SARAGAT, Giuseppe
Mirco Carrattieri
SARAGAT, Giuseppe. – Nacque a Torino il 19 settembre 1898 da Giovanni e da Ernestina Stratta.
Il padre, nato nel 1855, era un avvocato sardo di famiglia catalana [...] febbraio del 1935, a Le Luc en Provence, dove diresse il deposito di una cooperativa. Nel luglio 1936 uscì a Marsiglia L’humanisme marxiste, un saggio teorico in cui riprendeva la polemica contro il «riformismo sterile» e il «comunismo inumano» in ...
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FLORIO, Vincenzo
Simone Candela
Nacque a Bagnara Calabra il 4 apr. 1799 da Paolo e Giuseppa Safflotti. Poco dopo la famiglia si trasferì a Palermo, dove il padre aprì una bottega di droghe. Ricevette [...] 416 t, e i due bricks "Diligente" di 204 t e "Giuseppa" di 101. Il "Leone" faceva traversate tra Palermo e Marsiglia e Liverpool, spingendosi, a volte, fino a New York.
L'industria enologica, la quale aveva arricchito imprenditori come Woodhouse e il ...
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BERRUTI, Amedeo
Lino Marini
Medico ducale sabaudo intorno al 1461 il padre, Michele, e poi castellano di Moncalieri a più riprese fra il 1474 e l'86; forse della ricca famiglia moncalierese dei Duc [...] nel maggio, il suo Dialogus, e lo dedicò al Seyssel che stava allora perfezionando il suo passaggio dal vescovado di Marsiglia all'arcivescovado - tale dal 1515 - di Torino; e finalmente, il 27 settembre successivo, giurò ad Aosta dinanzi a tutto il ...
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ORNATO, Luigi
Vladimiro Sperber
ORNATO, Luigi. – Nacque il 13 aprile 1787 a Caramagna (Caramagna Piemonte, provincia di Cuneo) da Paolo e da Teresa Capelli, «onesti ma poco agiati borghigiani» (Ottolenghi, [...] da Asti il 9 aprile, si imbarcarono il 13 a Genova per Marsiglia. Santarosa, costretto ad abbandonare la Francia, si trasferì in Svizzera, mentre Ornato rimase a Marsiglia, città che gli offriva maggiori possibilità di lavoro. Non voleva vivere a ...
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SERRATI, Giacinto Menotti
Sheyla Moroni
SERRATI, Giacinto Menotti. – Nacque a Spotorno, nel Savonese, il 25 novembre 1872 da Giacinto e da Caterina Brunengo.
Il padre, originario di Spotorno, era diventato, [...] subito dopo il primo arresto. Colpito più volte dalla repressione, come i fratelli Ricciotti e Manlio, fu costretto a fuggire a Marsiglia: una prima volta nel 1894 e una seconda nel 1897; lì fu guardiano di banchine, garzone di farmacia e scaricatore ...
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DURAZZO (Grimaldi Durazzo), Giacomo
Carlo Bitossi
Nacque a Genova, probabilmente nel 1503, da Giovanni e Margherita Monsa.
Apparteneva ad una famiglia "popolare" di lontana origine albanese (il capostipite [...] nobili che andarono a Portovenere ad omaggiare, in rappresentanza della Repubblica, Clemente VII in viaggio per mare diretto a Marsiglia a incontrare Francesco I. Nel 1538 assolse un compito analogo, andando a Piacenza ad incontrare Paolo III che si ...
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VOLLARO, Pietro
Filippo Gattai Tacchi
– Nacque nel 1769 a Reggio di Calabria.
Apparteneva a una famiglia nobiliare originaria del Casertano che controllava la zona di Ducenta nell’antica Terra di Lavoro [...] dei Borbone favorì la decisione di Vollaro di lasciare Napoli in un esilio volontario che lo vide arrivare prima a Marsiglia, poi a Firenze, dove ritrovò molti fuoriusciti murattiani tra i quali Alessandro e Giuseppe Poerio, e infine a Lucca, dove ...
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DAMIANI, Luigi (Gigi)
Francesco Maria Biscione
Nato a Roma il 18 maggio 1876 da Sabatino e Anna Passeri, fu giornalista e saggista prolifico e brillante, fra i personaggi di maggior spicco dell'anarchismo [...] le insopportabili condizioni di esistenza cui erano sottoposti i militanti antifascisti, si stabilì a Marsiglia, iniziando il periodo più tormentato del suo esilio. A Marsiglia prese a collaborare a Le Réveil-Il Risveglio (bilingue di Ginevra) e all ...
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ARMANDI, Pietro Damiano
Giovanni Di Peio
Nato a Faenza il 22 febbr. 1778 da Cesare, governatore pontificio, dopo un periodo di studi all'università di Bologna, durante il quale partecipò al movimento [...] si riunì alle truppe napoletane (13 apr. 1814), infine, fallita la spedizione di Murat, si mise in salvo a Marsiglia e rimase vicino a Napoleone, come colonnello comandante dell'ottavo reggimento di fanteria straniera, fino alla fine dei Cento giorni ...
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BURLAMACCHI, Cesare Nicolò (Nicolao)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Lucca nella seconda metà del sec. XVII da nobile famiglia, dopo aver passato l'infanzia nella città natale, ove compì i primi studi, fu [...] di giansenismo e denunciato nel 1720 al tribunale del S. Uffizio di Roma, il B. preferì andare in esilio a Marsiglia, ove entrò prima in un convento dei carmelitani scalzi, quindi si ritirò presso i certosini che raccolsero con rispetto senza mai ...
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sapone
sapóne s. m. [lat. sapo -ōnis «miscuglio di grassi e cenere per tingere i capelli in rosso», voce di origine germ. pervenuta al lat. per tramite gallico]. – 1. Nome con cui si indicano comunem. i sali alcalini (di sodio e di potassio)...
marsigliese
marsigliése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla città di Marsiglia, nella Francia merid.: il porto m.; dialetto m. (o assol. il marsigliese); zuppa di pesce alla m., la bouillabaisse. 2. s. m. e f. Abitante,...