IDRAULICA
M. Barceló
L'Antichità costituì il periodo aureo dell'evoluzione tecnica dell'i., in particolare per quanto concerne la distribuzione di acqua potabile alle popolazioni del bacino del Mediterraneo [...] , 1955; 1978), mentre sono in corso ricerche sull'i. rurale tradizionale di origine medievale nell'Andalusia e in Marocco.Nell'Andalus è stato possibile osservare (Barceló, 1983; 1986; 1989; Barceló, Kirchner, Navarro, 1995; Buscastell, 1995; The ...
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Il Paleolitico medio
Alberto Broglio
Janusz K. Kozlowski
Il territorio e l'ambiente
Il Paleolitico medio, come tradizionalmente inteso, corrisponde agli stadi isotopici 5e-5a, 4 e a parte dello stadio [...] fa. I resti scheletrici umani associati all'Ateriano (Dar es-Soltan, Grotte des Contrebandiers e El Herhoura in Marocco) vengono generalmente attribuiti all'uomo moderno, evoluto dalla varietà arcaica di Gebel Irhoud.
Modo di vita
Nel dibattito ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] romana della villa perdurò sino a periodi tardi, come attesta la Muniya della torre di Belyounech nel Nord del Marocco, costruita in epoca merinide (secc. 12°-14°; Cressier, Hassar-Benslimane, Touri, 1986; Barrucand, 1988, p. 252).Questa dicotomia ...
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OCEANO (᾿Ωκεανός)
H. Sichtermann
È in Omero (Il., xiv, 201) ancora l'origine non personificata di tutte le cose, rappresentato come un grande fiume (Il., xvi, 151) che scorre attorno alla terra. Questo [...] due sono ad Ostia, un grandioso emblema policromo è ad Ancona. Vi si ricollega un rilievo in bronzo di Lixus nel Marocco; particolarmente artistica è la maschera su un piatto d'argento di Mildenhall in Inghilterra con dei piccoli delfini nella barba ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: le tecniche, i materiali e gli organismi edilizi
Giorgio Rocco
Maura Medri
Cairoli Fulvio Giuliani
Le tecniche e i materiali nel mondo greco
di [...] ). Anche questa tecnica ha una tradizione che rimane tutt'oggi vitale nei Paesi mediterranei (ad es., Tunisia e Marocco), in zone dove scarseggiano le pietre da costruzione. Per contro, le attestazioni riguardanti l'epoca romana sono limitate ...
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CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] molto recente (oltre alle zone già citate si possono aggiungere gli scavi di Qāṣr al-Saghīr e di Belyūnes, in Marocco, di Hunayn in Algeria e di Ajdabiya in Libia) e in diversi casi le pubblicazioni scientifiche sulle indagini archeologiche fanno ...
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TUNISI
F. Cresti
(gr. ΤύνηϚ; lat. Tynes, Thynus, Thunus; arabo Tūnus, Tūnis)
Capitale della Tunisia, sorge sull'istmo che separa la parte più interna del golfo omonimo dallo stagno salato di Sejūmī.
Fondata [...] definitivamente il ruolo di capitale e metropoli regionale, centro di un impero che per un breve periodo andò dai confini del Marocco alle Sirti.Agli inizi del sec. 14° la città aveva già assunto la fisionomia che conservò nei secoli successivi, fino ...
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Vedi SUBIACO dell'anno: 1966 - 1997
SUBIACO (Sublaqueum)
M. Torelli
Località del Lazio orientale, anticamente Sublaqueum, come testimoniano Plinio il Vecchio (Nat. hist., iii, 109) e la Tabula Peutingeriana. [...] . A. Muratori, Rerum Italicarum Scriptores, XXIV, Milano 1733, c. 925-966 (ripubbl. da R. Morghen, Bologna 1927); G. Marocco, Monumenti dello Stato Pontificio, X, Roma 1836, pp. 77-180; A. Nibby, Analisi storico-topografico-antiquaria dei dintorni di ...
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L'Africa islamica: Tunisia
Alessandra Bagnera
Giovanna Ventrone Vassallo
Enrico Cirelli
Federico Cresti
Gabriella Di Flumeri Viatelli
Mourad Rammah
Patrice Cressier
di Alessandra Bagnera
Inquadramento [...] il ruolo di capitale e di metropoli regionale, centro di un impero che per un breve periodo andò dai confini del Marocco alle Sirti.
Agli inizi del XIV secolo la città aveva già assunto la fisionomia che conservò nei secoli successivi, fino alle ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto di uomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] nel 1924 a Singa nel Sudan. In seguito furono trovati altri resti a Dire Dawa in Etiopia (1933), a Dar es-Soltan in Marocco (1937-38), a Border Cave nel Natal (1941-42 e 1974), nei giacimenti di Omo (Omo 1 - Formazione Kibish) in Etiopia (1967) e ...
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marocca
maròcca s. f. [der. di marra2 «mucchio di sassi»], settentr. – Accumulo di detriti rocciosi di origine sedimentaria; rifiuto, scarto di una mercanzia qualsiasi
marocchino1
marocchino1 (ant. marrocchino) agg. e s. m. (f. -a). – 1. Appartenente o relativo al Maròcco, territorio e regno dell’Africa nord-occid.: le popolazioni m.; l’artigianato, il cuoio m.; pelli marocchine. Come sost., abitante o nativo...