Stampa
Martyn Lyons
Introduzione
L'invenzione della stampa rappresenta una delle numerose svolte che segnarono sia la storia materiale del libro occidentale, sia l'evoluzione del rapporto tra lettore [...] crescente visibilità per coloro che le usavano come lingua parlata. Da questo sviluppo prende le mosse la tesi di MarshallMcLuhan (v., 1962), ripresa sotto certi aspetti da Elizabeth Eisenstein (v., 1979), secondo cui la stampa avrebbe favorito la ...
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Comunicazione
Carlo Marletti
sommario: 1. Lo sviluppo dei sistemi di comunicazione e i media come apparato sociale. 2. La neo-televisione e il declino della comunicazione di massa tradizionale. 3. I [...] si annullano, l'audience è un insieme internamente differenziato di persone disseminate sul territorio.
Spetta a MarshallMcLuhan il merito di aver intuito per primo le forme sociali nuove della comunicazione elettronica. Dapprincipio la televisione ...
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Televisione
Peppino Ortoleva
Il fenomeno 'televisione': caratteristiche e problematiche
Che la televisione occupi, o almeno abbia occupato fino a tempi recentissimi, un posto di assoluto rilievo nella [...] timido": una definizione ripresa e resa popolare da MarshallMcLuhan (v., 1964).Comunque alle due opposte letture, Lang, K., Engel Lang, D., Politics and television, Chicago 1968.
McLuhan, M., Understanding media, New York 1964 (tr. it.: Gli strumenti ...
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Multimedialità
Andrea Di Salvo
Intreccio e sintesi di molti media differenti
Nell’acquisizione e nella trasmissione delle conoscenze attraverso i diversi mezzi tecnici di comunicazione, si afferma sempre [...] mezzo è il messaggio
Forse il primo studioso a riflettere sulle differenze specifiche tra i diversi media è stato MarshallMcLuhan. Questo studioso canadese, dal 1952 professore all’Università di Toronto, ha dedicato tutta la vita a studiare come i ...
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Giornalismo
Giovanni Bechelloni
Introduzione
Con il termine 'giornalismo' si intende denominare sia l'attività di chi svolge la professione giornalistica attraverso i vari mezzi di comunicazione, di [...] , etnicamente e professionalmente.Siamo in una situazione che, se da un lato può assomigliare al "villaggio globale" preconizzato da MarshallMcLuhan (nei casi dei grandi media events), dall'altro assomiglia di più a una 'torre di Babele' dove si ...
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Teorico delle comunicazioni sociali (Edmonton 1911 - Toronto 1980); prof. di letteratura inglese in varie università, è stato dal 1963 direttore del Centre for culture and technology dell'univ. di Toronto. Ha studiato l'influenza dei mezzi di comunicazione di massa sul comportamento individuale e collettivo, influenza che dipenderebbe non tanto dal dato informativo trasmesso, quanto dalla natura del ...
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Sport e comunicazione nella società moderna
Fabio Rossi
Antonio Ghirelli
Aldo Grasso
Fabio Ciotti
La lingua dello sport
di Fabio Rossi
Perché milioni di lettori, anche semicolti, comprendono e usano [...] , ora più quieti della narrazione (Minerva 1990). Se la radio, come insegna il teorico delle comunicazioni sociali Marshall H. McLuhan (trad. it. 1967, pp. 312-23), "ritribalizza l'umanità", ricrea, anche attraverso la condivisione della passione ...
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mediatizzazione
mediatiżżazione s. f. [der. di mediatico, sul modello dell’ingl. mediatization]. – Il complesso degli effetti derivanti dalla progressiva trasformazione del pianeta, in conseguenza della grande diffusione dei nuovi media elettronici,...