Poeta e romanziere inglese (Failsworth 1912 - Londra 1991). Partì da posizioni marxiste; le sue prime poesie (Poems, 1939) mostrano scopertamente l'influenza di Auden; uno stile più personale comincia [...] ad apparire in The middle of the war (1942). Con A lost season (1944), raccolta di versi ispirati a un periodo trascorso in Africa, F. dà ormai prova di una maturità poetica personale. La sua opera, tuttavia, ...
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Critico letterario (Milano 1907 - ivi 1986); collaboratore di riviste e giornali (da Solaria, di cui fu anche direttore, 1929-30, a L'Unità, a Rinascita), si è occupato, secondo tendenze ermetiche prima, [...] marxiste poi, soprattutto di letteratura italiana contemporanea, e di narratori lombardi dell'Ottocento, dalla scapigliatura a E. De Marchi, del quale ha anche curato l'edizione di Tutte le opere (1959-65). Ha scritto pure un romanzo, Luisa (1933). ...
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Scrittore e drammaturgo siriano (Ḥasīn al-Baḥr, Ṭarṭūs, 1941 - Damasco 1997). Tra gli iniziatori del teatro arabo d'avanguardia, nei suoi lavori ha trattato argomenti quali la politica, il sesso e la religione, [...] entrando spesso, per le sue posizioni marxiste, in contrasto con gli ambienti conservatori.
Vita e opere
Nel 1966 si trasferì a Parigi, dove studiò presso l'Institut d'études théâtrales della Sorbona; tornato a Damasco, lavorò dal 1976 come capo ...
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Critico letterario (Montescaglioso 1919 - Roma 1977). Partecipò alla lotta partigiana a Roma; allievo di N. Sapegno, dal 1963 fu prof. di letteratura italiana nelle univ. di Cagliari, Salerno, Milano e [...] 1954) e diresse con altri la rivista Il contemporaneo. Diede importanti contributi al dibattito sulla letteratura da posizioni marxiste: La questione del realismo (1960); Miti e coscienza del decadentismo italiano (1960); Preludio e fine del realismo ...
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VÀRNALIS, Kostas
Mario Vitti
Poeta e prosatore greco, nato a Burgas, Bulgaria, il 14 febbraio 1884, morto ad Atene il 16 dicembre 1974. Ad Atene trascorse quasi tutta la vita; le opere Τὸ ϕῶς πού καίει [...] di temi cristiani con altri dionisiaci, l'atteggiamento dominante e caratterizzante è quello di ribellione sociale. Le posizioni marxiste di V. sono ravvisabili anche in un saggio critico dedicato a Solomòs (‛Ο Σολωμὸς χωρὶς μεταϕυσική "Solomos senza ...
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Badiou, Alain. – Filosofo, romanziere e drammaturgo francese (n. Rabat 1937). Docente dell’École normale supérieure dal 1999, poi professore emerito, direttore del Collège international de philosophie [...] , e fino agli inizi degli anni Ottanta figura di spicco del gruppo maoista Union des communistes de France marxiste-léniniste. Tra i pensatori più originali del Novecento, B. si muove dalla lezione althusseriana per radicalizzarne alcuni postulati ...
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Scrittore, drammaturgo e saggista kenyota di lingua inglese (n. Limuru 1938); inizialmente si firmò James Ngugi. Direttore del Centro internazionale di scrittura e traduzione presso l'univ. della California [...] , che causarono la persecuzione della sua famiglia da parte delle autorità e il suo esilio volontario.
Vita
Intellettuale con simpatie marxiste, imprigionato (1977-78) e poi costretto all'esilio (nel 1982 si trasferì a Londra), ha ribadito l'impegno ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Jacques-Louis Talagrand (Alès 1909 - Parigi 1988). Vivace giornalista letterario e politico, collaborò all'Action Française, quindi (dal 1935) al Figaro. Allontanatosi [...] , la guerre et la paix, 1942; Violence et conscience, 1945; La face de Méduse du communisme, 1952; La pensée marxiste, 1958; Lettre aux Américains, 1968) e alla riflessione sulla crisi della civiltà occidentale (Les vaches sacrées, 1977; Le Dieu ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] che con lui, più che una visione più o meno simpatetica del comunismo, condividono un'impostazione storica (di origine marxista) in cui i fattori economici mondiali di controllo del territorio e delle risorse continuano a svolgere un ruolo centrale ...
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SARTRE, Jean Paul (App. II, 11, p. 789)
Giuseppe Bedeschi
Scrittore e filosofo, morto a Parigi il 15 aprile 1980. Nella sua opera, strettamente intrecciata all'attività in campo politico, è passato da [...] Flaubert" - la famiglia borghese e il mestiere di letterato. Intrecciando tematiche freudiane, husserliane, heideggeriane e insieme marxiste, S. vede Flaubert come passività attiva, come individuo che si lascia esistere - in un gioco incrociato di ...
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marxista
s. m. e f. e agg. [der. di marxismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del marxismo: è un m. convinto; anche, rappresentante di un partito marxista: i m. italiani, francesi. 2. agg. Che è proprio del marxismo e anche...
marxistico
marxìstico agg. [der. di marxismo] (pl. m. -ci). – Relativo al marxismo e ai marxisti: concezioni m.; partito di orientamento m., di ispirazione marxistica. ◆ Avv. marxisticaménte, secondo i principî del marxismo: interpretare marxisticamente...