Cooperazione
Maurizio Degl'Innocenti
Introduzione
La cooperazione nacque in Europa nei primi decenni dell'Ottocento e si diffuse in tutto il mondo nel corso del XX secolo. Fu un prodotto dell'associazionismo [...] diffuse allora il concetto di cooperative commonwealth: questa espressione, usata per la prima volta nel 1886 dal marxista americano Laurence Gronlund e quindi ripresa dal sindacalista irlandese James Connolly, finì per indicare uno stato cooperativo ...
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Stratificazioni sociali
Talcott Parsons
di Talcott Parsons
Stratificazioni sociali
sommario: 1. Introduzione. 2. Teorie sull'origine delle classi sociali. 3. Momenti rilevanti nella storia della stratificazione [...] nostro tempo non sembra consistere nel polarizzarsi della dicotomia di due gruppi chiaramente distinti, cioè secondo la terminologia marxista i proprietari e i lavoratori salariati. Questa dicotomia non è in grado di fornire una definizione sia pur ...
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Partecipazione agli utili
Mario Biagioli
di Mario Biagioli
Partecipazione agli utili
Cenni storici e definizione
L'idea che una parte degli utili di un'impresa debba essere distribuita tra i lavoratori [...] gli preferiva il sistema del cottimo e Henry Ford teorizzava la superiorità del salario fisso a tempo), sia dal pensiero marxista ortodosso.
Sino alla metà del ventesimo secolo, gli schemi di partecipazione ai profitti, pur non scomparendo del tutto ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] esercitare. In questa prospettiva si collocano i contributi di Weber e Troeltsch, che opponendosi alla convinzione marxista di una dipendenza non casuale della religione dalla struttura economica, ma anche alla visione totalizzante della filosofia ...
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Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, di una linea di condotta da seguire, degli obiettivi a cui si mira e dei mezzi con cui si intende raggiungerli.
Economia
Nella [...] p. minimo, quella parte di un p. che un partito pensa di potere e dovere attuare. Nei partiti d’ispirazione marxista l’opposizione fra i sostenitori di un p. minimo (suscettibile di essere realizzato, con i metodi della democrazia parlamentare, nella ...
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(VI, p. 643; App. IV, I, p. 250)
Nel 1988 le stime anagrafiche indicavano una popolazione di 4.444.000 ab. (erano 3.331.200 al censimento del 1979), corrispondenti a una densità media pari a 40 ab. per [...] le minacce, recuperando il consenso necessario.
Il B. si è allontanato col tempo dall'opzione socialista nella versione marxista-leninista proclamata solennemente nel 1974. Di fatto, dietro la retorica rivoluzionaria, il B. si è impegnato in una ...
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COSTA, Angelo
Cinzia Cassani
Piero Craveri
Nacque a Genova, terzo di sette figli, il 18 apr. 1901 da Federico e Beatrice De Ferrari. La famiglia, originaria dal sec. XVI di Santa Margherita Ligure, [...] p. 439), osservando ancora che "si dovrà soprattutto cominciare a rendere ben chiaro il concetto che nel nostro paese il socialismo marxista è la via più facile per condurre al comunismo e che il socialismo cattolico, dovuto alla confusione che si fa ...
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Cicli economici
Terenzio Cozzi
Introduzione
"Analizzare i cicli economici vuol dire né più né meno che analizzare il processo economico nell'era capitalistica". Così inizia la prefazione a Business [...] . Ma la riflessione successiva non ne ha ancora dato una formulazione del tutto soddisfacente.
Le teorie di derivazione marxista
Sul terreno tradizionale delle teorie delle sproporzioni e del sottoconsumo la riflessione recente non è andata molto al ...
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Valore, teorie del
Giorgio Lunghini
Fabio Ranchetti
Introduzione
Per 'teoria del valore' si possono intendere due cose distinte: la determinazione quantitativa dei rapporti secondo cui le merci vengono [...] tra i diversi capitali. Il cosiddetto 'problema della trasformazione' ha dato luogo a una letteratura sterminata, sia di parte marxista sia di parte antimarxista, nella quale la 'trasformazione' è vista di volta in volta come processo storico, come ...
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Problemi storici del sottosviluppo
Guido Pescosolido
La categoria economica del sottosviluppo fu elaborata nella seconda metà del 20° sec. con l’inizio del processo di decolonizzazione e fu posta in [...] si affermava la linea «terzomondista», di S. Amin, A. Gunder Frank, P. Baran, basata su assunti teorici marxisti. Per essa, le relazioni di dipendenza tra Paesi sviluppati e Paesi sottosviluppati erano sostanzialmente immodificabili, al di là delle ...
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marxista
s. m. e f. e agg. [der. di marxismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del marxismo: è un m. convinto; anche, rappresentante di un partito marxista: i m. italiani, francesi. 2. agg. Che è proprio del marxismo e anche...
marxistico
marxìstico agg. [der. di marxismo] (pl. m. -ci). – Relativo al marxismo e ai marxisti: concezioni m.; partito di orientamento m., di ispirazione marxistica. ◆ Avv. marxisticaménte, secondo i principî del marxismo: interpretare marxisticamente...