CAYLINA, Paolo, il Giovane
Franco Mazzini
Pittore, figlio di Bartolomeo e di Margherita Moracavalli, nacque a Brescia verso il 1485 (Ffoulkes-Majocchi, p. 219), fu nipote, procuratore quindi erede ed [...] della chiesa bresciana dei SS. Nazaro e Celso, con il Martirio dei santi titolari. Anteriori al 1527, in quanto ancora immuni del Panazza - sono gli affreschi di S. Giulia (Museo Cristiano di Brescia: cappelle del lato nord e alcune figure sotto la ...
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CABIANCA, Domenico
Domenico Caccamo
Nacque a Bassano intorno al 1520. Fonti attendibili indicano la sua condizione sociale e il suo mestiere: l'ambasciatore estense, che si trovava a Piacenza quando [...] rispose di non essere prete del papa, ma di Gesù Cristo: infatti da Cristo, e non da alcun terreno pontefice, aveva ricevuto l' espresso; ma egli s'era fermamente rifiutato, preferendo il martirio in età ancor giovane. L'operetta del Negri, pubblicata ...
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GINEPRO da Catania
Dario Busolini
Nacque nella prima metà del XVI secolo a Catania; si ignora il cognome da secolare. In seguito a circostanze rimaste oscure entrò nell'Ordine francescano, non nella [...] anni, al 23 febbraio o al 6 dic. 1557, durante il guardianato di fra Bonifacio da Ragusa, confusi forse dal martirio del citato cristiano giacobita (di cui Felice da Venezia non parla) o dall'analoga morte di un certo fra Giovanni da Mantova, che ...
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ANDREUCCI, Andrea Girolamo
Alberto Merola
Nacque a Viterbo il 13 nov. 1684 e fu ricevuto nel noviziato della Compagnia di Gesù a Roma il 25 ott. 1701. Compiuti gli studi al Collegio Romano, venne ammesso [...] di suffragare i morti e sulle disposizioni del cristiano dinanzi al flagello della peste. Degli scritti prete e Ilario diacono viterbesi, Roma 1740; Della vita e martirio di S. Getulio, Roma 1754. Particolarmente notevole un Ragguaglio della ...
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TAZIANO (Τατιανός)
F. Di Capua
Apologeta cristiano. Nacque, come egli stesso si vanta, di là dal Tigri, nel territorio degli Assiri, nella prima metà del II sec.; probabilmente tra il 120 e il 130. Studiò [...] città. Verso il 150 si convertì al Cristianesimo, pare a Roma, dopo aver ascoltato il filosofo cristiano Giustino. Il 172, dopo il martirio di Giustino, lasciò Roma e ritornò in Oriente, abbandonando la Chiesa e fondando la setta degli Encratiti ...
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CANCELLOTTI, Giovanni Battista
Sosio Pezzella
Nacque a San Severino Septempedano (od. San Severino Marche, prov. di Macerata) nell'anno 1598. Nel 1614 il C. entrò nel noviziato dei gesuiti e venne ammesso [...] a venire a Roma, avrebbe posto sotto i propri auspici il suo martirio e quello di Paolo.
Il culto della Vergine sarebbe sorto e si il culto mariano si sarebbe perciò solidamente attestato nel mondo cristiano e nei paesi di missione. Il racconto del C. ...
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manicheismo
Religione fondata da Mani (216-277), noto in Occidente anche come Manicheo (prob. dal siriaco Māni ḥayyā «Mani il vivente», nome adoperato per evitare, specialmente nei paesi di lingua greca, [...] racchiuse, le forze celesti mandano Gesù, di cui il Cristo storico è una particolare manifestazione: così Gesù desta in cadeva all’incirca all’epoca della Pasqua cristiana e celebrava il martirio del Maestro. Il m. conobbe, per opera di attivi e ...
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Timoteo, Epistole a
Le due Epistole a T. sono classificate, nel corpus paolino, tra le lettere pastorali. Il destinatario T. è da identificare nel figlio di un'ebrea e di un cristiano, che fu convertito [...] esorta T. (2,1-26) a combattere in nome di Cristo contro le false dottrine, fedele all'insegnamento della fede e ai col testamento spirituale dettato da Paolo nell'imminenza del martirio (" Bonum certamen certavi, cursum consummavi, fidem servavi ...
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Stefano, santo
Gian Roberto Sarolli
Protomartire cristiano; fu lapidato, perché colpevole di predicazione blasfema, dagli Ebrei di estrazione greca fuori dalle mura di Gerusalemme (Act. Ap. 6, 8-15; [...] , nella terza cornice del Purgatorio (Pg XV 106-114) dov'è punita l'ira, quale exemplum mansuetudinis. Nella descrizione del martirio di S., D. segue assai da vicino i passi scritturali sia traducendo liberamente ai vv. 106-108 Poi vidi genti accese ...
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CALLISTO I
Red.
Papa, capo della chiesa cristiana di Roma vissuto dal 155 circa al 222, proclamato santo. (Gli atti del martirio, datati al VII sec. sono incerti). Dobbiamo a Ippolito (v. vol. iv, p. [...] di lui (Philosophoumena 9, 11 ss.).
Sarebbe stato schiavo esercitante per conto del padrone Carpoforo, anch'esso cristiano, il mestiere di cambiavalute. Accusato di malversazione, condannato alla macina, graziato, entrò in conflitto con la comunità ...
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martirio
martìrio (ant. o poet. martìre, martìro) s. m. [dal lat. tardo martyrium, gr. μαρτύριον, propr. «testimonianza»; v. màrtire]. – 1. In senso stretto, la morte violenta o le sofferenze subìte e accettate da un cristiano pur di non rinnegare...
passione
passióne s. f. [dal lat. tardo passio -onis, der. di passus, part. pass. di pati «patire, soffrire»]. – In senso generico, e in rapporto al sign. fondamentale del verbo lat. pati (v. patire1), il termine passione si contrappone direttamente...