LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] alti costi, gli si affiancò Mondadori -, amministratore T. Monicelli; la stampa era in rotocalco, procedimento fino ad allora a questi incidenti di percorso. Nel febbraio 1939 sposò Maria Spadini, figlia del pittore, con la quale aveva rinnovato ...
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GAVA, Silvio e Antonio
Luigi Musella
Da Vittorio Veneto a Castellammare di Stabia
Silvio Gava nacque il 25 aprile 1901 a Vittorio Veneto da Giambattista e da Domenica Carlet, di modesta famiglia contadina [...] quale ebbe otto figli: Antonio, Rosario, Laura, Livia, Maria, Gianni, Roberto e Anna. Con il fascismo non e il napoletano Leopoldo Medugno, direttore generale dell'Iri (M. Monicelli, I provinciali vanno all'assalto, in L'Espresso, 27 agosto 1972 ...
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FERRERI, Marco
Michele Canosa
Marco Ferreri, registrato all’anagrafe con il prenome Marcantonio, nacque a Milano l'11 maggio 1928, da Michelangelo e Carolina Vismara, originari della provincia milanese [...] vorace fino a provocare la morte per sfinimento del marito. Il suo nome è Regina, e questa storia di pisito, L'uomo dei cinque palloni, e poi a Casanova 70 (1965) di M. Monicelli, Il fischio al naso (1967) di U. Tognazzi, Porcile (1969) di P.P ...
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CAMERINI, Mario
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 6 febbr. 1895 da Camillo, noto socialista, avvocato, originario dell'Aquila, e da Laura Genina, di famiglia altoborghese, imparentata con P. S. Mancini.
Il [...] Noris nel '43), da cui ebbe due figlie, Laura e Anna Maria.
Il C. morì a Gardone Riviera il 4 febbraio 1981.
Regista sicuro Patti, Soldati, Zavattini, Pannunzio, Perilli, Castellani, Monicelli, Brusati -, imponeva infine il suo particolare punto di ...
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RUSCONI, Edilio
Roberta Cesana
– Nacque a Milano l’11 novembre 1916, figlio maggiore di Mario Rusconi e di Maria Venturi. Trascorse l’infanzia a Bruxelles, dove i suoi erano emigrati, insieme al fratello [...] del premio Bagutta, mentre nel 1962 fondò, con Mario Valeri Manera, il premio Campiello a Venezia.
A nostalgico ha voglia di “Corriere”, in La Repubblica, 20 settembre 1984; M. Monicelli, R.: i libri mon amour, in Millelibri, III, n. 22, settembre ...
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Tra le caratteristiche principali della lingua dei media si rileva quella del riuso, ovvero della citazione (spesso non esplicita, la cosiddetta criptocitazione: Bazzanella 2004) di frasi, locuzioni, nomi [...] rifanno il verso al famosissimo Speriamo che sia femmina (di M. Monicelli); C’eravamo tanto odiati (The ref, noto anche come Hostile degli anni Ottanta», Roma - Bari, Laterza.
Medici, Mario & Cappelluzzo Springolo, Sonia (1991), Il titolo del ...
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Romanzo (1976) dello scrittore italiano V. Cerami (1940-2013).
Giovanni Vivaldi è impiegato in un ministero e spera che suo figlio Mario riesca a vincere il concorso per entrare anche lui a lavorare nello [...] stesso ministero. Ma Mario viene ucciso da un rapinatore. Giovanni si trasformerà in un uomo animato solo dal desiderio di vendicarsi personamente della morte del figlio.
L’omonimo adattamento cinematografico (1977), diretto da M. Monicelli, è stato ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] (pp. 7-21). E sui rapporti tra caffè e palcoscenico a Venezia, cf. Mario Isnenghi, La cultura, in Venezia, a cura di Emilio Franzina, Roma-Bari 1986, comicità fanfaronesca e demenziale de I soliti ignoti di Monicelli, film del '58.
192. Cf. Eugenio ...
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La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] agente e protagonista: vedi Ma l’amor mio non muore di Mario Caserini del 1913, film che consacra Lyda Borelli a protodiva italiana ad applaudire il Leone d’oro alla Grande guerra di Monicelli e al Generale della Rovere e ad acclamare di nuovo ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] o di Davide, amante di Sara e delatore di suo marito alla polizia nazista.
Ciò che qui è scoperta della M. Pomilio, L’uccello nella cupola, Milano 1978. p. 135.
41 F. Monicelli, Lacrime impure (il gesuita perfetto), Milano 1999, p. 8 (prima ed. 1960 ...
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