Uomo politico austriaco (Vienna 1879 - Zurigo 1960), figlio di Viktor. Fu uno degli esponenti del partito socialdemocratico austriaco e direttore della rivista politica Der Kampf. Per protestare contro [...] a 18 anni di carcere, ma fu amnistiato dopo la caduta della monarchia asburgica. Teorico dell'austro-marxismo (Ernst Machs Überwindung des mechanischen Materialismus, 1918; Das Stalinsche Experiment und der Sozialismus, 1932), deputato dal 1919 ...
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Filosofo e uomo politico tedesco (Tostedt, Lüneburg, 1886 - Cambridge, Massachusetts, 1961). Dopo aver studiato economia, diritto e filosofia a Monaco, Berlino, Ginevra e Jena, soggiornò in Inghilterra [...] negli USA. Nelle opere di questo periodo, soprattutto in Karl Marx (1938; trad. it. 1969), K. ha sostenuto la continuità fra l'opera giovanile di Marx e quella della maturità, e ha delineato un'originale concezione del marxismo come scienza sociale. ...
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Esponente e ideologo della socialdemocrazia tedesca (Praga 1854 - Amsterdam 1938). Fondò la rivista Neue Zeit (1883) e redasse il programma di Erfurt (1891), piattaforma ufficiale del Partito socialdemocratico [...] Stuart Mill, il manuale di Nationalökonomie di Roscher. È da queste basi che, intorno al 1880, K. cominciò ad avvicinarsi al marxismo. Nel 1881 conobbe a Parigi Plechanov, e a Londra Marx e Engels; con quest'ultimo da allora intrattenne una nutrita ...
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Scrittore e uomo politico italiano (Napoli 1856 - Roma 1930). Seguace di C. Pisacane, aderì poi all'Internazionale di Bakunin e passò quindi dal movimento anarchico al riformismo socialista. Esule a Parigi, [...] contro il fascismo. Scritti principali: Formes et essences du socialisme (1898); L'utopia collettivista e la crisi del socialismo scientifico (1898); Revisione del marxismo (post., 1945); Il problema economico e politico del socialismo (post., 1948). ...
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Plechanov, Georgij Valentinovic
Plechanov, Georgij Valentinovič
Socialista e teorico marxista russo (Gudalovka, Tambov, 1856-Terijoki, Finlandia, 1918). Di una famiglia della piccola nobiltà, aderì [...] al centro della lotta sociale e politica, respingendo però i metodi terroristici. Dal 1880 visse all’estero, aderì al marxismo e contribuì alla sua diffusione in Russia. Nel 1883 diede vita, fra gli emigrati russi, al gruppo Osvoboždenie truda ...
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STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] la guerra, lavorò e ripubblìcò in traduzione inglese i suoi studî sulla sociologia del sapere, K. Mannheim e estese al marxismo la sua critica metodica della scienza K. Popper. Qui si raccolse, soprattutto a Oxford, un gruppo di filologi classici e ...
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LEONE, Enrico
Daniele D'Alterio
Nacque a Pietramelara, in Terra di Lavoro, l'11 luglio 1875 da Pietro e Marianna di Muccio. Stabilitosi fin dal 1886 a Napoli, dove i genitori gestivano una modesta locanda, [...] in età giolittiana, Bari 1976, ad ind.; E. Zagari, Marxismo e revisionismo, Napoli 1976, ad ind.; G. Arfé, Storia dell del fascismo, Milano 1996, ad ind.; P. Favilli, Storia del marxismo italiano, Milano 1996, ad ind.; A. Pepe, Storia del sindacato ...
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Categoria politico-sociale di intellettuali progressisti sviluppatasi in Russia dopo la seconda metà del 19° secolo. Con il suo radicalismo rivoluzionario o riformismo costituzionale e liberale, ebbe fondamentale [...] in vario modo contrarie allo zarismo e alla struttura sociale connessa.
Dall’i. provennero i rivoluzionari che diffusero il marxismo e poi condussero alla rivoluzione dell’ottobre 1917, così come i liberali che, emersi con la rivoluzione del febbraio ...
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Nazionalsocialismo
Massimo L. Salvadori
La follia del primato di una razza
Il nazionalsocialismo, comunemente detto nazismo, fu il movimento a capo del quale Adolf Hitler conquistò il potere in Germania [...] dominato dalla razza ariana, a distruggere gli ebrei considerati responsabili dei grandi mali del mondo e a estirpare il marxismo e la democrazia liberale
Le origini
Nel gennaio 1919, nel quadro della gravissima crisi determinata in Germania (v ...
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zdanovismo
Dal nome dell’ideologo e politico sovietico A.A. Ždanov, indirizzo generale di politica culturale avviato nell’Unione Sovietica subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale sulla base [...] della filosofia occidentale. Si espresse nel richiamo, non privo di pesanti interventi censori, agli artisti e agli intellettuali sovietici (e, più in generale, a quelli comunisti), a un impegno creativo fondato sui principi del marxismo-leninismo. ...
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marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, con la critica dell’economia politica...
marxismo-leninismo
s. m. – Sviluppo del marxismo in cui il pensiero di Marx viene integrato con la teoria politica ed economica e con la prassi rivoluzionaria di Lenin; in partic., nell’Unione Sovietica dopo la morte di Lenin, la sintesi del...