Piovani, Nicola
Marta Tedeschini Lalli
Compositore, nato a Roma il 26 maggio 1946. Dai primi anni Settanta ha collaborato con numerosi registi italiani, radicando il proprio linguaggio nella tradizione [...] ). Ha inoltre lavorato con Fellini dopo la morte di Nino Rota (Ginger e Fred; Intervista, 1987; La voce della luna, 1990), MarioMonicelli (Speriamo che sia femmina, 1986), José Juan Bigas Luna (Huevos de oro, 1993, Uova d'oro; La teta y la luna ...
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Salvatori, Renato (propr. Giuseppe)
Stefano Della Casa
Attore cinematografico, nato a Querceta-Seravezza (Lucca) il 20 marzo 1934 e morto a Roma il 27 marzo 1988. Affermatosi con Poveri, ma belli (1957) [...] satirica, come nel caso di Omicron (1964) di Ugo Gregoretti, o in un film corale come I compagni (1963) di MarioMonicelli. I film drammatici furono comunque i più numerosi, e tra essi si devono ricordare La banda Casaroli (1962) di Florestano ...
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Castellitto, Sergio
Sabina Tommasi Ferroni
Attore cinematografico e teatrale, nato a Roma il 18 agosto 1953. Si è affermato come uno dei volti più noti del recente cinema italiano. Interprete dotato [...] , in perenne crisi professionale e sentimentale. Nel 1991, dopo essere stato il protagonista del film Rossini! Rossini! di MarioMonicelli, ha dato vita a uno dei grotteschi personaggi di Marco Ferreri in La carne. Con la Archibugi ha lavorato per ...
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Papas, Irene (nata Irene Lelekou)
Lucia Armenante
Attrice teatrale e cinematografica greca, nata a Chiliomodhion (Corinto) il 9 marzo 1926. Bellezza tipicamente mediterranea e attrice di forte temperamento, [...] fu valorizzata per la sua bellezza più che per il suo talento (tra gli altri nel 1953 Le infedeli di Steno e MarioMonicelli, nel 1954 Attila di Pietro Francisci). La breve, e di scarso rilievo, esperienza hollywoodiana con il film Tribute to a bad ...
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Ferrero, Anna Maria (nome d'arte di Anna Maria Guerra)
Stefano Masi
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 18 febbraio 1934. Una serie di piccoli e grandi ruoli di ragazza sventurata, travolta [...] amanti (1954) di Carlo Lizzani. Neppure nelle commedie si discostò dal suo abituale personaggio: in Totò e Carolina (1955) MarioMonicelli le affidò il ruolo della ragazza di paese che non vuole tornare a casa e medita il suicidio perché incinta. L ...
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Vukotic, Milena
Stefano Masi
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Roma il 23 aprile 1938. Rappresentativa di una femminilità sommessa, fragile e talvolta dolente, ricca di poesia, nella sua carriera [...] un ragioniere, interpretato da Ugo Tognazzi, con il quale la V. avrebbe fatto coppia ancora in Amici miei (1975) di MarioMonicelli e nei suoi sequels. Presente come caratterista nei film di Luis Buñuel (Le charme di-scret de la bourgeoisie, 1972, Il ...
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Attrice cinematografica e teatrale, nata ad Ancona il 14 dicembre 1915 e morta a Trieste l'11 novembre 1997. Interprete dalle molte sfaccettature, la N. è ricordata soprattutto come caratterista di alto [...] con Anna Magnani, Emigrantes (1949) e La famiglia Passaguai (1951) entrambi di Aldo Fabrizi, Guardie e ladri (1951) di Steno e MarioMonicelli con Totò e Fabrizi. Apprezzata anche da Louis Malle, recitò per lui in Le souffle au cœur (1971; Soffio al ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] carriera ottenne per due volte il Nastro d'argento come miglior attore: nel 1952 per Guardie e ladri (1951) di Steno e MarioMonicelli e nel 1967 per Uccellacci e uccellini (1966) di Pier Paolo Pasolini. Per la prova offerta in quest'ultimo film l ...
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Di Venanzo, Gianni
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Teramo il 18 dicembre 1920 e morto a Roma il 3 febbraio 1966. Insieme a G.R. Aldo, con il quale lavorò da operatore alla macchina, [...] scapolo (1955) di Antonio Pietrangeli a Un ettaro di cielo (1958) di Aglauco Casadio, a I soliti ignoti (1958) di MarioMonicelli. Attivo quasi esclusivamente in patria, D. V. ottenne cinque volte il Nastro d'argento. Dopo un'infanzia in una famiglia ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] di Raffaello Matarazzo; e, dall'altra, tendente alla dimessa colloquialità, come, per es., Vita da cani (1950) di MarioMonicelli e Steno. Spesso la lingua costituì con il dialetto (e talvolta con espressioni in lingua straniera) un parlato composito ...
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supercazzola (Supercazzola) s. f. (iron.) Parola strampalata e assurda, discorso senza capo né coda, rivolti con convinzione a qualcuno per confonderlo e ingannarlo. | Per estensione, risposta, argomentazione o spiegazione elusiva, inconcludente...