Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] del deputato salernitano Carmine De Martino, contrario alla riforma agraria). De Gasperi a tenere aperto un canale di comunicazione con il leader del e che il soglio di Pietro ora è occupato da un papa non del tutto in linea con la tradizione ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] ’impossibilità di continuare a tenere aperto un canale di rapporto con i cattolici dell’Est Consiglio Scelba e del ministro degli Esteri Martino tra il marzo e l’aprile larga parte del clero e del laicato da una seria riflessione sulla Chiesa e sulla ...
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Onorio I
Antonio Sennis
Nativo della Campania, proveniva certamente dagli strati più elevati della società locale, essendo figlio del "consul" Petronio. Non se ne hanno notizie prima dell'ascesa al [...] un mulino sulle pendici del colle, per sfruttare l'energia del canale di scolo che scendeva al Tevere. Sulla via Ostiense, a metà più equilibrate (cfr. E. Zocca, Onorio e Martino, pp. 103-47) se, da un lato, affermano con decisione la sua perfetta ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] , l’abolizione del celibato per i parroci e la loro elettività da parte delle comunità. Assai più audace era il secondo scritto, che attaccava i sacramenti come canale privilegiato della grazia e dunque le prerogative della Chiesa che li amministra ...
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DOMENICO di Lorenzo (Domenico da Lucca)
Oscar Mischiati
Nacque a Lucca nel maggio (fu battezzato il 28) del 1452 da maestro Lorenzo di Domenico. Apprese molto probabilmente l'arte organaria dal padre [...] di cui si abbia notizia fu l'organo per il duomo di S. Martino a Pietrasanta, commissionatogli l'8 ag. 1519; lo strumento - che avrebbe non sporgono quindi in superficie, ma da un listello di legno che copre il canale a metà altezza circa tra il ...
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AMBROGIO
Margherita Giuliana Bertolini
Successo sulla cattedra di Bergamo ad Alcherio, la cui ultima testimonianza è del 22 giugno 1022, è documentato come vescovo di questa città, secondo di tal nome, [...] pose la sua sede in Martinengo. È però da rilevare che il padre del vescovo A., nei documenti s. Grata dall'antica chiesa di Borgo Canale, appena fuori della città, al monastero Rainardo preposito della canonica di S. Martino di Tours, il 30 luglio ...
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DI LUCCA, Antonio
Vincenzo Rizzo
Nato presumibilmente verso il 1710, maestro marmoraro e scultore, prese parte alle più importanti imprese decorative - non tutte identificate - che si compirono a Napoli [...] il maestro marmoraro Gennaro De Martino, su disegno di F. Fuga e fece un altare in S. Caterina da Siena, in Napoli (chiesa nella quale tornerà (pp. 280, 333); V. Rizzo, Aggiunte a Tagliacozzi Canale, in Napoli nobilissima, XXIII (1984), pp. 136-150; ...
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PALLOTTA, Giovanni Battista
Antonio D’Amico
– Nacque a Caldarola il 2 febbraio 1594, daMartino e da Maddalena De Magistris.
Studiò presso il convitto di S. Bernardo a Perugia, suo maestro fu Marcantonio [...] Paolo Floriani di Macerata, l’escavazione a Comacchio di un canale che prese il suo nome.
Il 14 aprile 1633 maggio 1644 quella di Casimiro di Polonia, creato cardinale il 28 maggio 1646 da Innocenzo X. Nel 1661, o nel 1665 se si vuol dar credito ...
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FERRAZZI (Ferracci, Ferazzi, Ferazzo), Maria (in religione Maria Angela Ventura del Ss. Sacramento)
Anne Jacobson Schutte
Nata a Venezia il 12 maggio 1623, era la più giovane dei numerosi figli di Alvise [...] di un convento situato sul canale di fronte alla chiesa dell delle operazioni e delle finanze delle case da lei fondate, sia la casa madre di storici, Venezia 1882, pp. 67 s.; A. M. Martino, Monasteri femminili del Carmelo..., in Carmelus, X (1963), ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....
forno
fórno s. m. [lat. fŭrnus, affine a formus «caldo»]. – 1. a. Costruzione in muratura a volta, con apertura semicircolare o rettangolare (detta bocca), che viene scaldata con fascine accese o elettricamente (rispettivam., forno a legna...