In senso ristretto e dal punto di vista petrografico, roccia calcarea che, per effetto di metamorfismo dinamico o di contatto, ha assunto una struttura cristallina, a grana piuttosto uniforme più o meno grossa, in modo da presentare l’aspetto di zucchero in pani, per cui è chiamata anche calcare saccaroide. Nella terminologia tecnica sono denominate m. tutte le rocce suscettibili di essere lavorate ...
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MARMO (μάρμαρος, marmor)
A. Moretti
J. B. Ward Perkins
Roccia calcarea (calcite) a struttura cristallina e grana piuttosto uniforme più o meno grossa (granuli [...] , prima della seconda metà del II sec. a. C. La spesso citata notizia di Plinio (Nat. hist., xvii, 6), secondo la quale il marmo non è apparso in alcun edificio pubblico di Roma prima del tempo di L. Licinio Grasso, che morì nel 91 a. C., non può ...
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MARMO (v. vol. iv, pp. 860-870)
R. Gnoli
Si raccolgono qui talune osservazioni sull'impiego dei marmi in età romana e protobizantina e sulla loro provenienza [...] il Bambergense, è da restituire in teo, la quale per Plinio era appunto un'isola (Nat. hist., v, 128, 138). Altri marmi importanti sono quelli di Iasos in Caria, rosso con brecce o tortuose vene bianche (il "rosso brecciato" o "cipollino rosso" della ...
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MARMO (v. vol. IV, p. 860 e s 1970, p. 460)
C. Napoleone
Con il termine generico di m. s'intendevano nell'antichità oltre ai m. veri e proprî, compatti e di media [...] 1983; F. Guidobaldi, A. Guglia Guidobaldi, Pavimenti marmorei di Roma dal IV al IX secolo, Città del Vaticano 1983; B. Pettinau, Prezzi di marmi preziosi e tariffe dei lavori da muratori: 1805, in Xenia, 6, 1983, pp. 87-101; D. Monna, P. Pensabene, L ...
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marmo
Bruna Cordati Martinelli
Due occorrenze in Cv IV XXIX 5; è la polemica contro coloro che credono alla nobiltà della propria stirpe, e la citazione da Giovenale (Sat. VIII 68 ss.) Da te a la statua [...] viveva l'indovino Aronte. In Pg IX 95 m. indica la consistenza e il candore del primo scalino davanti alla porta del Purgatorio; di marmo candido e addorno / d'intagli è la ripa della cornice dei superbi (X 31; cfr. anche v. 55).
In Fiore XXVIII 8 il ...
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PARIO, MARMO
Arnaldo Momigliano
. Varietà di marmo bianco dell'antica Grecia, della quale si parla alla voce marmo.
Marmor pariitm. - Con questo nome si designa una cronaca greca conservata in parte [...] in due frammenti di lapide trovati nell'isola di Paro, donde il nome. Il primo frammento di maggiore estensione comprende in 93 linee, con molte lacune, fatti del mito e della storia dal 1581 al 355-54 ...
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CAVE DI MARMO (λατομεία, lapicidinae, anche metalla)
M. Waelkens
Dal momento che le tecniche di estrazione del marmo non differiscono molto da quelle di altri materiali lapidei, lo studio delle c. di [...] , per pavimenti e per rivestimenti di pareti. Tra questi si annoverano l'alabastro di Egitto (c.a 100 a.C.), il «giallo antico» o marmo di Numidia (78 a.C.), l'africano o marmor luculleum di Teos (74 a.C.), le cui c. forse erano state acquistate da ...
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Decoratore in marmo e scultore (Siena 1476 - ivi 1534). Scolaro di Giovanni di Stefano, fu capomastro dell'Opera del duomo nel 1506. Nel 1507 aveva compiuto l'ornamento marmoreo dell'altare e i graffiti [...] e il prospetto della libreria Piccolomini nel duomo. Queste opere dimostrano che il M. fu soprattutto un "virtuoso" del marmo, che trattava quasi col cesello dell'orefice. Risentì fortemente dell'arte classica. Come scultore l'unica sua opera sicura ...
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Archeologia
Lastra oblunga di marmo o pietra con decorazioni, bassorilievi, iscrizioni e simili, piantata ritta nel terreno o su base, per ricordare un seppellimento (s. funeraria), lo scioglimento di [...] altri l’uso funerario. Tale uso è il più diffuso anche in Grecia dove, nel periodo arcaico, la s. è una lastra di marmo squadrata, rettangolare, allungata, su una base, sormontata da una palmetta e talvolta da una sfinge; nel 6° sec. a.C. vi appaiono ...
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Intagliatore in marmo e in legno (Siena 1391 - ivi 1458). Collaboratore di Iacopo della Quercia, fu nominato (1444) capomaestro dell'Opera del duomo di Siena, dove lavorò alla pietra tombale del vescovo [...] Carlo Bartoli (1444), alla decorazione della cappella di S. Crescenzio (1445 e segg.) e alla storia della morte di Assalonne nel pavimento marmoreo. Capomaestro dell'Opera del duomo di Orvieto (1431-33), ...
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marmo
(ant. màrmore) s. m. [lat. marmor -ŏris, dal gr. μάρμαρος]. – 1. a. In petrografia, roccia calcarea che, per effetto di metamorfismo dinamico o di contatto, ha assunto struttura cristallina a grana uniforme, così da rassomigliare a zucchero...