CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] delle varie battute di dialogo tra l'uomo e la donna, sia nelle duplicate serie ternarie di offerte di doni da parte del maschio e di insulti da parte della donna.
Le principali edizioni della cantio del C. sono state pubblicate da G. Grion, Il pozzo ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] in tutta la sua ricchezza, e la melodia triste dei momenti più ispirati del V. si fonde con un realismo maschio. L'oscillazione fra i due toni e la leggera preponderanza del primo corrispondono alla preponderanza dell'ambiente sul protagonista, o ...
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PONTANO, Giovanni
Bruno Figliuolo
PONTANO, Giovanni. – Nacque il 7 maggio del 1429, da Giacomo e da Cristina Pontano, membri della piccola nobiltà locale, a Cerreto di Spoleto.
Dopo l’assassinio del [...] tre figlie: Aurelia (nata, pare, nel 1462), Eugenia e Lùcia Marzia (forse nata nel 1465 e morta nel 1479), e poi un maschio, Lucio Francesco, nato il 21 marzo del 1469. Per il piccino compose, tra la nascita e il 1471, dodici soavi Neniae, poi ...
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Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] , tanto che nel Parini e nell'Alfieri, nuovi patriarchi delle patrie lettere, credeva ritrovare «un certo dire parco e maschio che somiglia assai da vicino la rustica maniera di dire del dialetto»; che è impressione certamente ardita. E più veniva ...
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MIELI, Mario
Laura Schettini
Nacque a Milano il 21 maggio 1952 da Walter e Liderica Salina, penultimo di sette figli (quattro maschi e tre femmine).
Il padre, nato nella comunità ebraica di Alessandria [...] serve per tutta la vita.... […] Gimmy: Io però ho saputo che le donne hanno cominciato a ribellarsi. Ma i maschi non vogliono mollare il loro potere. Bambola: Dio che guerra fratricida!» (Collettivo teatrale Nostra Signora dei Fiori, La traviata ...
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DANDOLO, Milly
Giovanna Romei
Nacque il 4 genn. 1895 a Milano, nell'agiata famiglia di un chirurgo di origine veneta Alessandro, e di Elvira Janna. Studiò infatti a Castelfranco Veneto e poi in collegio [...] una destinazione "naturale" delle donne al matrimonio e alla maternità. Paradossalmente, in questo universo disegnato dalla mano del maschio, gli uomini non esistono: la D. non si sofferma a caratterizzarli, bastandone la menzione ad evocare un ruolo ...
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CINI, Giovan Battista
Michele Feo
Nacque a Pisa il 30 giugno del 1528 (1529 stile pisano) da una famiglia di mercanti di lana e fu battezzato con il nome di Giovanni nella cappella di S. Piero in Padule. [...] tale idea non si sa poi più nulla.
Il 20 maggio 1577 nacque, a Francesco I e Giovanna d'Austria l'atteso figlio maschio. Il 24 giugno il C. inviò a Francesco I la sua commedia provvista degli intermezzi (ma non dei madrigali), perché fosse inserita ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] rispetto ai termini più semplici, come numero del meno e numero del più invece di «singolare» e «plurale», e del maschio e della femmina invece di «maschile» e «femminile».
La morfologia nominale è basata sul fiorentino trecentesco, ma selezionando e ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] ).
Dolori e amarezze gli riserbava la vita familiare: nel settembre dell'88 la moglie Taddea fu in pericolo per il parto del secondo maschio, Francesco, che morì nel '91, e il B. se ne afflisse al punto che volle lasciar la casa dove era avvenuta la ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] , Galatina 1979, pp. 97-98, del marzo 1900). Fu, in seguito (1908), fra i pochissimi professori della facoltà napoletana aschierarsi, contro Masci, D'Ovidio e Kerbaker, in favore di G. Gentile (cfr. B. Croce, Pagine sparse, I, p. 106), e assecondò il ...
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maschio
màschio (pop. tosc. màstio) agg. e s. m. [lat. mascŭlus, dim. di mas «maschio»]. – 1. a. agg. e s. m. Dal punto di vista biologico, negli organismi a sessi separati, l’individuo che elabora i gameti maschili destinati a fecondare i...
masca1
masca1 s. f. [voce genov. e napol., propr. «faccia, guancia», affine a maschera]. – Nella costruzione navale, denominazione ant. della parte prodiera dei fianchi delle navi (detta anche mascone).