Biologia
Negli organismi a sessi separati, si definisce m., e si indica con il simbolo ♂, l’individuo che produce i gameti maschili destinati a fecondare i gameti femminili in vista della riproduzione. [...] ) il complesso di atteggiamenti psicologici e culturali e di comportamenti, basati su una presupposta superiorità del sesso maschile su quello femminile nella società, nella famiglia, nei rapporti reciproci.
Tecnica
Per metafora tratta dall’organo ...
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Vanth Divinità etrusca dell’oltretomba, rappresentata dal 4° sec. a.C. in poi (ma forse già dal 5° sec.) come una figura femminile, per lo più alata. Suoi attributi sono spesso il rotolo iscritto, la fiaccola, [...] la spada, le chiavi e uno o due serpenti semiavvolti intorno agli avambracci; spesso associata al demone maschile della morte, Charun. ...
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PATAGIARIUS
I. Calabi Limentani
Il termine p. si trova solamente in Plauto (Aul., 509), in un elenco di artigiani e mercanti di oggetti di lusso dell'abbigliamento femminile, e nella definizione di [...] . Patagium, ed. Lindsay, p. 246). L'esistenza e l'uso del patagium, ornamento della veste femminile analogo al clavus della tunica maschile è attestato dal III sec. a. C. (Naev., ap. Non., s. v. Patagium, ed. Lindsay, p. 866; Plaut., Epid., 230) sino ...
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ORNATOR-ORNATRIX
I. Calabi Limentani
Il femminile ornatrix è largamente testimoniato dagli autori oltre che dalle iscrizioni, e sappiamo che significava acconciatrice (Ovid., Ars am., iii, 259; Am., [...] i, 14, 16; Suet., Glaud., 40, 2 e altri) e anche ricamatrice (Blümner, op. cit., in bibl. i, p. 209); il maschile ornator invece è rarissimo, e l'unica testimonianza epigrafica (C.I.L., vi, 8956) non si accorda con quella letteraria, assai più tarda, ...
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(gr. ῾Ερμαϕρόδιτος) Nella mitologia greca, secondo la versione trasmessa da Ovidio (Met. III, 341 seg.; IV, 288 seg.), figlio di Ermete e di Afrodite; bellissimo, fece innamorare la ninfa della fonte Salmace [...] Caria, che ottenne dagli dei di confondersi con il corpo dell’amato. Così E. divenne un essere ibrido partecipe della natura maschile e femminile. Nella stessa versione si dice che il suo aspetto già prima congiungeva i tratti paterni e materni e che ...
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PRAXIAS (Πραχσίας)
Red.
2°. - Scultore greco, domiciliato a Melite (Atene), noto per aver partecipato negli ultimi anni del V sec. a. C. alla lavorazione del fregio dell'Eretteo. Dall'iscrizione dei [...] conti dell'Eretteo si apprende infatti che P. ricevette il compenso di 120 dracme per aver eseguito un cavallo e la figura maschile che lo accompagnava (Overbeck 860 = Loewy, L. I. B., 526). Il nome P. è stato anche integrato in altre linee della ...
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Fotografa e videoartista iraniana (n. Qazwīn 1957). Premiata alla Biennale di Venezia del 1999, N. si è imposta a livello internazionale come una delle artiste contemporanee più rappresentative nell'esplorare [...] particolare al ruolo che qui la donna ricopre. Proprio la condizione della donna islamica, il suo rapporto con il mondo maschile e più in generale il rapporto della cultura islamica con quella occidentale sono così diventati i nodi centrali della sua ...
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TITIUS THYRSUS, L
A. Stenico
Fabbricante di vasi aretini lisci (sulla grafia del nomen, v. Ohlenroth, in Germania, 1952, p. 413). La coppa frammentaria del Metropolitan Museum di New York è l'unico [...] segnato all'interno, direttamente sul vaso, con la sua firma.
In una decorazione di carattere vegetale una figura maschile è rappresentata nello schema di un tiratore di giavellotto. Molti punzoni che furono usati per questa decorazione sono comuni ...
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ARISTOKLES (᾿Αριστοκλῆς)
L. Guerrini
6°. - Supposto scultore rodio, figlio di Nikomachos, della fine I sec. a. C. - inizio I sec. d. C. Firmò una stele che è stata trovata in Atene, reimpiegata come [...] costruzione in una fontana. La stele funeraria è a forma di nicchia entro cui sta un rilievo rappresentante una figura maschile ed una femminile a grandezza naturale. Il timpano è ornato con un motivo di rosette che, insieme all'abbigliamento delle ...
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VAUDREMER, Joseph-Auguste-Èmile
Andrée R. Schneider
Architetto, nato a Parigi il 6 febbraio 1829, morto il 7 febbraio 1914 a Antibes. Allievo del Gilbert, gran premio di Roma nel 1854, fu nominato architetto [...] il carcere della Santé, gli edifici scolastici della Rue d'Alésia, il Liceo femminile Molière in Passy, il Liceo maschile Buffon sul Boulevard Pasteur: edifici ispirati non solo a concetti di vita pratica, ma anche a principî decorativi. Costruì ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; e in contrapp. esplicita o implicita...
maschilismo
s. m. [der. di maschile]. – Termine, coniato sul modello di femminismo, usato per indicare polemicamente l’adesione a quei comportamenti e atteggiamenti (personali, sociali, culturali) con cui i maschi in genere, o alcuni di essi,...