Fondatore dei barnabiti e delle angeliche (Cremona 1502 o 1503 - ivi 1539). Studiò medicina a Padova, esercitando poi la professione a Cremona; fattosi prete (1528) e passato a Milano (1530), entrò nell'oratorio [...] teatini. Non mancarono le difficoltà e le traversie, prima e dopo l'approvazione di Clemente VII (1533) per la comunità maschile e di Paolo II (1535) per la comunità femminile (angeliche). Superati gli ostacoli, i barnabiti poterono diffondersi. Ad A ...
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Segno grafico in forma di stelletta, già in uso nei codici latini e greci, che serve di richiamo a note poste in margine o a piè di pagina, o per indicare lacuna nel testo od omissioni volontarie di nomi [...] ; nei responsori distingue il ritornello, nelle antifone il tempo utile per iniziare l’intonazione.
In anni recenti, il segno grafico viene talora impiegato nelle lingue flessive come suffisso neutro in sostituzione del maschile plurale sovraesteso. ...
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Verginità
Marco Aime
Il termine verginità indica la condizione di chi non ha avuto rapporti sessuali completi. Nell'accezione comune il vocabolo è riferito in particolare alla condizione della donna [...] in campo antropologico è legato al ruolo svolto dalla biologia nel determinare le differenze tra il genere maschile e quello femminile. Infatti, se appare evidente che alcuni aspetti legati alla riproduzione sono esclusivamente attribuibili alla ...
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Nome di due santi: 1. A., vescovo di Tagaste (m. 429 o 430); concittadino, amico, discepolo e compagno quasi inseparabile di s. Agostino, a Cartagine, a Roma, a Milano; con lui, dopo aver insieme vissuto [...] (ὁ Κιονίτης), asceta (n. Adrianopoli di Paflagonia; sec. 6º-7º); era diacono, e a 30 anni si ritirò in una cella per due anni, poi per 67 su una colonna, ai cui piedi si formarono due comunità, maschile e femminile, di discepoli; festa, 26 novembre. ...
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Forma di sacrificio praticata nell’antichità, specialmente nella religione greca e in quella ebraica, in cui la vittima veniva interamente bruciata. Presso gli Ebrei l’ōlāh, istituito, secondo la tradizione, [...] stesso. La vittima poteva essere il toro o il vitello, l’agnello o il montone, il capretto o il capro, sempre di sesso maschile, e tra gli uccelli, la tortora e il colombo, e doveva restare sull’altare tutta la notte, fino alla mattina.
Nell’antica ...
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(ant. nord. Freyr) Divinità del paganesimo degli antichi Germani, il primo tra i Vani (➔); accanto agli Asi principali, Odino e Thor, era oggetto di culto come terza divinità della grande triade del tempio [...] un loro originario rapporto gemellare.
Freia, sorta secondo taluni per distinzione da F. a formare una coppia maschile e femminile, era divinità del piacere, della fecondità. È presentata come femminilità indifferenziata, agognata dai Giganti, amante ...
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mendicanti, ordini
Gruppo di ordini religiosi (domenicani o frati predicatori; francescani o frati minori, carmelitani o minimi; serviti, e poi, dal 1579, trinitari ed eremitani di s. Agostino e, dal [...] che ai frati minori, cioè i francescani, e ai cappuccini). Normalmente si distinguono in tre ordini: il primo è quello maschile, il secondo è quello femminile e il terzo è costituito dai laici che partecipano, per quanto consentito dal loro stato ...
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sessualità Complesso dei caratteri sessuali e dei fenomeni che concernono il sesso.
Nel genere umano, il complesso dei fenomeni psicologici e comportamentali relativi al sesso. Tali comportamenti sono [...] di reazione è variabile, così che si possono distinguere diverse categorie: +4+3+2+1−1−2−3−4. Ponendo i gameti maschili forti (per es., +4) a contatto con gameti dello stesso segno deboli (per es., +1), questi ultimi si comportano come femminili ...
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Nascita
Giovanni Bucci
Laura Ligi
Francesco Spagna
La nascita è il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all'evento fisiologico del parto sia con significato più ampio e [...] e mondo dei vivi, ao. L'opposizione ao/po è anche quella tra notte e giorno, principio femminile e principio maschile. In questo contesto, il processo della nascita segna una necessaria separazione dall'universo materno, legato alla femminilità e al ...
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GAETANO Thiene, santo
Gaetano Greco
Figlio secondogenito di Gaspare e di Maria di Battista Da Porto, entrambi di nobile famiglia, nacque a Vicenza nell'ottobre 1480; all'età di due anni rimase orfano [...] , Giovanni Battista, si sposò (la sua morte precoce, però, gli impedì di garantire alla famiglia una successione in linea maschile), G. mosse i primi passi nella vita ecclesiastica, ottenendo nello stesso 1504 la tonsura dal vescovo di Vicenza Pietro ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; e in contrapp. esplicita o implicita...
maschilismo
s. m. [der. di maschile]. – Termine, coniato sul modello di femminismo, usato per indicare polemicamente l’adesione a quei comportamenti e atteggiamenti (personali, sociali, culturali) con cui i maschi in genere, o alcuni di essi,...