Morte o trasfigurazione delle ideologie?
Giuseppe Bedeschi
Liberalismo e democrazia
Con la parola ideologia si intende una ‘visione del mondo’ quanto più possibile organica e logica (che in Karl Marx [...] il comunismo sovietico con il suo sistema imperiale, ed entrati in crisi irreversibile e in gran parte scomparsi i partiti marxisti occidentali, è parso a molti che si fosse ormai aperta un’epoca ‘postideologica’.
In questa epoca postideologica hanno ...
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SOCIALISMO (XXXI, p. 990)
Franco LOMBARDI
Ideologia del movimento socialista: carattere del nuovo socialismo; vecchio e nuovo socialismo; socialismo e comunismo. - Dopo i movimenti avutisi già nel primo [...] del socialista di contro a quello del comunista. E benché i moderni partiti comunisti (bolscevichi) abbiano fatta loro la esperienza marxista, e tendano a distinguersi da quel primo "comunismo" a volta a volta utopico o giacobino anche più che non i ...
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FRUNZE, Michail Vasil′evič
Guido GIGLI
Generale sovietico, nato a Pišpek (oggi Frunze), oblast′ di Semireč′e, nel Turkestan, il 2 febbraio 1885, morto a Mosca il 31 ottobre 1925. Educato presso l'Istituto [...] dalle sue strutture ideologiche, politiche, economiche e sociali, e quindi uno stato proletario marxista deve combattere con forze militari ispirate ai principî marxisti; il principio dell'unità del fronte e delle retrovie e quello della guerra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tramonto (e trasfigurazione) di una ‘tradizione’
Michele Ciliberto
Nel 1951, in un saggio molto bello (L’influenza culturale di Benedetto Croce, «L’approdo letterario», n. s., ottobre-dicembre 1966, [...] italiana di matrice ‘laica’ –, il Partito comunista scendeva su un terreno nuovo, e più avanzato, sollecitando anche i filosofi marxisti a prendere atto della situazione e a sviluppare le loro ricerche in nuove, più attuali, direzioni. Di lì a poco ...
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Totalitarismo
Simona Forti
La vicenda di un termine e di un concetto
Con l'emergere, nel XX secolo, dei regimi comunista, fascista e nazista il lessico delle scienze storico-sociali si arricchisce di [...] XVI, New York 1968, pp. 106-113.
Stawar, A., Pisma Ostatnie Andrzeja Stawara, Paris 1961 (tr. it.: Liberi saggi marxisti, Firenze 1973).
Stoppino, M., Totalitarismo, in Dizionario di politica (a cura di N. Bobbio, N. Matteucci e G. Pasquino), Torino ...
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Formazioni economico-sociali
Luciano Gallino
Significato, origini ed evoluzione del concetto di formazione economico-sociale
Al concetto di 'formazione economico-sociale' è sotteso fin dalle origini, [...] di sociologia", 1985, XXXI, 2-3, pp. 1-31.
Gerratana, V., Sulla categoria di 'formazione economico-sociale', in "Critica marxista", 1972, X, 1, pp. 44-80.
Godelier, M., Formazione economico-sociale, in Enciclopedia Einaudi, vol. VI, Torino 1979, pp ...
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DE FELICE, Renzo
Emilio Gentile
Nacque l’8 aprile 1929 a Rieti, figlio unico di Vittorio e Giuseppina Bonelli. La madre era originaria di San Marino, il padre, un funzionario delle dogane, era stato [...] scritto di latino con Paratore, sia per la convinzione molto diffusa tra quelli come me che si consideravano marxisti che una preparazione filosofica fosse premessa indispensabile al genere di studi che mi accingevo a intraprendere» (La scuola ...
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bronzea, legge
Locuzione con cui F. Lassalle per primo (1861) mise in evidenza che i salari reali dei lavoratori appartenenti alla classe operaia non dovrebbero tendenzialmente distaccarsi da quello [...] Lassalle al meccanismo demografico, anche detto maltusiano. L’idea di Lassalle fu utilizzata da tutti gli economisti classici, marxisti inclusi. Marx, pur condividendo l’idea alla base delle legge b., rifiutava la rilevanza del meccanismo maltusiano ...
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SCHAFF, Adam
Giuseppe Bedeschi
Filosofo, nato a Leopoli il 10 marzo 1913; ha studiato a Leopoli e alla Éccole des Sciences politiques a Parigi; nel 1945 si è laureato in filosofia all'università di [...] ha combattuto tanto la tendenza a una sorta di separatismo specialistico, quanto la posizione "riduttivistica" di molti marxisti, che non riconoscevano alcuna autonomia a quei settori di ricerca.
Nel marxismo antidogmatico, S. ha individuato il ...
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Kaunda, Kenneth
Leader della lotta di liberazione e primo presidente dello Zambia (n. Lubwe 1924). Insegnante, fondò nel 1950 la sezione dell’African national congress dell’allora Rhodesia del Nord, di [...] africana (➔ Unione Africana) (1970-71 e 1987-88), diresse il movimento dei Paesi non allineati (1970-73). Fu un capofila del sostegno alla lotta all’, appoggiò i governi marxisti di Angola e Mozambico e il movimento di liberazione della Namibia. ...
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marxista
s. m. e f. e agg. [der. di marxismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del marxismo: è un m. convinto; anche, rappresentante di un partito marxista: i m. italiani, francesi. 2. agg. Che è proprio del marxismo e anche...
marxistico
marxìstico agg. [der. di marxismo] (pl. m. -ci). – Relativo al marxismo e ai marxisti: concezioni m.; partito di orientamento m., di ispirazione marxistica. ◆ Avv. marxisticaménte, secondo i principî del marxismo: interpretare marxisticamente...