Membri della comunità cattolica del Libano che dipendono dal patriarcato di Antiochia. Traggono il nome dall’anacoreta Marone (m. inizi 5° sec.), sulla cui tomba ad Apamea, presso l’Oronte, sorse un monastero, [...] lingua siriaca (aramaica), rimasta nella liturgia, è pronunciata nella forma meno genuina, detta occidentale o maronita. Il rito maronita è quello di Antiochia, comune ai monofisiti, modificato lungo i secoli sotto l’influenza delle controversie ...
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Scrittore libanese maronita (Fureika 1876 - ivi 1940), emigrato in giovanissima età negli USA Fu tra i principali rappresentanti della letteratura araba d'emigrazione: scrisse in arabo e in inglese. Dopo [...] un lungo viaggio in Medio Oriente compose Mulūk al-῾Arab ("I re degli Arabi", 1924), ma la sua notorietà si deve al poema in prosa ar-Rīḥāniyyāt (1922-23), genere nuovo nella letteratura araba. Giornalista, ...
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MA‛ŪSHĪ, Paul
Patriarca maronita. Nato a Gezzīn (Libano) nel 1894. Studiò nel Libano, poi a Parigi e Roma, dove conseguì la laurea in filosofia e teologia. Ordinato sacerdote nel 1917, si recò negli [...] Stati Uniti, dove insegnò latino, greco e siriaco e si occupò delle comunità maronite di New York e Los Angeles. Tornato nel 1934 in patria, fu nominato vescovo di Tiro; nel 1948 fu nominato presidente della Commissione apostolica costituita dalla ...
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GABRIELE Sionita
Maronita, nato a Edden (Libano) nel 1577, morto a Parigi nel 1648. Studiò a Roma nel collegio dei Maroniti; passato nel 1614 a Parigi per collaborare all'edizione della Bibbia poliglotta, [...] vi ebbe la cattedra di lingue semitiche, e ivi anche fu ordinato sacerdote a 45 anni.
Per la Poliglotta egli rivide e corresse quasi tutti i testi siriaci e arabi, fornendoli anche di traduzione latina: ...
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Maronita, monaco della congregazione aleppina di S. Antonio Abate; nato nel 1845 in Fayarūn (distretto di Kesrawān, provincia di Ṣaidā) da famiglia oriunda di Ṣaidā o Sidone, ove un suo antenato prese [...] il cognome di Qardāḥī cioè "l'Armaiuolo". Studiò per tre anni arabo, latino e francese nel collegio dei padri gesuiti, in Ghazīr; sullo scorcio del 1866 venne in Roma, e studiò latino, filosofia e teologia ...
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GIUMAYYIL, Pierre
Paolo MIGNANTI
Uomo politico libanese, maronita. Giovanissimo, nel novembre 1936 (esercitava la professione di farmacista, e si era distinto come sportivo) fondò il movimento delle [...] "Falangi libanesi", associazione indipendente da partiti politici che raggruppava i giovani cristiani e si proponeva di diffondere l'ideale nazionale al di sopra dei vecchi ideali confessionali e dei dissensi ...
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ASSEMANI, Simone
Giorgio Levi della Vida
Di origine maronita, nacque a Roma il 19 febbr. 1752 da Elia Antonio e da madre italiana. Si addottorò in teologia alla Sapienza di Roma e, ordinato sacerdote, [...] siriaca nella Vaticana e continuatore della catalogazione dei manoscritti siriaci e arabi dal 1775 al 1818, agente del patriarca maronita e professore di siriaco nell'università romana della Sapienza dal 1790. Gli si attribuisce un'opera De adventu ...
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ASSEMANI, Stefano Evodio
Giorgio Levi della Vida
Erudito maronita italianizzato, nato a Tripoli di Siria il 15 apr. 1711. Nipote di Giuseppe Simonio Assemani per parte della madre, sorella di lui, lo [...] come secondo nome personale. Giuseppe Simonio lo chiamò a sé ancora fanciullo e lo fece entrare nel 1720 nel Collegio dei Maroniti di Roma donde uscì nel 1730, e subito ordinato sacerdote occupò nella Biblioteca Vaticana il posto di scrittore per il ...
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ASSEMANI, Giuseppe Luigi
Giorgio Levi della Vida
Erudito maronita italianizzato, nato a Tripoli di Siria circa il 1710. Figlio di un fratello di Giuseppe Simonio Assemani, dovette indubbiamente all'influenza [...] s.; F. M. Renazzi, Storia dell'Università degli studi di Roma,IV, Roma 1806, p. 108; P. Raphaël, Le rôle du Collège maronite romain dans l'orientalisme aux XVIIe et XVIIIe siècles, Beyrouth 1950, pp. 140-142; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., IV ...
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maronita
agg. e s. m. [dal nome di s. Marone († c. 410), anacoreta sulla cui tomba, ad Apamea di Siria, era sorto un monastero, divenuto presto centro di vita religiosa] (pl. m. -i). – Appartenente a una comunità cattolica che ha sede nel...
maronata
s. f. (iron.) Trovata, comportamento tipico di Roberto Maroni, esponente politico del centro destra, più volte ministro. ◆ Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha riacceso la polemica sull’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori...