Invidia
Gustavo Pietropolli Charmet
Introduzione
Dal punto di vista del sentire comune, e nell'opinione generale, l'invidia è sempre stata considerata un vizio, e tra i più deplorevoli. Sappiamo inoltre [...]
Si pone a questo punto il problema di comprendere in che modo la bambina spieghi l'assenza dell'organo genitale che al coetaneo maschio è stato dato e a lei no. L'ipotesi definitiva di Freud è che la bambina consideri "dapprima l'evirazione come una ...
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Etnometodologia
Pier Paolo Giglioli
Definizione del termine
Il termine 'etnometodologia' è stato coniato da un sociologo americano, Harold Garfinkel, per designare una teoria dell'azione sociale ispirata [...] analisi parsoniane dei ruoli sessuali fino ai recenti lavori influenzati dalla problematica femminista - trattano lo status sessuale, l'essere maschio o femmina, come un dato di fatto, un punto di partenza al quale correlare le diverse prospettive, i ...
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Genere
Alice Bellagamba
Genere (dal latino genus, affine a gignere, "generare") designa in senso lato ciò che è comune a più specie. Già in uso con accezioni specifiche nei vari ambiti disciplinari [...] strategia analitica pone in discussione che queste differenze costituiscano la base universale per la costruzione delle categorie di 'maschio' e di 'femmina', insomma [...] l'idea che la variabilità culturale delle categorie di genere non sia che la ...
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Cooperazione
Gerald S. Wilkinson
C'è cooperazione quando due organismi della stessa specie condividono i benefici di un'azione svolta insieme. Possono costituire buoni esempi di comportamento cooperativo [...] un altro nel suo gruppo solo se sta tentando di accoppiarsi con una femmina che in quel momento sia legata a un maschio di rango superiore. Se l'alleanza ha successo, l'individuo dominante nell'alleanza ha la priorità nell'accoppiamento. Al contrario ...
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Altri possibili titoli: viaggiare nell’epoca della riproducibilità digitale del mondo; viaggi nel qui e ora dell’altrove; viaggiatori giunti al di là delle mappe spazio-temporali, oltre le vie segnate [...] sociali quali le donne e i giovani, sino ad allora inibiti, ovvero esclusi dalle forme di potere e mobilità dell’adulto maschio (cfr. a tale proposito A. Giddens, The consequences of modernity, 1990, trad. it. 1994; v. anche J. Meyrowitz, No sense of ...
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La maggior parte del mondo occidentale il 1° gennaio 2000 ha festeggiato l’entrata nel nuovo millennio (solo una minoranza ha optato per il più corretto 1° gennaio 2001). Per chi è musulmano la prima data [...] tre anni prima. Il permesso prevede determinate condizioni: essere sopra i 30 anni; ottenere il nulla osta dal proprio tutore, maschio ovviamente; guidare con il velo e senza trucco; avere con sé un cellulare; rispettare la precisa fascia oraria 7-20 ...
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Guerra
Gilberto Di Petta e Ottavio Sarlo
La guerra può essere intesa secondo differenti prospettive: come evento concretamente e storicamente vissuto (livello della realtà convenzionale); come metafora [...] su un piano simbolico, solo come rito di confronto per stabilire la gerarchia del più forte: un tipico esempio è l'affrontamento tra i palchi di corna di due cervi maschi per il dominio del branco e il possesso delle femmine, al termine del quale il ...
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veleno Qualsiasi sostanza che per le sue proprietà è capace di provocare un danno biologico, lesioni strutturali, diffuse o circoscritte, reversibili o permanenti, a insorgenza rapida o lenta. Il concetto [...] la fauna dei climi freddi invece è più povera di specie velenose. Fra i Mammiferi è velenoso l’ornitorinco, il cui maschio possiede uno sperone corneo cavo, connesso con una ghiandola del v. situata nella regione femorale. Fra gli invertebrati molti ...
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Biologia
Il processo o l’insieme dei processi mediante i quali gli esseri viventi perpetuano la propria specie, producendo nuovi individui che ripetono ciclicamente le medesime fasi di sviluppo fino al [...] femmina, produttrice di cellule uovo, possiede due copie del cromosoma X in ogni sua cellula somatica, mentre il maschio, produttore di spermatozoi, possiede due cromosomi solo parzialmente omologhi, X e Y, che nella meiosi segregano normalmente. Di ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] .
La cultura del g. conduce all’idea che la differenza maschile-femminile non coincide necessariamente con la differenza maschio-femmina, poiché le caratteristiche di g. (o stereotipi) sarebbero frutto di una costruzione culturale. Elaborati per ...
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maschio
màschio (pop. tosc. màstio) agg. e s. m. [lat. mascŭlus, dim. di mas «maschio»]. – 1. a. agg. e s. m. Dal punto di vista biologico, negli organismi a sessi separati, l’individuo che elabora i gameti maschili destinati a fecondare i...
masca1
masca1 s. f. [voce genov. e napol., propr. «faccia, guancia», affine a maschera]. – Nella costruzione navale, denominazione ant. della parte prodiera dei fianchi delle navi (detta anche mascone).