VESTI (franc. vêtements, habits; sp. trajes; ted. Kleider; ingl. clothes)
George MONTANDON
Raffaele CORSO
Luigi GIAMBENE
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Alle voci abbigliamento e moda è trattata, nel suo insieme, l'evoluzione [...] terminano anteriormente con delle fibre annodate a forma di pseudofallo (Sara-M'bai-Yamodo del medio Logone).
Il copripudende maschile, come quello femminile, può essere più o meno incompleto e consistere anche in una sola cintura dalla quale pendono ...
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Fin dai suoi albori il c. è stato strettamente connesso con la moda. L'abbigliamento infatti riveste un ruolo fondamentale in un film dal momento che il suo compito principale è quello di esprimere la [...] capo-costumista alla Paramount dal 1927 al 1938 - il merito di aver ideato per Marlene Dietrich i celeberrimi tailleur dal taglio maschile, amatissimi dalla diva e più volte reinterpretati da G. Armani (n. 1934). "Ci sono molte coincidenze tra il mio ...
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Miscela di essenze odorose (naturali o artificiali), opportunamente dosate nei componenti in modo da ottenere un odore piacevole e caratteristico.
Storia
Alle origini offerti alle divinità, usati nei [...] adatti alle diverse ore del giorno e coprendo ancor più largamente che nei secoli passati il mercato maschile.
Classificazione
Commercialmente i p. si distinguono in gruppi e sottogruppi olfattivi: agrumati, fioriti, speziati, legnosi (i cosiddetti ...
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Simonetta Agnello Hornby
Il museo veste Prada
Al Victoria and Albert Museum di Londra una mostra sulla moda italiana ripercorre le tappe della sua affermazione dal dopoguerra a oggi, attraverso le invenzioni [...] per italiani: rispose con il ‘made in…’, che i clienti fedeli comprarono senza batter ciglio. La moda maschile tradizionalmente ispirata dai britannici fu sconvolta da Armani, grande stilista, genio del marketing e ottimo conoscitore dei tessuti ...
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Canonero, Milena
Stefano Masi
Costumista cinematografica, nata a Torino nel 1952. È considerata una delle artefici del successo della cultura figurativa italiana a Hollywood. Celebre per il gusto iperrealista [...] . Senza smettere di coltivare il design di moda (ha ottenuto nel 1987 il premio Coty per una linea di abbigliamento maschile da lei disegnata), si è dedicata anche alle grandi produzioni televisive, curando i costumi dell'edizione 1987 della serie ...
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UNIFORME (XXXIV, p. 707)
Alessandro DEGAI
Sviluppo dell'uniforme in varî stati dal 1600 ad oggi. - Uniformi militari. - Non si può parlare propriamente di una divisa del soldato sino alla guerra dei [...] borghese, livrea del condottiero o dello stato, con l'andare del tempo si modificò seguendo in linea generale la moda maschile o a sua volta influenzandola. Frequenti furono i ritorni alla foggia popolare verso la fine dell'800. Nel 1900 la divisa ...
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Becker, Jacques
Marco Pistoia
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 15 settembre 1906 e morto ivi il 21 febbraio 1960. Attivo solo per un ventennio, divenne tuttavia [...] Gallimard, Touchez pas au grisbi (1954; Grisbi), tratto da un fortunato romanzo di A. Simonin. Film sull'amicizia maschile, proteso ‒ come sempre in B. ‒ alla sottolineatura dei caratteri e dei moventi delle azioni, piuttosto che a evidenziare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
I percorsi della moda made in Italy
Andrea Merlotti
Siamo così abituati a pensare alla moda italiana come a un elemento costitutivo dell’identità del nostro Paese, da dimenticarci spesso che essa è, [...] fu affidato alla direzione di Franco Sartori (1930-1988), che nel 1967 creò «L’uomo Vogue», primo magazine dedicato alla moda maschile. In quanto a «Linea italiana», nata nel 1966 e diretta da Anna Vanner, basti dire che divenne organo ufficiale del ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; e in contrapp. esplicita o implicita...
maschilismo
s. m. [der. di maschile]. – Termine, coniato sul modello di femminismo, usato per indicare polemicamente l’adesione a quei comportamenti e atteggiamenti (personali, sociali, culturali) con cui i maschi in genere, o alcuni di essi,...