Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] anche difficoltà, contraddizioni e parziali sconfitte. Sam Spade (The Maltese falcon, 1941, Il mistero del falco, di John Huston) o Marlowe (The big sleep, 1946, Il grande sonno, di Howard Hawks; Murder my sweet, 1945, L'ombra del passato, di Edward ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] alta, come in Tartüff (1925), dall'opera di Molière, o nel Faust (1926), in cui si sovrappongono richiami a Goethe, Marlowe e alle leggende medievali germaniche. È da notare che anche il primo film sonoro della storia, The jazz singer (1927; Il ...
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Letterari, generi
Italo Pantani
La progressiva corrosione subita dal sistema classicistico dei g. l. in seguito al successo dell'estetica romantica, sino alla negazione della loro stessa esistenza sostenuta [...] Perry Mason (1933), figlio dell'esperienza forense di E.S. Gardner; e soprattutto il solitario, orgoglioso, ma anche fragile Philip Marlowe, creato da R. Chandler (The big sleep, 1939; trad. it. 1948). La scuola francese, invece, è stata sempre ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] per i tedeschi). Frasi, proverbi, interiezioni italiane si trovano oltre che nelle opere di Shakespeare anche nei drammi di Kyd, Marlowe, Webster, Marston, Ben Jonson (Praz 1962: 377). Dopo che Carlo I, re dal 1625, aveva sposato una francese, il ...
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Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] inglese tocca il suo vertice non solo per la quantità e la qualità prodigiosa dei drammaturghi che lo rappresentano (da Shakespeare a Marlowe al già citato Jonson, da Peele a Kyd, da Beaumont e Fletcher a Dekker, da Marston a Chapman, da Heywood a ...
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Teatro
Dominique Fernandez
sommario: 1. La fine di un'epoca. 2. Pirandello apre la crisi del teatro drammatico. 3. Brecht impone il teatro epico. 4. Parentesi sull'Ottobre teatrale. 5. Il teatro dell'assurdo. [...] un pubblico molto ridotto, raggruppato intorno allo spettacolo, o addirittura associato allo spettacolo come nella realizzazione del Faust di Marlowe, in cui il pubblico è installato attorno a due lunghe tavole e Faust a un tavolo più piccolo da ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...