Vedi MARMO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARMO (μάρμαρος, marmor)
A. Moretti
J. B. Ward Perkins
Roccia calcarea (calcite) a struttura cristallina e grana piuttosto uniforme più o meno grossa (granuli [...] , prima della seconda metà del II sec. a. C. La spesso citata notizia di Plinio (Nat. hist., xvii, 6), secondo la quale il marmo non è apparso in alcun edificio pubblico di Roma prima del tempo di L. Licinio Grasso, che morì nel 91 a. C., non può ...
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Vedi MARMO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARMO (v. vol. iv, pp. 860-870)
R. Gnoli
Si raccolgono qui talune osservazioni sull'impiego dei marmi in età romana e protobizantina e sulla loro provenienza [...] il Bambergense, è da restituire in teo, la quale per Plinio era appunto un'isola (Nat. hist., v, 128, 138). Altri marmi importanti sono quelli di Iasos in Caria, rosso con brecce o tortuose vene bianche (il "rosso brecciato" o "cipollino rosso" della ...
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Vedi ATENE dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATENE (᾿Αϑῆναι, Athenae)
W. Johannowski
L. Vlad Borrelli
H. A. Thompson
P. Pelagatti
P. Pelagatti
La città moderna occupa tutta l'area dell'antica, fasciandola [...] Varr., De re rust., iii, 5; Vitr., 1, 6, 4) che è noto sotto la denominazione popolare di Torre dei Venti.
Esso è un ottagono in marmo pentelico (alt. m 12,80, diam. massimo m 7, misura di ogni lato m 2,80) che si eleva su tre gradini ed è coperto da ...
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AGATHANOR (᾿Αγαϑανωρ)
P. Orlandini
Scultore in marmo e ceroplasta ateniese, probabilmente meteco, del demo di Alopeke. Il suo nome è menzionato tre volte nei rendiconti del 408-407 a. C. pertinenti alla [...] e dei muli dipendesse dal fatto che la pariglia era forse lavorata in metallo e aggiunta dopo l'esecuzione delle altre parti in marmo. Come ceroplasta A. ricevette 8 dracme per il modello in cera di un motivo decorativo a forma di acanto destinato al ...
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ALBIUS EROS, Lucius
Red.
Liberto, scultore in marmo e bronzista, come egli stesso si definisce (scalptor, v. vol. vii, pag. 86; statuarius v. vol. vii, pag. 484) nella dedica incisa sul pilastrino di [...] base di una statuetta di Ercole Cubans, trovata entro il sacello del santuario di Ercole Curino a Sulmona (v. vol. vii, pag. 555). È probabile che la piccola scultura sia opera sua; lo stile sembra indicare ...
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TORO FARNESE
L. Vlad Borrelli
Gruppo in marmo greco, di ingenti proporzioni (alt. m 3,70; base quadrangolare di m 2,95 per lato) e ricavato da un unico blocco, trovato in Roma, nelle Terme di Caracalla [...] Vite, p. 301) o pensano a G. B. della Porta, figlio di Fra del Piombo Guglielmo della Porta, che aveva curato altri marmi Farnese. Si è cercato di spiegare queste ambiguità identificando i primi due con il terzo che avrebbe assunto i due nomi diversi ...
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Vedi MARMORARIUS dell'anno: 1961 - 1973
MARMORARIUS
I. Calabi Limentani
Lo scultore in marmo era detto a Roma m. (faber), e lapidarius; più raramente sculptor, scalptor, o in modo generico artifex (v.); [...] cit. in bibl., e Ch. Picard, op. cit. in bibl.].
Marmorarii. - Le iscrizioni di marmorarii, che non si sa se fossero operai del marmo od artisti o artigiani decoratori, sono: di liberti o discendenti di liberti (C.I.L., vi, 9102-b Il; 9551-4; 9462 a ...
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Aldo, Lapide di
S. Lusuardi Siena
Lastra tombale in marmo, iscritta e decorata, attribuita al sec. 7° e conservata nelle Civ. Raccolte di Arte Antica del Castello Sforzesco di Milano. Rinvenuta nel [...] e degli edifici di Milano dall'VIII secolo ai giorni nostri, I, Milano 1889, nr. 677, p. 460.
E. Seletti, Marmi iscritti del Museo Archeologico, Milano 1901, pp. 214-215, nr. 302.
U. Monneret de Villard, Catalogo delle iscrizioni cristiane anteriori ...
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PORFIDO
M. L. Lucci
Il p. rosso antico (v. marmo) compare nelle fonti antiche spesso col nome di porphyrites (Plin., Nat. hist., xxxvi, 7, 57), o anche leptosephos, dal greco λεπτόψηϕος; leucostictos; [...] , etc., dans le Monde Romain, Parigi 1808; F. Corsi, Delle Pietre Antiche, Roma 1845, III d.; L. Bruzza, Iscrizioni dei Marmi Grezzi, in Ann. Inst., XLII, 1870, p. 106 ss.; O. Schneider, Ueber den roten Porphyr der Alten, Dresda 1887; O. Marucchi ...
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LEUKOURGÒS (λευκορχός)
I. Calabi Limentani
L'artigiano che lavorava in marmo (?) bianco o in stucco, forse quello che in latino era detto albarius (v.), si trova menzionato solamente in testi epigrafici [...] dell'età greco-romana (come il verbo relativo leukourgèin, in un'unica iscrizione di Afrodisiade: C.I.G., 2749) ...
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marmo
(ant. màrmore) s. m. [lat. marmor -ŏris, dal gr. μάρμαρος]. – 1. a. In petrografia, roccia calcarea che, per effetto di metamorfismo dinamico o di contatto, ha assunto struttura cristallina a grana uniforme, così da rassomigliare a zucchero...