Uomo politico francese (Chatou 1885 - Foresta di Fontainebleau 1944). Capo di gabinetto di G. Clemenceau (1916-19), deputato (1919 e, senza interruzione, dal 1928), fu ministro delle Poste in varî gabinetti [...] nel 1940, lo trasferì all'Interno). Nel disastro militare della Francia (1940) si oppose risolutamente alla capitolazione; raggiunto il Marocco nell'intento di proseguire da lì la lotta, fu arrestato e rimpatriato. Sottoposto dal governo di Vichy al ...
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Esploratore e religioso francese (Strasburgo 1858 - Tamanrasset, Algeria, 1916). Ufficiale di cavalleria, divenne trappista e, dopo l'ordinazione sacerdotale (1901), si ritirò nel Sahara, dove condusse [...] (1933), delle piccole sorelle del Sacro Cuore (1933) e delle piccole sorelle di Gesù (1939).
Vita e opere
Militare nel Marocco, compì un viaggio (1833-84) attraverso il Grance e il Piccolo Atlante, di cui lasciò un'importante relazione e mirabili ...
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Maresciallo di Francia (Limoges 1784 - Parigi 1849); in Algeria, contro l'emiro Abd el-Kader, iniziò un tipo nuovo di guerra, con le energiche puntate di colonne volanti che furono la base della strategia [...] , ove costruì anche strade e villaggi. Nel 1846 conseguì la sua vittoria più clamorosa, al fiume Isly, contro il sultano del Marocco, stroncando così le ultime speranze di Abd el-Kader. Si dimise nel 1847 quando ormai la conquista della regione era ...
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Diplomatico tedesco (Stoccarda 1852 - ivi 1912); consigliere referendario al ministero tedesco degli Esteri (1888), dopo l'avvento al trono di Guglielmo II accompagnò spesso il sovrano nei suoi viaggi [...] , ma riuscì a impedire che essa sfociasse in una guerra, mediante un accordo (patteggiato con l'ambasciatore francese J. Cambon) che riconobbe alla Francia i diritti sul Marocco in cambio della cessione di una parte del Congo francese alla Germania. ...
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Uomo politico francese (Flers 1905 - Parigi 1975). Dopo la prigionia in Germania, dal 1942 si distinse nella Resistenza e fu eletto per la prima volta deputato nel 1945 per il Partito socialista, di cui [...] -socialista. Egli dovette fronteggiare la difficile situazione nel Nord-Africa francese (divenuta drammatica in Algeria dopo l'indipendenza del Marocco e della Tunisia) e la grave crisi di Suez (1956). Il gabinetto cadde nel maggio 1957. Fu tra i ...
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Generale e uomo politico spagnolo (Santa Cruz de Tenerife 1809 - Biarritz 1867). Prese parte alla guerra civile del 1834, a favore di Maria Cristina; esiliato nel 1840, tre anni dopo tornò in patria contribuendo [...] a capo del governo (luglio - ottobre 1856); di nuovo presidente del Consiglio dal 1858 al 1863, preparò e guidò la spedizione in Marocco: la conquista di Tetuán (1860) gli valse il titolo ducale. Fu per l'ultima volta a capo del governo nel 1865-66 ...
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PARAVIA, Giovanni Battista e Giorgio
Giorgio Chiosso
Capostipite di una importante famiglia di librai, stampatori ed editori attivi a Torino, Giovanni Battista (o Giambattista) Paravia nacque nel capoluogo [...] ; una minima parte, relativa alle carte di famiglia, è depositata presso la Fondazione Tancredi di Barolo di Torino. Inoltre: M. Marocco, Cenni sull’origine e sui progressi dell’arte tipografica, Torino 1861, pp. 111 s., 115, 134; G. Bitelli, Il ...
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GATTA, Costantino
Eugenio Di Rienzo
Nacque a Sala Consilina (Salerno) il 19 genn. 1673, da Girolamo, medico e studioso di filosofia aristotelica, e da Giovanna Villagut, di un'antica e nobile famiglia [...] la nomina di vicario apostolico, con l'incarico di riscattare gli schiavi cristiani rapiti dai pirati barbareschi, a Tunisi e nel Marocco.
L'agiatezza della famiglia fu in grado di assicurare al G. un'istruzione di prim'ordine a Napoli, dove si ...
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Uomo politico britannico (Londra 1862 - Fallodon, Northumberland, 1933). Liberale, ministro degli Esteri dal 1905, sostenne l'intervento nella prima guerra mondiale (1914) e fu artefice del trattato segreto [...] ministro degli Esteri con H. Campbell-Bannerman (1905), promosse un avvicinamento alla Francia, appoggiandola nella questione del Marocco (1906), mentre, definendo con la Russia la spartizione delle zone d'influenza in Persia, evitava uno slittamento ...
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Figlio (1311-1350) di Ferdinando IV, gli succedette a un anno d'età: intorno a lui si accesero le rivalità degli infanti don Pietro e don Giovanni, zii di Ferdinando IV, morti combattendo contro i Mori [...] tra gli altri, da Alfonso IV di Portogallo e Pietro IV di Aragona. Ma di fronte all'offensiva intrapresa dal sultano del Marocco si ricostituì l'unità degli stati cristiani, segnata dall'alleanza tra A. e Pietro IV d'Aragona. Dopo alterne vicende (la ...
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marocca
maròcca s. f. [der. di marra2 «mucchio di sassi»], settentr. – Accumulo di detriti rocciosi di origine sedimentaria; rifiuto, scarto di una mercanzia qualsiasi
marocchino1
marocchino1 (ant. marrocchino) agg. e s. m. (f. -a). – 1. Appartenente o relativo al Maròcco, territorio e regno dell’Africa nord-occid.: le popolazioni m.; l’artigianato, il cuoio m.; pelli marocchine. Come sost., abitante o nativo...