Filosofo (Wallerstätten, Assia, 1849 - ivi 1921). Prof. di filosofia al ginnasio di Worms e poi a quello di Darmstadt. Seguace del neokantismo nella sua versione marburghese (H. Cohen e P. Natorp), sottolineò [...] , rifiutandone le interpretazioni psicologistiche e naturalistiche. Tentò inoltre una conciliazione dell'etica kantiana con le tesi marxiste. Originali anche le sue idee di filosofia della religione, critiche dell'agnosticismo di Kant. Opere: Noumena ...
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Critico letterario (Montescaglioso 1919 - Roma 1977). Partecipò alla lotta partigiana a Roma; allievo di N. Sapegno, dal 1963 fu prof. di letteratura italiana nelle univ. di Cagliari, Salerno, Milano e [...] 1954) e diresse con altri la rivista Il contemporaneo. Diede importanti contributi al dibattito sulla letteratura da posizioni marxiste: La questione del realismo (1960); Miti e coscienza del decadentismo italiano (1960); Preludio e fine del realismo ...
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Cacciari, Massimo. - Filosofo e uomo politico italiano (n. Venezia 1944); professore emerito di estetica presso l'univ. di Venezia, deputato del PCI (1976-83), fu sindaco di Venezia dal 1993 al 2000, nell'ambito [...] è approdato a una personale riflessione sulla crisi del pensiero dialettico della tradizione hegeliano-marxista, studiando autori (F.W. Nietzsche, L. Wittgenstein, M. Heidegger, F. Kafka) e culture (in particolare quella viennese e mitteleuropea ...
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Uomo politico cinese (Donting, Hebei, 1888 - Pechino 1927). Di famiglia di piccoli proprietarî terrieri, studiò legge a Tianjin e a Tokyo, dedicandosi poi agli studî politici e al giornalismo. Pubblicò, [...] fu tra i primi ad esaltare la rivoluzione d'ottobre e fondò l'Associazione di ricerca marxista, dedicandosi allo studio delle teorie marxiste con contributi originali. Divenuto bibliotecario all'università di Pechino (1918), ebbe come assistente Mao ...
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Badiou, Alain. – Filosofo, romanziere e drammaturgo francese (n. Rabat 1937). Docente dell’École normale supérieure dal 1999, poi professore emerito, direttore del Collège international de philosophie [...] , e fino agli inizi degli anni Ottanta figura di spicco del gruppo maoista Union des communistes de France marxiste-léniniste. Tra i pensatori più originali del Novecento, B. si muove dalla lezione althusseriana per radicalizzarne alcuni postulati ...
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Economista e uomo politico (Verona 1910 - Roma 1973); prof. di scienza delle finanze nelle univ. di Sassari (1935), Parma (1948), Pisa (1960) e Roma (1971); direttore di Critica economica. Comunista, fu [...] Comitato centrale del PCI, consultore, costituente (1946-48), deputato (1948-53), senatore (dal 1953). Ispirandosi alle concezioni marxiste, si è occupato soprattutto di teoria e politica economica. Tra le opere: La politica monetaria e finanziaria ...
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Filosofo francese (Jonzac, Charente-Maritime, 1907 - Parigi 1968); prof. all'univ. di Strasburgo (1945-48) e alla Sorbona (dal 1949), direttore dell'École normale supérieure (1954-63) e infine (dal 1963) [...] de l'histoire de Hegel, 1948) alla luce del quale ha esaminato e approfondito le istanze fenomenologiche, esistenzialistiche e marxiste della filosofia contemporanea (Logique et existence, 1953; Études sur Marx et Hegel, 1955), H. ha suscitato in ...
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Scrittore, drammaturgo e saggista kenyota di lingua inglese (n. Limuru 1938); inizialmente si firmò James Ngugi. Direttore del Centro internazionale di scrittura e traduzione presso l'univ. della California [...] , che causarono la persecuzione della sua famiglia da parte delle autorità e il suo esilio volontario.
Vita
Intellettuale con simpatie marxiste, imprigionato (1977-78) e poi costretto all'esilio (nel 1982 si trasferì a Londra), ha ribadito l'impegno ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Jacques-Louis Talagrand (Alès 1909 - Parigi 1988). Vivace giornalista letterario e politico, collaborò all'Action Française, quindi (dal 1935) al Figaro. Allontanatosi [...] , la guerre et la paix, 1942; Violence et conscience, 1945; La face de Méduse du communisme, 1952; La pensée marxiste, 1958; Lettre aux Américains, 1968) e alla riflessione sulla crisi della civiltà occidentale (Les vaches sacrées, 1977; Le Dieu ...
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Sociologo francese (Épinal, Vosgi, 1858 - Parigi 1917). È stato uno dei fondatori della sociologia. In De la division du travail social (1893) distinse tra la "solidarietà meccanica" (o istintiva) delle [...] ai programmi per l'istruzione pubblica, e fu fautore di una concezione corporativa del socialismo in polemica con le correnti marxiste e utopiste del tempo. Nell'idea che ne aveva D., lo scopo principale della politica moderna era la restaurazione di ...
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marxista
s. m. e f. e agg. [der. di marxismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del marxismo: è un m. convinto; anche, rappresentante di un partito marxista: i m. italiani, francesi. 2. agg. Che è proprio del marxismo e anche...
marxistico
marxìstico agg. [der. di marxismo] (pl. m. -ci). – Relativo al marxismo e ai marxisti: concezioni m.; partito di orientamento m., di ispirazione marxistica. ◆ Avv. marxisticaménte, secondo i principî del marxismo: interpretare marxisticamente...