Murder, My Sweet
Roberto Chiesi
(USA 1944, L'ombra del passato, bianco e nero, 95m); regia: Edward Dmytryk; produzione: Adrian Scott per RKO; soggetto: dal romanzo Farewell, My Lovely di Raymond Chandler; [...] Marriott, l'uomo che per primo lo ha incaricato di recuperare la collana; è rapito da Moose che, a differenza di Marlowe, ha un fisico bigger than life ma è un pregiudicato; viene narcotizzato in casa di Amthor, proprietario di una clinica privata ...
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Scrittore statunitense (Chicago 1888 - La Jolla, Calif., 1959). Dopo aver fatto il giornalista e il dirigente d'industria, si dedicò alla letteratura poliziesca, dando vita al popolare personaggio dell'investigatore [...] privato Philip Marlowe, originale mescolanza di spregiudicatezza e moralismo, di cinismo e umanità (ne fu efficace interprete sullo schermo, tra gli altri, l'attore H. Bogart): The big sleep (1939); Farewell, my lovely (1940); The high window (1942); ...
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Attore, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense (n. New York 1946). Dopo ruoli minori in The prisoner of second avenue (1975) e Farewell, my lovely (Marlowe, il poliziotto privato, 1975), [...] ha raggiunto la notorietà con Rocky (1976), di cui è stato anche sceneggiatore, seguito da F.I.S.T. (1978). Ha esordito nella regia con Paradise alley (Taverna Paradiso, 1978) realizzando in seguito altri ...
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Cantautore britannico (n. Luton, Inghilterra, 1972). Dopo aver frequentato il prestigioso Eton College, ha iniziato a esibirsi nei locali di Londra e ha co-fondato i Charley Marlowe (band che ha musicato [...] le poesie di F. Beard), con i quali ha pubblicato l’EP This could be you (2000). Intrapresa la carriera da solista, nel 2004 ha pubblicato l’album d’esordio Leave no trace: il disco è caratterizzato dalla ...
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The Big Sleep
Leopoldo Santovincenzo
(USA 1945, 1946, Il grande sonno, bianco e nero, 119m); regia: Howard Hawks; produzione: Howard Hawks per Warner Bros.; soggetto: dall'omonimo romanzo di Raymond [...] socio di Geiger. Forse Reagan è fuggito con la moglie di Mars. Mentre cerca di chiarire l'ambiguo rapporto tra Vivian ed Eddie, Marlowe viene contattato da Harry Jones, nuovo amante di Agnes. L'uomo gli offre il suo aiuto in cambio di denaro ma viene ...
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Attore italiano (n. Milano 1948). Esordì nel Toller di T. Dorst (1970), confermandosi in alcuni spettacoli diretti da A. Trionfo (Arden of Feversham, 1971; Nerone è morto?, 1974; Faust-Marlowe burlesque, [...] 1976, con C. Bene). Si è fatto particolarmente apprezzare in testi densi di drammaticità e sacralità, scritti per lui da G. Testori (Confiteor, 1986; In exitu, 1988; Verbò, 1989; Sfaust, 1990) e nel monologo ...
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Poeta e drammaturgo (n. presso Hitchin, Hertfordshire, 1559 circa - m. Londra 1634). Tra le sue opere poetiche si ricordano The shadow of night (1594) e il completamento (1598) di Hero and Leander lasciato [...] incompiuto dal Marlowe. La sua prima opera drammatica, The blind beggar of Alexandria, fu rappresentata nel 1596. Sembra che fosse imprigionato (1605) per aver satireggiato i seguaci scozzesi di Giacomo I nella commedia Eastward hoe scritta in ...
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Attore (Londra 1566 - Dulwich 1626); amico di Shakespeare e di Ben Jonson, fu a capo della Admiral's Company di lord Ch. Howard conte di Nottingham; famose le sue interpretazioni dell'Ebreo di Malta e [...] del Faust di Marlowe. Dedicò a scopo benefico le sue ingenti ricchezze istituendo nel 1619 a Dulwich il College of God's Gift, tuttora esistente. ...
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Personaggio letterario, la cui leggenda ha un nucleo certamente storico. Sicure testimonianze si hanno all’inizio del 16° sec., quando un Giovanni F. (n., forse, Heidelberg 1480 ca.) appare in varie città [...] l’anima al diavolo in cambio di conoscenza, potere e nuova giovinezza. La Tragical history of Doctor Faustus di C. Marlowe vede nel peccato di F. soprattutto la brama smodata e sacrilega di conoscere oltre i limiti fissati dalla teologia. Durante l ...
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Personaggio del dramma Mercante di Venezia di W. Shakespeare.
Figura di ebreo usuraio corrispondente a uno stereotipo antisemita tradizionale ampiamente condiviso in epoca elisabettiana, che tuttavia, [...] in confronto ad altre figure di Ebrei (per es., l'Ebreo di Malta di C. Marlowe), viene analizzata quasi sociologicamente e in qualche modo umanizzata. I tre motivi dell'avidità di denaro, dell'affetto per la figlia, dell'orgoglio di essere ebreo, ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...