Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] l’ambito.
In termini radicali questa autonomia è invece teorizzata da Dante, daMarsiliodaPadova, da Guglielmo di Occam, da J. Wycliffe. Per Dante l’autorità imperiale deriva direttamente da Dio, mentre la Chiesa è estranea alle faccende temporali ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] 400, F. Ercole, Impero e papato, cit. al § 50; id., Da Bartolo all'Althusio, Firenze 1932 (v. dante; marsiliodapadova; bartolo da sassoferrato); F. Battaglia, MarsiliodaPadova e la filosofia politica del Medioevo, Firenze 1928. Inoltre T. Persico ...
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(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] politica greco-romana, della quale Aristotele può essere considerato il massimo esponente, cui si sono richiamati autori come MarsiliodaPadova e, in età moderna, N. Machiavelli e J.-J. Rousseau. Questi ultimi hanno fatto della tradizione romano ...
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Diritto
Bruno Paradisi
di Bruno Paradisi
Diritto
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Distinzione nella trattazione del diritto nel XX secolo. 3. Rapporto tra morale e diritto. 4. Il positivismo [...] pensiero giuridico, interprete del diritto romano, e dall'esercizio della giurisdizione è attestato fin dal tempo di MarsiliodaPadova, che nel Defensor pacis si appellava all'autorità di Aristotele per circoscrivere il potere dei giudici di fronte ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] essa fu ancora utilizzata come principio manifestamente valido dell'ordine politico da pensatori in verità assai differenti l'uno dall'altro, come Guglielmo di Ockham, MarsiliodaPadova e Nicolò Cusano.
Già nel 1085 il monaco alsaziano Manegoldo di ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] limita qui alle opere principali. L'opera di V. Cuoco e la formazione dello spirito nazionale in Italia, Firenze 1925; MarsiliodaPadova e la nuova filosofia politica del medioevo, ibid. 1928, La crisi del diritto naturale, Venezia 1929; Diritto e ...
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Canonista (Piove di Sacco 1360 - Costanza 1417). Docente di diritto canonico, vescovo di Firenze (1410) e cardinale (1411), si impegnò attivamente per la risoluzione dello scisma d'Occidente, prendendo [...] fra il 1403 e il 1408, tendevano ad applicare nel campo ecclesiastico le idee della sovranità popolare di MarsiliodaPadova e di Guglielmo di Occam. In pratica, egli dapprima sostenne fermamente Giovanni XXIII come legittimo papa, in seguito ...
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Storico e giurista (n. 1250 circa - m. Roma 1331). Canonico di Chartres, scrisse un Breviarium historiarum, dalla creazione del mondo al 1320. Partecipò inoltre vivacemente alle discussioni sul potere [...] imperiale e pontificale, con un Tractatus de translatione imperii a Graecis ad Latinos, combattuto poi daMarsiliodaPadova, e con un De pontificali officio, dedicato a Giovanni XXII. Fu amico di Petrarca e raccolse una pregevole biblioteca. ...
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Canonista milanese (sec. 14º). Insegnò diritto canonico a Praga. Con MarsiliodaPadova, fu il principale rappresentante della scuola che sostenne la tesi che l'elezione e il potere dell'imperatore discendevano [...] immediatamente dal popolo, escludendo così ogni intervento pontificio. I suoi scritti si trovano nel Monarchia S. Romani imperii, ecc., di M. Goldast (v.) ...
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GIOVANNI XXII papa
Giovanni Battista Picotti
Jacme Duesa (Jacques Duèse, Jacobus de Osa), nato intorno al 1245 a Cahors, di ricca famiglia borghese. Laureato in ambe le leggi, maestro di diritto civile [...] , fautore di "eretici"; e questi si strinse ai minoriti ribelli, accusò G. di eresia, fece proprie le teorie di MarsiliodaPadova e di Giovanni di Jandun, che, quasi annullando l'autorità del pontefice e della Chiesa, sottomettevano in tutto questa ...
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