Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] dei propri lasciti testamentari. Nel 1425, in occasione del restauro di S. Giovanni in Laterano, M. autorizzò l'utilizzazione di marmi e pietre di edifici ecclesiastici che si trovassero fuori dell'abitato ed in pieno stato di abbandono. Tra il 1424 ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] : il divenire di una diocesi fra Toscana e Liguria dal IV al XXI secolo, Massa 2000; R. Musetti, I mercanti di marmo nel Settecento, Bologna 2007.
7 G. Leti, L’Italia regnante, o vero Nova Descritione Dello Stato presente di tutti Prencipati, e ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] suo De re aedificatoria sulle grandi città italiane che da fanciullo ha visto completamente costruite in legno e ora vede di marmo, tra queste sicuramente non c'è ancora Roma. N. decide una rifondazione di Roma, ma una rifondazione funzionale alle ...
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Tradizioni ecclesiastiche e culto costantiniano in Occidente
Il culto di Costantino nei secoli VII-XIII e la sua sopravvivenza fino a oggi
Antonio Francesco Spada
Il nome dell’imperatore Costantino [...] parroco Niola fece nuovi lavori per preparare la chiesa ai festeggiamenti del XVI centenario costantiniano: fu elevata la balaustrata di marmo e fu costruito un nuovo altare con lo stemma di mons. Eugenio Cano, vescovo di Bosa. Nel 1803, infatti, la ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] organizzativo adoperato per la realizzazione dei manufatti, in entrambi i casi di non grandi dimensioni, costituiti da blocchi di marmo già lavorato e montati in sito seguendo le indicazioni dei segni lapidari (Claussen, 1987; Barral i Altet, 1990).L ...
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marmo
(ant. màrmore) s. m. [lat. marmor -ŏris, dal gr. μάρμαρος]. – 1. a. In petrografia, roccia calcarea che, per effetto di metamorfismo dinamico o di contatto, ha assunto struttura cristallina a grana uniforme, così da rassomigliare a zucchero...