Pretendente al trono del Portogallo (Lisbona 1531 - Parigi 1595). Figlio illegittimo dell'infante don Luigi secondogenito di Emanuele re di Portogallo, ebbe il priorato di Crato dell'ordine di Malta; combatté [...] in Marocco, e nella rotta di Alcazarquivir (1578) fu fatto prigioniero. Per succedere al cardinale Enrico, allora sul trono del Portogallo, cercò di provare la sua legittimazione, ma, convinto di falso, fu dichiarato bastardo dallo stesso Enrico, ed ...
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Almohadi
G. Ventrone Vassallo
Intorno al primo quarto del sec. 12°, furono chiamate al-muwaḥḥidūn ('i professanti l'Unità di Dio', al-tawḥīd 'l'unicità', il fatto di essere l'unico), da cui A., le popolazioni [...] circonda il nucleo centrale, che è formato da tre vani sovrapposti a pianta esagonale.
Delle fortezze almohadi nel Nord Africa quelle del Marocco sono le più note, come il ribāt di Tīt, la qaṣba di Oued Yquem e quella di Dchira, nella provincia di ...
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Il celebre Almansor delle fonti spagnole (m. 1002 d. C.), ministro dei califfi omayyadi al-Hakam II e Hishām II, sotto il quale ultimo fu di fatto il capo dello stato. Condusse guerre vittoriose nel Marocco [...] e specialmente nel nord della Spagna, costringendo Ramiro III di León a dichiararsi vassallo del califfo. Abile amministratore, fu celebre per la sua attività di costruttore (la città residenziale di Madīnat ...
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Figlio (n. 1150 - m. Tudela 1234) di Sancio VI, cui successe (1195). Intervenne (1195) al fianco di Alfonso IX di León nella guerra contro Alfonso VIII di Castiglia. Sebbene alleato con gli Almohadi (si [...] recò personalmente nel Marocco per chiedere aiuti e fu per questo scomunicato dal papa), si vide strappare dagli avversarî più di una provincia. Terminata la lotta (inizio sec. 13º), realizzò una serie di alleanze e di paci (alleanza con Giovanni ...
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Emiro algerino (n. presso Mascara, Orano, 1808 - m. Damasco 1883). Riconosciuto capo nel 1832 di un gruppo di tribù algerine, mantenne per più anni un'accanita guerriglia contro la penetrazione francese. [...] La lotta coinvolse anche il sultano del Marocco, e a Isly il maresciallo Bugeaud fiaccò alfine la resistenza di Abd el-Kader (1844), che, tre anni dopo, si arrendeva. Liberato dopo un periodo d'internamento in Francia, si ritirò a Damasco, dove ...
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Figlio (Cintra 1432 - ivi 1481) e successore (1438) di Edoardo sotto la tutela della madre, poi fino al 1448 dello zio don Pedro, a cui poi mosse guerra, e che morì nella battaglia di Alfarrobeira (1449). [...] , con la pace di Alcáçovas (1479) e il trattato di Toledo (1480), alle pretese sulla Castiglia acquistando mano libera in Marocco e a sud delle Canarie, che abbandonò agli Spagnoli. Dopo aver abdicato in favore del figlio Giovanni riprese la corona ...
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ZANĀTAH (dialettalmente Zenātah)
Francesco Beguinot
Nome di forma araba di uno dei maggiori gruppi berberi, riconnesso dai genealogisti col ramo etnico dei Ḍarīsah, e che nella storia della Barberia [...] principati, tra i quali quello degli ‛Abd al-Wāditi (v.), di Tilimsān, e quello dei Merīnidi (v.) al Marocco, ebbero anche qualche importanza per ordinamenti politici e per sviluppo culturale. Ciò dimostra che essenzialmente l'ambiente fisico plasma ...
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JORDANA, Francisco Gomez Jordana Y Sousa, conte di
Generale e uomo politico spagnolo, nato nel 1876, morto a San Sebastiano il 3 agosto 1944. Istruttore alla Scuola superiore di guerra, nel 1928 fu inviato [...] come alto commissario al Marocco, dove si distinse nella lotta contro i ribelli. Dopo aver preso parte alla guerra civile al fianco di Franco, divenne vicepresidente del consiglio e ministro degli Esteri nel 1938, sostituito poi da Serrano Suñer. ...
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Zanāta (o Zenāta) Gruppo berbero, che ebbe larga parte nella storia della Barberia medievale. Nomadi, furono in generale un elemento perturbatore della vita civile costiera, ma fondarono anche dei principati, [...] come gli Zayyaniti di Tilimsān (Tlemcen) e i Merinidi del Marocco, assurti a notevole importanza politica e culturale. ...
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Ammiraglio spagnolo (m. nelle acque di Gibilterra 1340). Al comando della flotta castigliana batté (1337) presso S. Vincenzo la flotta portoghese. Successivamente Castigliani e Portoghesi uniti tentarono [...] di opporsi nello Stretto di Gibilterra al passaggio dei Mori dell'emiro del Marocco, ma con poco successo, tanto che T. fu accusato di essersi lasciato corrompere dal nemico. A tale calunnia T. volle rispondere con un'azione disperata; la sua galera ...
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marocca
maròcca s. f. [der. di marra2 «mucchio di sassi»], settentr. – Accumulo di detriti rocciosi di origine sedimentaria; rifiuto, scarto di una mercanzia qualsiasi
marocchino1
marocchino1 (ant. marrocchino) agg. e s. m. (f. -a). – 1. Appartenente o relativo al Maròcco, territorio e regno dell’Africa nord-occid.: le popolazioni m.; l’artigianato, il cuoio m.; pelli marocchine. Come sost., abitante o nativo...