Baudrillard, Jean
Daniela Angelucci
Baudrillard, Jean. – Filosofo e sociologo francese (Reims 1929 - Parigi 2007), ottenne notorietà negli anni Sessanta, con la critica nei confronti della società consumistica [...] libro, Le système des objets (1968), in cui utilizzava gli strumenti della sociologia, della semiologia e dell’analisi economica marxista. Dopo il ritiro dall’università (1987), i suoi testi divennero più teoretici e provocatori e dallo stile più ...
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HARVEY, David
Fabio Amato
Geografo e politologo inglese, nato a Gillingham il 31 ottobre 1935. Tra i più citati autori di scienze umane e sociali, dal 2001 è professore emerito di antropologia presso [...] in geography, 1969), H. è noto soprattutto per essere il principale esponente della geografia radicale e in particolare marxista, ideologia che ha abbracciato all’inizio degli anni Settanta del Novecento, quando si è trasferito alla Johns Hopkins ...
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MENSCEVISMO (in russo men′ševizm)
Ettore Lo Gatto
Nome formato sulla base del comparativo di maly "piccolo", talvolta sostituito in italiano da "minimalismo", in contrapposizione a "massimalismo" o bol′sevizm, [...] una corrente, sorta nel partito social-democratico russo nel 1903, in grandi linee parallela alle correnti revisioniste del movimento marxista nell'Europa occidentale.
Capi della corrente menscevica furono in origine G. V. Plechanov, L. Martov e A. S ...
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Vedi Albania dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
L’Albania, unico paese europeo allineato alla dottrina comunista cinese durante il periodo della Guerra fredda, ha adottato una politica isolazionista [...] fino al collasso del sistema bipolare. Il paese ha mantenuto la sua costituzione di ispirazione marxista fino al 1991, per poi adottarne una liberale solo nel 1998, dopo un lungo periodo di transizione durante il quale restò in vigore una ...
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Filosofo, nato a Berlino il 1833, morto a Nowawes nel 1921. Dal 1863 al 1877 insegnò come libero docente all'università di Berlino. Contrasti violenti insorti con la facoltà provocarono il suo allontanamento, [...] controllo sulla vita economica. Contro questa dottrina e il suo ottimismo evoluzionistico si volse la polemica marxista dell'Engels (Herrn Eugen Dührings Umwälzung der Wissenschaft, 1878).
Opere principali: Natülliche Dialektik (Berlino 1865); Der ...
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SERENI, Emilio
Luigi Capograssi Colognesi
– Nacque a Roma il 13 agosto 1907, ultimo di cinque figli, da Samuele e da Alfonsa Pontecorvo, una coppia della buona borghesia ebraica (il padre era medico [...] . Fu forse l’ultimo grande dibattito cui Sereni prese parte, in polemica tra l’altro con le strade percorse dai marxisti francesi a partire da Louis Althusser, ma anche da Cesare Luporini.
La prospettiva di Sereni appare ormai molto distante dai ...
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Allégret, Yves
Catherine McGilvray
Regista cinematografico francese, nato ad Asnières, Hauts-de-Seine, il 13 ottobre 1907 e morto ivi il 21 gennaio 1987. Il suo cinema sembra riflettere l'ambiguità [...] postbellico: quella mescolanza di tradizione (che in A. è il richiamo al noir degli anni Trenta) e di ideologia marxista ed esistenzialista, in cui un desiderio individuale di innocenza perduta (pervasa però da un languore decadente) si coniuga con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La critica letteraria, dal greco κρίνειν (“discernere”, “giudicare”), si può definire, [...] Il romanzo storico (1937-1938) seguono i Saggi sul realismo (1948) e Il marxismo e la critica letteraria (1952). Marxista eterodosso e asistematico è anche il tedesco Walter Benjamin che si occupa dell’allegoria moderna (contrapposta al simbolo degli ...
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Germanista (Colonia 1907 - Tubinga 2001). Ebreo, e quindi costretto all'emigrazione, alla fine della guerra si stabilì nella Repubblica Democratica Tedesca, e negli anni 1948-63 fu prof. ordinario all'univ. [...] , fu per alcuni anni ordinario presso il politecnico di Hannover, esponente fra i più autorevoli d'una poetica d'impianto marxista. Da ricordare: Georg Büchner und seine Zeit (1946), Thomas Mann (1950; trad. it. 1955), Schiller und die Nation (1953 ...
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Poeta e critico statunitense (Brooklyn 1913 - New York 1966). Nella prima raccolta di versi, In dreams begin responsabilities (1938), in cui si avverte l'influsso di Th. S. Eliot, il motivo del disadattamento [...] già come tratto essenziale della sua poesia. Redattore (1943-46), poi condirettore (1947-55) della rivista marxista Partisan review, professore universitario (Harvard, Princeton), s'impose rapidamente con opere quali il dramma in versi Schenandoah ...
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marxista
s. m. e f. e agg. [der. di marxismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del marxismo: è un m. convinto; anche, rappresentante di un partito marxista: i m. italiani, francesi. 2. agg. Che è proprio del marxismo e anche...
marxistico
marxìstico agg. [der. di marxismo] (pl. m. -ci). – Relativo al marxismo e ai marxisti: concezioni m.; partito di orientamento m., di ispirazione marxistica. ◆ Avv. marxisticaménte, secondo i principî del marxismo: interpretare marxisticamente...