morbose che hanno come causa predominante, o come concausa necessaria, una modificazione (mutazione) [...] difetto è causa dell'emofilia A) si potrà avere da una donna normale (non portatrice) la nascita di un figlio maschio affetto (emofilico) o di una femmina portatrice sana. Una nuova mutazione di questo tipo può avvenire anche durante la gametogenesi ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Il preformismo rivisitato e i suoi esiti vitalisti
Maria Teresa Monti
Il preformismo rivisitato e i suoi esiti vitalisti
Per le sorti del preformismo, che nella [...] Poiché le uova di rana si sviluppavano in modo più che notevole già prima della fecondazione, per il seme del maschio era inverosimile pensare a una funzione nutritiva o comunque più che stimolante. Con le prime esperienze d'inseminazione sui batraci ...
Leggi Tutto
Araldica
Dal latino circinus «compasso» o «cerchio», detto anche burletto, è un cerchio di stoffa arrotolata ripieno di borra, che riprende i colori dello stemma. Veniva posto sopra l’elmo per trattenere [...] ’ispessimento che, sviluppandosi da ciascun lato del seno uro-genitale, dà origine nella femmina alle grandi labbra, nel maschio contribuisce alla formazione dello scroto.
Botanica
Formazione anulare o a forma di labbra, che si sviluppa su di un ...
Leggi Tutto
Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] generale il cranio, è molto più robusto, tanto che questo presenta lo sviluppo di una cresta sagittale mediana (più nel maschio che nella femmina) per massimizzare l’area di inserzione dei potenti muscoli temporali. Un tempo le tre specie del genere ...
Leggi Tutto
Orecchio
Patrizia Vernole
Marco Fusetti
L'orecchio (dal latino auricola, diminutivo di auris, "orecchio") svolge due distinte funzioni: raccoglie e trasmette energia meccanica vibratoria e la trasforma [...] sono presenti 'peli tricoidei' che vibrano in risposta alle onde sonore, secondo la loro rigidità e lunghezza: per es., il maschio delle zanzare presenta sulle antenne sottili peli in grado di percepire il ronzio prodotto dal battito delle ali della ...
Leggi Tutto
Biologia
Per l'imprinting genomico ➔ imprinting genètico.
Zoologia
In etologia, particolare forma di apprendimento che si realizza in un periodo determinato della vita (in genere subito dopo la nascita), [...] che funge da segnale scatenante. In questi casi la sensibilità dei due sessi all’i. è diversa. Il germano reale maschio, per es., acquista la conoscenza della modesta livrea della femmina mediante i.; se viene allevato con individui di altre specie ...
Leggi Tutto
giungla
Alessandra Magistrelli
Una foresta tropicale fitta e impenetrabile
Giungla è il nome che viene dato a un tipo di foresta tropicale particolarmente sviluppato nelle regioni che si affacciano [...] africani, e il gibbone dell'Isola di Giava: come questi, l'orango è un nostro parente, diciamo un cugino alla lontana.
Un maschio adulto di orango può pesare anche 100 kg, il corpo è ricoperto da un pelame rossiccio, folto e lungo. Vive sugli alberi ...
Leggi Tutto
maschio
màschio (pop. tosc. màstio) agg. e s. m. [lat. mascŭlus, dim. di mas «maschio»]. – 1. a. agg. e s. m. Dal punto di vista biologico, negli organismi a sessi separati, l’individuo che elabora i gameti maschili destinati a fecondare i...
masca1
masca1 s. f. [voce genov. e napol., propr. «faccia, guancia», affine a maschera]. – Nella costruzione navale, denominazione ant. della parte prodiera dei fianchi delle navi (detta anche mascone).