(ceco poetismus) Movimento letterario e artistico fiorito a Praga tra il 1924 e il 1930. Preceduto nel 1922 dalla fondazione del gruppo Devětsil («Il farfaraccio»), il p. raccolse intorno al teorico K. [...] J. Werich), architetti e musicisti.
Inseguendo un sogno utopico che aveva forse poco in comune con l’ideologia marxista che li sosteneva, i poetisti accolsero gli influssi delle avanguardie europee (il futurismo italiano e il cubofuturismo russo, il ...
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Romanziere tedesco (Glogau 1887 - Berlino 1968). Ebreo di idee pacifiste, fu aspramente combattuto nel suo paese; sionista, si recò nel 1937 in Palestina, donde tornò nel 1948 per stabilirsi a Berlino [...] dalla guerra, Der Streit um den Sergeanten Grischa (1927). Influenzato dalla psicanalisi, e sempre più interessato in chiave marxista ai problemi della società, ha proseguito in un'attività solerte ma discontinua, in cui si segnalano i romanzi Junge ...
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La rinuncia di Benedetto XVI e l’elezione di papa Francesco sono state precedute, accompagnate e seguite in Italia da una forte ripresa, con forme e contenuti in parte nuovi, del dialogo tra i cattolici [...] di Pietro Barcellona, Paolo Sorbi, Mario Tronti e Giuseppe Vacca, nel quale i 4 studiosi di formazione marxista auspicano una maggiore condivisione dell’insegnamento della Chiesa cattolica sulla insopprimibile dignità della vita umana e sul primato ...
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Critico letterario, nato a Torino il 14 settembre 1929. Laureatosi con G. Getto all'università di Torino, è professore ordinario di Letteratura italiana dal 1967; dal 1971 dirige il Grande dizionario della [...] e sostenute le tesi dello strutturalismo critico, che, partendo da un abbandono polemico dello storicismo idealista e marxista, hanno proposto una critica specialistica incentrata su un'indagine interna al testo e sottratta a ogni condizionamento ...
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Yaşar Kemal
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Pseudonimo di Kemal Sadik Göğçelı, scrittore turco, nato nel villaggio di Hemite (Adana) il 20 aprile 1922. Fin dall'infanzia, che fu sconvolta dalla morte del padre, assassinato davanti [...] , che fu costretto ad abbandonare dopo due anni per svolgere i mestieri più svariati. Avvicinatosi a gruppi di ispirazione marxista, subì arresti e prigionia. Nel 1951 si stabilì a Istanbul, dove cominciò a collaborare con il giornale Cumhuriyet ...
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Uomo politico e scrittore tedesco (Schlawe, Pomerania, 1846 - Berlino 1919). Appoggiò dapprima Lassalle e la sua Associazione generale degli operai tedeschi; collaborò poi a giornali nazional-liberali [...] movimento operaio in Germania, è da sottolineare il tentativo da lui compiuto di dare salde basi a un'estetica marxista, studiando la letteratura tedesca da Lessing al naturalismo alla luce dei principî del materialismo storico. Opere principali: Die ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] anche questa realtà si presta a essere interpretata altrimenti). D'altra parte non sembra che, in antitesi allo schema marxista base-sovrastruttura, si possa sostenere una confusa e amorfa interdipendenza di tutte le sfere della cultura, le quali al ...
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KIPPHARDT, Heinar
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Heidersdorf (Slesia) l'8 marzo 1922, morto a Monaco il 18 novembre 1982. Trasferitosi con la famiglia in Renania nel 1936, per scelta ideologica [...] non esercitò però alcun effetto sulla sua estetica e sulla sua produzione, che espressamente si sviluppò in chiave marxista all'insegna di un esplicito rifiuto dell'autonomia dell'arte rispetto alle finalità d'una denunziante testimonianza. Autore ...
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Poeta e saggista francese (Montpellier 1899 - Bar-sur-Loup, Alpes-Maritimes, 1988). P. riconosce agli oggetti una priorità ontologica che l'eccessivo soggettivismo e l'irrealismo cui sono improntati cultura [...] la casa editrice Gallimard (1921-23). Nel 1930 aderì al surrealismo, impegnandosi politicamente, ma senza che l'orientamento marxista o gli estremismi del surrealismo esercitassero influenze di rilievo sulla sua opera. Per vivere, accettò un impiego ...
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PASOLINI, Pier Paolo
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Bologna il 5 marzo 1922; ha vissuto in varie regioni d'Italia; fra l'altro, dal 1943 al 1949, nel paese materno di Casarsa (Friuli); laureato in [...] considerarsi tipica per il tentativo d'innestare un filologismo di ascendenza ermetica sul tronco dell'ideologismo marxista, d'ispirazione gramsciana: con conseguente valorizzamento del dialetto, quale espressione di una realtà popolare non ancora ...
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marxista
s. m. e f. e agg. [der. di marxismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del marxismo: è un m. convinto; anche, rappresentante di un partito marxista: i m. italiani, francesi. 2. agg. Che è proprio del marxismo e anche...
marxistico
marxìstico agg. [der. di marxismo] (pl. m. -ci). – Relativo al marxismo e ai marxisti: concezioni m.; partito di orientamento m., di ispirazione marxistica. ◆ Avv. marxisticaménte, secondo i principî del marxismo: interpretare marxisticamente...