Indologo e antichista italiano (n. Roma, 1930). Professore ordinario di Indologia all'Università di Roma “La Sapienza” (1964-2000). Allievo di Giuseppe Tucci, si è dedicato allo studio delle correnti filosofico-religiose [...] ), del Paramārthasamgraha di Nāropā (1994) e della Paramāksarajnānasiddhi di Pundarika (1997). A lui si deve il volume Marmora romana (1971; seconda ed. riv. e ampliata nel 1988), contributo di importanza primaria per lo studio dei marmi e delle ...
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FERRARESI, Francesco
Harula Economopoulos
Nacque a Roma nel febbraio del 1858da Filippo e da Luisa. Inizialmente frequentò corsi di formazione presso il Museo artistico industriale, istituito nel 1874 [...] un busto in gesso del Generale Giacomo Medici;nella donazione sono menzionati inoltre i busti in gesso del Generale La Marmora e del Generale Nicola Fabrizi, da identificarsi con i due busti recentemente riportati alla luce in una soffitta di palazzo ...
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Erudito, giurista e uomo politico (Salvington, Sussex, 1584 - Londra 1654). Giudice nel 1604, dedicò i suoi primi studî alla storia giuridica inglese (Titles of honour, 1614; History of tythes, 1618, opera [...] sia per la novità (Uxor hebraica, ecc.; De iure naturali et gentium iuxta disciplina Hebraeorum), e così pure i suoi scritti archeologici e cronografici (Marmora Arundeliana, 1624). Celebri le sue confidenze conviviali (Table talk, post., 1689). ...
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Archeologo svedese, nato a Trelleborg il 10 febbraio 1902, morto a Lund il 14 giugno 1999. Insegnò nelle università di Lund (1940-52) e di Stoccolma (1953-68). Fu presidente dell'Istituto svedese di Roma [...] , pp. 1-68; Greek and Roman marbles in the Carl Milles collection, in Opuscula romana, 1965, pp. 75-117; Marmora Etruriae, in Antike Plastik, 7, 1967, pp. 7-42; Osservazioni sulle terrecotte architettoniche etrusco-italiche, in Opuscula romana, 1974 ...
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COLLEGNO, Giacinto Ottavio Provana di
Guido Ratti
Terzogenito di Giuseppe Francesco e di Anna Morand di Saint-Sulpice, nacque a Torino il 4 giugno 1794. A sette anni, secondo una consuetudine abbastanza [...] gennaio 1852, in qualità di ministro plenipotenziario, in sostituzione del Gallina. La nomina del C., suggerita da Alfonso La Marmora, fu probabilmente dovuta sia alle vaste relazioni ch'egli aveva in Francia sia al suo passato di valoroso ufficiale ...
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Lanza, Giovanni
Uomo politico (Casale Monferrato 1810 - Roma 1882). Di famiglia modesta, si laureò in medicina (1832) e chirurgia (1833) a Torino. Le difficoltà di accesso alla carriera accademica lo [...] della quale divenne uno dei capi più autorevoli, dal settembre 1864 Lanza fu ministro dell’Interno nel secondo gabinetto La Marmora e si pronunciò per il trasferimento della capitale a Roma. Si dimise nell’agosto 1865 perché contrario alla tassa sul ...
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Scialoja, Antonio
Economista e uomo politico (S. Giovanni a Teduccio, Napoli, 1817 - Procida 1877). Si laureò in giurisprudenza a Napoli nel 1841 dopo aver già raggiunto la notorietà con la pubblicazione [...] delle Finanze (giugno 1861-settembre 1862). Nominato senatore nel 1862, fu poi ministro delle Finanze nel ministero La Marmora (dicembre 1865-giugno 1866) e nel governo Ricasoli (giugno 1866-febbraio 1867), sostituito da Agostino Depretis. Durante ...
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CERRUTI, Marcello
Vincenzo Clemente
Giuseppe Pirjevec
Nato a Genova il 16 luglio 1808 da Michele e da Martina Gozo, passò la sua prima giovinezza in quella città dove ebbe compagno di studi G. Mazzini. [...] il presidente del Consiglio e Kossuth che si concluse con un accordo completo. Era impossibile cambiare i piani di La Marmora ed inviare Garibaldi al di là dell'Adriatico, ma si sarebbe cercato almeno di suscitare un'insurrezione nell'Ungheria, in ...
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BROGLIA, Mario, conte di Casalborgone
Maurizio Cassetti
Nato a Casalborgone (Torino) il 20 ag. 1796 dal conte Giuseppe eda Vittoria Valperga di Courgné, a diciotto anni entrò nella carriera militare, [...] gruppo che faceva capo al Dabormida e al La Marmora, per circondarsi di uomini disposti a lasciargli la direzione , instruit et loyal, qui a toujours prété un concours actif à La Marmora. Il n'est pas ultra-liberal, mais il est très antiautrichien; c ...
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Vittorio Emanuele II re d’Italia
Figlio di Carlo Alberto e di Maria Teresa d’Asburgo-Lorena di Toscana (Torino 1820 - Roma 1878). Ricevette un’educazione improntata ai più rigidi principi assolutisti. [...] fiducia. Costrinse così alle dimissioni Ricasoli e Minghetti e chiamò a dirigere l’esecutivo uomini a lui fedeli come La Marmora, Rattazzi, che con gli anni si era avvicinato alla corona, e Menabrea. Continuò inoltre a gestire in proprio una sorta ...
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