Pittore (m. Firenze 1455), di cognome Manzini, padre di Giusto d'Andrea. Lavorò a Firenze con Bicci di Lorenzo fino al 1424, e fu con Masaccio a Pisa, nel 1426, collaborando al grande polittico del Carmine. [...] Il trittico della galleria di Prato (1435) è una fedele copia dell'opera di Lorenzo Monaco agli Uffizi, l'Assunzione dell'Accademia di Firenze è ligia alle forme dell'Angelico. Gli vengono inoltre attribuiti ...
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Scultore (Firenze 1399 o 1400 - ivi 1482), capostipite della famiglia di scultori. Tra i protagonisti del Rinascimento fiorentino, accanto a F. Brunelleschi, a Donatello, a Masaccio e al Ghiberti, ha saputo [...] interpretare la lezione dell'arte classica in maniera personale, creando anche una nuova tecnica: la terracotta invetriata.
Vita e opere
Si educò forse presso un orafo e con un periodo di ricerche nella ...
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GARELLI, Tommaso
Sabina Brevaglieri
Figlio di Alberto, è documentato a Bologna, in qualità di "magister pictor", a partire dal 1450.
Con il soprannome di Masaccio o di "el principe", il G. si inserì [...] in un ambiente culturale complessivamente attardato su modelli gotici, episodicamente interessato alle novità di area veneta, scarsamente sensibile alle sollecitazioni razionalistico-prospettiche provenienti ...
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Pittore (Firenze 1385 - ivi 1437). Forse scolaro di Spinello Aretino e fortemente influenzato da Lorenzo Monaco, operò nell'ambito del tardo gotico con superficiali riferimenti, nelle ultime opere, all'Angelico [...] e a Masaccio: polittico nel museo di Chantilly (1420), trittici con l'Annunciazione nella Badia di Rosano (1434) e nella Pinacoteca Vaticana (1435). ...
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Vassoio di legno, in uso in Toscana nel 15° sec. per recare i pasti alle puerpere. Era spesso dipinto con scene di svariato soggetto; se ne conservano alcuni notevoli esemplari, tra cui quello dipinto [...] da Masaccio (Berlino, Gemäldegalerie), raffigurante proprio la scena dell’offerta del desco. ...
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GRANACCI, Francesco
Carlo Gamba
Pittore, nato nel 1469, forse a Villamagna (Firenze) e non nel 1477: e ciò accredita la tradizione che egli fosse effigiato da Filippino Lippi nel giovinetto risuscitaio [...] dell'affresco di Masaccio al Carmine, da quegli completato circa il 1482, nonché l'asserzione del Condivi, che il G. presentasse il tredicenne Michelangelo nella bottega del Ghirlandaio aiutandolo negli esordî; morì nel 1543. Allievo e collaboratore ...
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FRANCESCO d'Antonio
Bruce Edelstein
Poche sono le notizie certe su questo pittore originario di Firenze, attivo in Toscana nel XV secolo. Nacque probabilmente tra il 1393 e il 1394, come attesta la [...] , ibid., p. 291; G. Gronau, F. d'A. pittore fiorentino, ibid., XIV (1932), pp. 382-385; R. Longhi, Fatti di Masolino e di Masaccio, in La Critica d'arte, XXV-XXVI (1940), pp. 186 s.; M. Davies, The earlier Italian schools, London 1961, pp. 197 s.; C ...
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Pittore (Borgo S. Sepolcro 1406 o 1412 - ivi 1492); figlio di Benedetto dei Franceschi (cognome noto anche nella forma della Francesca, che poi si è imposta nella tradizione) e di Romana di Pierino da [...] Giovanni Battista e Sebastiano e la Crocifissione rivelano, pur nell'impianto con il fondo d'oro, decisi riferimenti a Masaccio, la cui arte segnò profondamente la sua formazione, innestandosi sulla lezione di Domenico Veneziano nell'uso del colore e ...
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Pittore senese (1400 circa - 1445). Mosse, pare, da Taddeo di Bartolo, ma già nella sua prima opera datata (1433), la Madonna nella Pinacoteca di Siena, sugli elementi senesi prevalgono quelli fiorentini, [...] per via di un senso plastico e di ricerche prospettiche che rivelano l'influsso di Masaccio. Il gusto fiorentino, verso Filippo Lippi in questo caso, si accentua negli affreschi del Pellegrinaio dello Spedale della Scala (Siena, 1440-44), dove l' ...
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BADALONI, Paolo, detto Paolo Schiavo
Luisa Marcucci
Figlio di Stefano, nacque a Firenze nel 1397 e deve probabilmente il soprannome al fatto che la famiglia era di origine slava. Era immatricolato all'arte [...] ante,da altri (Longhi) post 1436. Ivi lavorò insieme con il Vecchietta, il quale a sua volta aveva ricevuto dall'esempio di Masaccio un'impressione più forte e solida che il B. stesso; e questi, forse proprio per stimolo del più giovane ma più dotato ...
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crocifissione
crocifissióne (o crocefissióne) s. f. [dal lat. tardo crucifixio -onis, der. di crucifigĕre «crocifiggere»]. – 1. Antica forma di supplizio in uso nella Roma repubblicana per l’esecuzione capitale degli schiavi, estesa poi nel...
tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...