Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] possibilità di controllarli (v. Yates, 1973). Nacque così l'immagine popolare dell'erudito solitario, incarnato dal Faust di Marlowe e dal personaggio di Prospero nella Tempesta di Shakespeare: uomo di profonda e pericolosa dottrina, dotato di poteri ...
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antimachiavellismo
Alessandro Campi
Tra il giudizio che si legge nell’Apologia ad Carolum V del cardinale Reginald Pole (→), che nel 1539 definiva il Principe un libro «scritto dal dito di Satana» e [...] parte leggendario, dalle fattezze luciferine, che troverà una consacrazione nella drammaturgia e nella letteratura dell’epoca: da Christopher Marlowe (mostruosamente avaro e scaltro, un «true Machiavel», è il Barabba nel Jew of Malta, ma Machevill in ...
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Gentillet, Innocent
Vincenzo Lavenia
Nacque intorno al 1532 nel Dauphiné, forse a Vienne. Si formò come giurista e fu un esponente del fronte ugonotto durante le guerre civili francesi. Dopo la strage [...] intestine che insanguinavano la Francia per le massime del satanico maestro di Caterina. Non a caso qualche anno dopo Christopher Marlowe aprirà The Jew of Malta (1589) evocando lo spirito sinistro di un «Machevill» che dopo aver oltrepassato le Alpi ...
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Letterari, generi
Italo Pantani
La progressiva corrosione subita dal sistema classicistico dei g. l. in seguito al successo dell'estetica romantica, sino alla negazione della loro stessa esistenza sostenuta [...] Perry Mason (1933), figlio dell'esperienza forense di E.S. Gardner; e soprattutto il solitario, orgoglioso, ma anche fragile Philip Marlowe, creato da R. Chandler (The big sleep, 1939; trad. it. 1948). La scuola francese, invece, è stata sempre ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Curiosita e studio della natura
Lorraine Daston
Curiosità e studio della natura
All'inizio dell'Età moderna, i termini 'curiosità' e 'curioso' [...] e non la sconsiderata temerarietà intellettuale; nella rielaborazione in chiave drammatica della leggenda di Faust realizzata da Christopher Marlowe (1564-1593) e, più tardi, da Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832), la storia del sacrificio dell ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] per i tedeschi). Frasi, proverbi, interiezioni italiane si trovano oltre che nelle opere di Shakespeare anche nei drammi di Kyd, Marlowe, Webster, Marston, Ben Jonson (Praz 1962: 377). Dopo che Carlo I, re dal 1625, aveva sposato una francese, il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Vengono qui esaminate le proposte del Living Theatre, di Grotowski, di Kantor, di Brook [...] e Laforgue – tre diverse versioni tra il 1967 e il 1975, più un’edizione televisiva nel 1978; quella per gli elisabettiani, da Marlowe all’anonimo autore di Arden of Feversham, fino al lavoro sulla pagina, sulla scena e per il cinema del suo Nostra ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] si inaugura in Inghilterra la grande stagione del teatro elisabettiano, caratterizzato da autori di eccezione quali B. Jonson, C. Marlowe e W. Shakespeare, al cui genio drammatico e linguistico il t. elisabettiano deve il suo massimo sviluppo, ma ...
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(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] o D. H. Lawrence e suggeriva invece di riallacciarsi alla grande tradizione dei poeti latini come Catullo o inglesi come Marlowe. Benché Vision abbia avuto vita breve (uscì infatti solo per due anni), ha provocato diverse e contrapposte reazioni ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] Ibsen, Sandokan) anche durante il suo incarico di direttore artistico allo Stabile di Torino (1972-73: Peer Gynt, Faust-Marlowe, Bel Ami di L. Codignola).
V. Gassman, formatosi nel clima fervidamente registico proprio dell'Accademia d'Arte drammatica ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...